CENTRALE DEL LATTE LEONESSA – TEZENIS VERONA 76-78 (17-21;21-15;15-17,23-25)

Leonessa: Alibegovic 14, Fernandez,  Brownlee e Cittadini 13; Rim.32. (Cittadini 14, Brownlee 8); Ass 20 (Fernandez 5, Passera 5).
Scaligera:  Umeh 21, Ndoja 16, Boscagin e De Nicolao 12; Rim 31. (Ndoja 8 ); Ass 5 (De Nicolao 4).

Arbitri: Beneduce di Caserta, Gagliardi di Anagni e Caruso di Castel San Giovanni. Spettatori: 3.450

cittadiniDerby del Garda, due sponde opposte dello stesso lago, amato, vissuto e apprezzato da entrambe le province, Brescia e Verona. Se poi il derby che si è giocato stasera vale la leadership, seppur parziale, della lega A2 Gold, allora ha un sapore particolare, un pò speciale, una sfida che va al di là della supremazia tra le compagini, una vittoria che vale doppio e la città di Brescia, quella che “mastica” pallacanestro al posto del chewingum ha risposto alla grande, San Filippo esaurito in ogni ordine  di posto,  colpo d’occhio magnifico. La Centrale del latte ha già dimostrato di “esserci sul pezzo”, di dominare la tensione e farne una forza. La Tezenis Verona è un concentrato di tecnica, talento e lucidità nei momenti topici della gara, un team già costruito per la serie superiore.

Una vittoria quella della Tezenis Verona di Alessandro Ramagli che vale doppio, vista l’assenza di Monroe, sospinta dai tanti tifosi veronesi giunti a Brescia per sostenerla. Una sconfitta che non ha compromesso il secondo posto della Centrale del Latte guidata da Andrea Diana che prosegue il “tour de force” di Novembre con una prestazione più che positiva nel bollente Palasanfilippo, sia in termini atmosferici che di pubblico. La vittoria della Tezenis, come ha sottolineato il coach in sala stampa che arriva dopo aver sofferto, contro una Leonessa che le ha provate tutte per portare a casa i due punti.

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Boscagin (foto di Andrea CIucci)

Coach Ramagli decide di non rischiare il “colored” Monroe e Boscagin (12 punti con 4/8 dal campo e 4 rimbalzi), capitano, anima e cuore della Tezenis non fa rimpiangere l’assenza dell’americano, la Leonessa è soprattutto Fernandez (13 punti con 6/10 dal campo e 5 assist) e i padroni  di casa chiudono il primo quarto sotto di 4 lunghezze, sul 17 a 21. Brownlee (13 punti con 6/12 dal campo e 8 rimbalzi), è una spina nel fianco della difesa dei veronesi, immarcabile sul primo passo, le sue penetrazioni mettono in condizione Cittadini (12 punti, 14 rimbalzi e 29 di valutazione) e  Benevelli di trovarsi spesso da soli ad appoggiare la palla nella retina. Nel secondo periodo la Centrale alza il livello della difesa e la Tezenis fatica ad entrare in area, la palla litiga con il ferro, freccia sinistra, terza corsia e sorpasso dei padroni di casa. A fermare la fuga della Leonessa sono Boscagin e un “tecnico” ad Andrea Diana che riportano il match in equilibrio, 38-36 all’intervallo per i bresciani, platea più che soddisfatta. Si scaldano gli animi dei tifosi sugli spalti dopo che “i signori in grigio” decidono di fischiare un “pò a caso” per rendersi anche loro protagonisti di un match che conferma quanto visto nei primi due quarti con la Leonessa che prova a scappare via con Cittadini e la Tezenis che resta incollata grazie a De Nicolao (forse il migliore dei suoi con 12 punti e 4 assist) e Ndoja (16 punti con 6/9 dal campo e 8 rimbalzi). Riporta avanti Verona, Giuri con 2 liberi a fine periodo, ma si entra nell’ultimo quarto in perfetta parità 53-53. Come ogni derby che si rispetti per vincere bisogna saper soffrire e se queste due squadre sono attualmente davanti a tutti è anche per questo. . La fatica inizia a farsi sentire e le due compagini si affidano molto alle iniziative personali, si gioca al limite dei 24 secondi. Anche in difesa l’intensità va a corrente alternata, dopo 37 minuti di gioco il risultato è ancora in parità, 66 a 66. Per fortuna della Tezenis, Umeh (21 punti con 7/18 ) trova la tripla del +4 a 35 secondi dalla sirena e così Verona resta imbattuta e capolista solitaria, ma la Centrale del Latte esce tra gli applausi del suo pubblico, convinto che questa sconfitta vale quasi come una vittoria.

Pagelle:

Leonessa: #4 Fernandez 7, #5 Cittadini 7.5, #6 Bettelli ne, #7 Alibegovic 7.5, #8 Vertova ne, #9 Benevelli 6.5, #11 Loschi 7, #13 Passera 7.5, #18 Tomasello ne, #20 Nelson 6, #32 Brownlee 6.5. All. Diana 8.

Scaligera: #5 Umeh 7.5, #8 Reati 7, #9 Petronio ne, #10 De Nicolao 7.5, #11 Boscagin 7.5, #12 Bartolozzi sv, #13 Ndoja 7, #15 Mazzantini ne, #18 Gandini 7, #21 Giuri 6.5, #32 Monroe ne. All. Ramagli 7.5.

Foto Maurizio Andreola 2014

Nelson (Foto Maurizio Andreola 2014)

I commenti dagli spogliatoi:

Coach Ramagli: le squadre in campo hanno dato vita ad un bellissimo match, per Verona questo è un momento di difficoltà, ma essere competitivi e vincere stasera a Brescia vuol dire aver fatto un passo avanti in fatto di crescita. Avevamo bisogno di soffrire per portare a casa la vittoria e per noi era ancora più difficile vista l’assenza di Monroe. Anche se non fosse arrivata la vittoria sarei andato negli spogliatoi a fare i complimenti alla squadra per l’ottima prestazione.

Coach Diana: prima di tutto complimenti a Verona, hanno dimostrato che sono primi in classifica per un buon motivo, mi dispiace aver perso, soprattutto per i miei giocatori e per il nostro pubblico, stasera accorso numeroso. Onore ai vincitori, ma noi usciamo, come a Torino, ancora a testa alta. I due episodi che hanno compromesso la gara non sono per me le decisioni arbitrali, ma aver concesso qualche canestro di troppo da sotto a Verona e un aiuto non arrivato in difesa nel momento topico della gara. Loro erano senza Monroe e noi con Nelson che non si è allenato per 4 giorni di fila e la partita si è decisa in 2 episodi, un canestro da sotto e una tripla in transizione. Siamo arrabbiati, ma in senso positivo.