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Un Davide Bonora sereno commenta la sconfitta con Treviglio (foto di Giulio Tiberi – fonte Eurobasket Roma)

Si arresta contro Treviglio la striscia di quattro vittorie consecutive per la Roma Gas & Power. La Remer passa con merito sul parquet del PalaTiziano, violato per la seconda volta in stagione, ma è una sconfitta che non lascia strascichi e viene accettata con serenità dall’entourage della matricola biancoblu.

Avevamo concentrato la nostra attenzione soprattutto sul recupero delle energie mentali e fisiche, più che sugli aspetti tattici, ma evidentemente abbiamo peccato in entrambeè il commento onesto e sincero di Davide Bonora, che pure aveva allargato fin da subito le rotazioni visti i tanti impegni ravvicinati ma anche loro hanno avuto lo stesso tempo per recuperare, reduci da un’altra trasferta e senza il pivot titolare. Ci servirà d’esperienza per quando ci ritroveremo a preparare partite a distanza così ravvicinate. Era una delle partite che temevo di più per le loro caratteristiche, che sapevo si sarebbero mal sposate con le nostre, dandoci meno punti di riferimento ed avendo un reparto esterni molto fisico che ha generato degli accoppiamenti difensivi non facili”.

A differenza di quanto accaduto nelle ultime sfide, inoltre, la Roma Gas & Power ha perso la partita anche sotto il profilo della gestione del ritmo, un fattore tanto caro a Bonora ed al suo staff tecnico e temuto in maniera più che legittima alla vigilia della sfida.

E’ un aspetto che abbiamo provato a puntualizzare anche nell’intervallo lungo, chiedendo di controllare meglio il ritmo e prestare più attenzione in difesa, perché se avessimo continuato così avremmo finito per fare il loro gioco – prosegue Bonora – ed infatti la preoccupazione si è materializzata nel terzo quarto, quando si è verificato il contrario di quanto avessimo detto, e cioè che stavo giocando al loro ritmo ed impantanandoci, mentre loro avevano trovato buoni tiri anche per colpa di nostri difetti di comunicazione nella difesa a zona”.

Daniele Benessio in sala stampa (2016 © Foto Alessio Brandolini)

Daniele Bonessio tra i migliori contro Treviglio (2016 © Foto Alessio Brandolini)

Eppure le accorciate rotazioni a disposizione di coach Vertemati ed il break di metà secondo quarto, alimentato principalmente dai canestri pesanti di Malaventura e Righetti, lasciavano intendere che la Roma Gas & Power stesse per prendere in mano il controllo delle operazioni. Ma la capacità degli ospiti di restare attaccati alla partita sul finire di secondo quarto ha fatto sì che la Remer potesse prima tenersi a galla, poi allungare in maniera decisiva nel secondo tempo.

Saremmo dovuti essere anche un po’ più concreti nel primo tempo, quando avevamo l’inerzia dalla nostra parte ed avevamo segnato 46 punti che per noi sono abbastanza inusuali – conferma il coach della Roma Gas & Power – ma abbiamo finito per accettare i loro ritmi e concedere troppo in difesa, mettendo in partita non solo, come prevedibile, Marino e gli stranieri, ma anche tutti gli altri che poi, nel secondo tempo, ci hanno fatto male”.

Frenesia e distrazioni, dunque, per una partita che sarebbe stato particolarmente complicata da vincere a punteggi alti, nella quale Bonora ha anche provato a mischiare le carte con un quintetto spesso più alto ed in grado di cercare qualche vantaggio dentro l’area. “Era lì che potevamo creare qualche miss-match, cioè vicino a canestro, anche perché abbiamo sofferto in difesa e faticato a giocare il pick and roll con i nostri esterni, senza riuscire a trovare dei vantaggi”, abbinati ad una difesa un po’ sulle gambe, che si è esposta all’atletismo di un quintetto spesso con quattro piccoli che ha finito quasi per beneficiare, attaccando in uno contro uno ed aprendo il campo per il tiro da fuori, dell’assenza di un vero uomo d’area.

Se qualcuno avesse pensato inconsciamente ad una partita facile, o mi auguro io di non aver trasmesso questa sensazione, solo perché reduce da quattro vittorie in fila e vedendo loro in un momento complicato, ha avuto da questo campionato l’ennesima risposta di una superficialità che non ci possiamo permettere. Ma abbiamo in spogliatoio giocatori cardine in campo e fuori, in modo da continuare a crescere tutti i giorni e trarre esperienza da questi momenti”.

a cura di Donatello Viggiano (Ufficio Stampa Eurobasket Roma)