QUI BIELLA

Ci sono poche squadre felici di giocare un turno di play off in più rispetto alle avversarie e senza dubbio una di queste rarità è Pallacanestro Biella. Infatti da Corbani al preparatore atletico passando anche dal cassiere sono tutti soddisfatti di giocare due o tre gare in più contro una squadra che sulla carta dovrebbe essere nettamente sfavorita. I motivi sono molteplici dall’inserire nei giochi Kyle Johnson al non dover stare troppo fermi senza partite nelle gambe al non ultimo mero aspetto economico: una o due partite casalinghe in più non possono che far bene alla casse societarie. Certo poi bisogna vincere anche la serie ma quello è un altri discorso.

Fabio Corbani (foto C.Devizzi Grassi 2014)

Fabio Corbani (foto C.Devizzi Grassi 2014)

In conferenza stampa di presentazione della serie ieri hanno parlato sia Coach Fabio Corbani che Capitan Infante insomma le due anime che ben incarnano lo spirito di Biella. Corbani sottolinea che “siamo due squadre molto simili, li conosciamo bene in quanto ci abbiamo giocato due amichevoli, abbiamo mandato un nostro giocatore in prestito (Slanina n.d.r.) e poi perchè il loro capo allenatore è stato mio assistente per 4 anni. Non sarà una serie facile in quanto loro giocheranno con la leggerezza della situazione di chi sta partecipando ad una festa. Saranno partite particolari e complesse, sarà importantissima la partita in casa e poi contiamo dell’appoggio del nostro pubblico anche in trasferta dato la distanza non proibitiva”. Infante invece si sofferma sull’aspetto tecnico “ siamo una squadra nuova senza l’apporto di Voskuil, una squadra diversa che gioca in un modo diverso e stiamo lavorando molto su questo. Dobbiamo essere bravi ad aggredirli fin dal primo minuto perchè per noi è un obbiettivo importante passare il turno.” Corbani dice poi la sua sulla favorita per la promozione: “ manca la serie candidata a spodestare Verona dal ruolo di favorita al salto di categoria, chi per un motivo chi per l’altro nessuna sembra essere allo stesso piano degli scaligeri.”

L’unico problema che potrebbe assillare i rossoblu sono le scarse condizioni fisiche della truppa sottolineate anche da Corbani vedremo se queste dieci giorni saranno serviti per recuperare le energie in vista dei match più importanti della stagione.

QUI TREVIGLIO

La cosa più bella è prolungare ancora per una decina di giorni (almeno, ndr) la vita di questo bellissimo gruppo, che ama allenarsi e giocare insieme” Potrebbero bastare le parole di Adriano Vertemati per descrivere lo spirito con cui la Remer Treviglio si approccia a questo storico playoff, dopo una storica stagione che ha portato, per la prima volta, la Blu Basket Treviglio in LegaDue (o come si chiamerà il prossimo anno).

foto di Danilo Scaccabarossi

Adriano Vertemati (foto di Danilo Scaccabarossi)

La più giovane e la più sfrontata di Silver (con la sua età media di 22.5 anni) si troverà al cospetto dell’Angelico Biella di Fabio Corbani, che per roster e filosofia di gioco è sicuramente la squadra più simile alla Remer in tutto il panorama della A2, come ci conferma Vertemati “È vero Biella è una squadra che ha il ritmo di gioco più simile al nostro. Hanno però fisicità e atletismo superiori ed un fattore campo che li spinge sulle ali dell’entusiasmo”. Interpretare la gara da questo punto di vista non sarà facile per i Vertemati-boys, che spesso e volentieri in stagione hanno puntato proprio sulla loro freschezza atletica e sulle loro ampie rotazioni, oltre che sulla capacità di andare in striscia con il tiro da fuori di giocatori come Carnovali e Marino, per risolvere i match nell’ultimo quarto. “Credo che, per rispetto di quello che siamo e del lavoro che abbiamo fatto finora, sia giusto giocarsela a viso aperto, senza snaturarci come forse converrebbe fare. Cambiare strada sul più bello sarebbe da perdenti”. Ha le idee chiare Vertemati, anche se l’assenza di un giocatore come Tomas Kyzlink si farà sentire nelle rotazioni, soprattutto difensive. Nell’ultima gara di campionato Treviglio ha utilizzato spesso il doppio play, con Sabatini di fianco a Marino, ma servirà un maggiore contributo anche da Turel e Marusic, apparsi un po’ in calo nell’ultima fase della stagione. Treviglio avrà il vantaggio di scendere in campo con ancora tanta adrenalina in corpo, mentre Biella arriva alla sfida dopo 10 giorni di pausa dall’ultima sfida di campionato “Conoscendo lo staff ed i giocatori di Biella, ribatte coach Vertamati, sono certo che arriveranno pronti da tutti i punti di vista all’appuntamento. Lo stop non è stato poi così lungo ed a questo punto della stagione qualche giorno di riposo in più può fare solo bene”. Per il coach della Remer sarà anche una sfida particolare, perché si troverà di fronte quel Fabio Corbani che lo ha voluto con lui a Treviso alle giovanili della Benetton. “Devo moltissimo a Fabio, con cui oltre che una grande stima professionale, c’è anche una bella amicizia: ci sentiamo quasi tutti i giorni e non abbiamo smesso di farlo proprio ora. Entrambi viviamo in Valtellina e sono sicuro che chi vincerà offrirà all’altro un buon piatto di pizzoccheri!” Ma aldilà dell’aspetto culinario, da un punto di vista emotivo sarà particolare trovarselo di fronte da avversario in una partita vera, dopo i tanti scrimmage di questi anni “Per me sarà un grande onore trovarlo da avversario, mi da il senso di quanta strada io abbia fatto in questi anni, molta della quale al suo fianco”.

Sulla carta il pronostico sembrerebbe chiuso, perché Biella in stagione ha giocato gare, anche a livello internazionale, che ne hanno aumentato decisamente l’esperienza anche per partite di questo tipo, però Treviglio non si offre come vittima sacrificale e le chiavi per giocarsela sono sempre le stesse: pressione difensiva, alti ritmi e tanti possessi (oltre 67 tiri a partita in stagione), tiro da fuori, controllo dei tabelloni (la migliore in Silver), in una gara che si annuncia, comunque andrà a finire, spettacolare “Mentalmente siamo molto leggeri perché il nostro campionato lo abbiamo già vinto, ma vogliamo prendere parte a questa festa vivendola fino in fondo, onorandola al meglio. Sogniamo di vincere una partita della serie…” Ed i puntini sospensivi sono tutti nella frase lasciata in sospeso dal coach milanese, più o meno lo stesso tono di quando a febbraio ci disse “Credo molto in questa squadra e sono sicuro che ce la giocheremo fino in fondo, perché per Treviglio sarà soprattutto una festa ma la cattiveria agonistica di questa squadra è ormai nota a tutti e poi come continuano a ripetere in coro da inizio anno “#Siamoultimi e vogliamo rimanerci