Sollazzo (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

Adam Sollazzo è stato uno dei migliori stranieri dello scorso campionato (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

Dopo aver pubblicato il ranking dei nuovi stranieri, ecco a voi una classifica un pò particolare in cui abbiamo inserito 10 giocatori che si sono già messi in luce nello scorso campionato di Silver, e che partiranno in questa stagione per confermare quanto di buono fatto e, perché no, migliorare il proprio livello di gioco. Si tratta soprattutto di stranieri, al loro secondo anno in Italia, ma abbiamo inserito anche alcuni giocatori italiani che per un motivo o un altro, hanno qualcosa da dimostrare.

10) FRANCESCO INFANTE (Bakery Piacenza)

Classe ’92, foggiano di nascita ma bolognese di formazione, Francesco Infante dopo la pesante stagione al CUS Bari cerca a Piacenza il rilancio personale e nelle rotazioni di coach Coppeta avrà un ruolo molto importante. Ha affrontato l’avventura di Bari nel modo giusto, facendosi le ossa in un ruolo difficilissimo, in cui spesso e volentieri ha avuto di fronte americani o italiani di grande esperienza. Deve migliorare nei movimenti spalle a canestro ma i numeri per migliorarsi ulteriormente ci sono tutti.

9) AUGUSTIN FABI (De’Longhi Treviso)

Argentino di nascita ma ormai italiano di adozione, nonostante la giovane età è alla quarta stagione nel terzo campionato italiano, anche se solo nella scorsa stagione ha iniziato a girare a ritmi alti, diventando in fretta un punto di riferimento in una Viola alle prese con una stagione complicata. In estate è stato un pezzo pregiato di mercato, perché il suo tiro micidiale dalla distanza, le sue qualità atletiche, la velocità di piedi e il fisico per difendere sia su guardie che ali, lo rendono una pedina molto importante e la sua duttilità tattica sarà molto utile a coach Pillastrini.

(Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

Alessandro Amici è rimasto a Ferrara per cercare la definitiva esplosione (Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

8) ALESSANDRO AMICI (Mobyt Ferrara)

Arrivato a Ferrara a stagione in corso dalla Vuelle Pesaro, si è portato dietro l’etichetta di giocatore “molle” per tutta la stagione, viaggiando sulle montagne russe delle sue prestazioni, fino a dei play-off giocati finalmente da protagonista. In estate ha deciso di restare a Ferrara e di rimettersi in gioco, ripartendo probabilmente dalla panchina, vestendo i panni di sesto uomo di lusso, in una squadra dal tasso tecnico e atletico superiore, ma che sembra mancare di alternative negli spot di ala piccola e ala grande, dove un giocatore come Amici può rivestire un ruolo importante con la sua doppia dimensione.

7) MICHAEL ANTHONY SINGLETARY (Acmar Ravenna)

Giocatore non giovanissimo, uscito da Texas Tech senza numeri impressionanti, ma che nel corso degli ultimi anni ha cercato di costruirsi una decente carriera professionistica girando il mondo, fino ad arrivare nella D-League nel 2012/13, vinta a Rio Grande. Giocatore non alto ma dal fisico possente e dotato di grande atletismo, arrivato a stagione in corso si è subito messo in luce viaggiando in doppia-doppia di media, ma tirando intorno al 35% da 3 e smazzando anche 2,3 assist a partita. E’ rimasto a Ravenna e i giallorossi hanno rifondato intorno a lui la squadra. Può essere la stagione per guardare magari più in alto della A2.

Nel video l’incredibile prestazione di Singletary in maglia Texas Tech

6) DANIELE BONESSIO (Bawer Matera)

fonte Ufficio Stampa Bawer Matera

Bonessio ha sposato il nuovo progetto Bawer (fonte Ufficio Stampa Bawer Matera)

Arrivato in punta di piedi a Casalpusterlengo, coach Zanchi gli ha affidato il compito di fare il leader silenzioso nello spogliatoio, aiutando i tanti giovani della squadra a crescere e affermarsi. Stagione in crescendo, per quello che era il vero collante dell’Assigeco arrivata ad un tiro dalla promozione. Da lì Daniele è ripartito, scegliendo di diventare il punto focale del nuovo progetto Bawer. Capitano di una squadra molto giovane che ricorda per certi versi l’Assigeco della passata stagione, Daniele porterà la sua esperienza ma anche i suoi numeri, il suo agonismo e la sua efficacia nella metà campo difensiva, che spesso e volentieri ha fatto la differenza.

5) DEMETRIUS CONGER (Paffoni Omegna)

Tra gli sfortunati protagonisti della (mezza) stagione di Lucca, Demetrius Conger è salito agli onori della cronaca anche per un fatto curioso, infatti per una ambigua norma federale non ha potuto concludere la stagione in un’altra squadra, restando di fatto al palo per diversi mesi. Nonostante la brutta esperienza con la burocrazia italiana, ha deciso di restare nel Bel Paese e di sposare l’intrigante progetto di Omegna e di Alessandro Magro. L’atletismo, che lo ha portato spesso e volentieri negli highlights di giornata, è quello che salta più agli occhi di un giocatore con tanti punti nelle mani ed una rara capacità di attaccare il ferro ma anche di saper giocare in campo aperto. Stagione importante per lui, che potrebbe completare il progetto di maturazione tecnica per puntare più in alto, anche in Italia.

4) TOMAS KYZLINK (Remer Treviglio)

foto di Danilo Scaccabarossi

Tomas Kyzlink, grande atletismo e giocatore in costante crescita (foto di Danilo Scaccabarossi)

Stagione molto complicata quella del giovane ceco, considerato uno dei migliori prospetti europei della sua annata. Ha faticato, anche per problemi personali, ad inserirsi nel sistema di Vertemati ed a metà stagione è stato molto vicino al taglio. Poi improvvisamente è venuto fuori disputando un finale di stagione in crescendo fino a diventare protagonista nei playoff, dove ha viaggiato a quasi 14 punti di media contro i 6 della stagione. Durante l’estate ha lavorato tantissimo per rendere meno ballerino il suo tiro e per trasformarsi definitivamente in un ala piccola di livello. Vertemati lo ha già messo al centro del progetto tecnico della stagione e in pre-season ha risposto alla grande alla fiducia del coach. Pronto per spiccare il volo.

3) MICHAEL DELOACH (Viola Reggio Calabria)

Altro sfortunato protagonista a Lucca, la combo-guard uscita da Norfolk State nel 2010, ha iniziato la sua carriera professionistica nell’est Europa, in Polonia prima e in Repubblica Ceca poi, mettendosi in luce come grande realizzatore. In Italia, invece, ha mostrato anche altre caratteristiche, come il suo timing a rimbalzo ma anche una spiccata capacità di coinvolgere i compagni e di guidare il contropiede primario. Sia a Lucca che a Chieti ha fatto vedere molte delle sue capacità tecniche e offensivamente potrebbe valere tranquillamente la Gold. Deve fare qualche step in più nella metà campo difensiva se vuole che la sua carriera prenda una piega diversa. Reggio Calabria e un coach come Benedetto sembrano il posto e la persona giusta per la sua esplosione.

foto di barbara lodigiani

Deloach in maglia Proger Chieti, con cui ha chiuso la stagione 2013/14 (foto di Barbara Lodigiani)

2) ADAM SOLLAZZO  (Proger Chieti)

Uno dei giocatori più abbacinanti dell’ultima stagione di Silver. Grande tiratore, piedi e mani veloci nella metà campo difensiva, atletismo spaventoso per una guardia, che gli consentono spesso e volentieri di arrivare al ferro e di concludere con una schiacciata. Ci saremmo aspettati in estate che Adam si accasasse in qualche team di categoria superiore, e invece è rimasto al palo fino a quando Chieti non ha tagliato Devendorf, regalandogli una seconda opportunità in Silver. Migliorare le sue statistiche e fare meglio della passata stagione non è semplice, ma Adam ha ancora margini di miglioramento, soprattutto nella continuità di rendimento.

1) KYLE AUSTIN (Benacquista Latina)

Uscito da California Riverside nel 2010, ha fatto il giramondo giocando in Ungheria, Francia ma anche Uruguay e Messico. Al secondo anno in Italia potrebbe aver trovato una nuova casa ed un posto dove fare il definitivo salto di qualità. Lo scorso anno a Matera è stato uno dei migliori americani, mettendo in mostra non solo il suo atletismo e la sua fisicità strabordante, ma anche la sua grande capacità di giocare 1 vs 1, che lo rende difficilmente marcabile dai pari ruolo e che gli permette di concludere al ferro con relativa facilità. Se tutto questo non bastasse, è anche dotato di un raggio di tiro che gli ha consentito di viaggiare al 36% da 3 punti ma anche una straordinaria rapidità di piedi e di mani che gli permette di difendere facilmente anche contro “3” atletici. Latina potrebbe aver fatto il colpo dell’anno con il suo acquisto.

Nel video gli highlights di Kyle Austin quando giocavo nel campionato ungherese