Acmar Ravenna – Paffoni Omegna 77-72 dts

pubblico ravennaServe un tempo supplementare per decidere una delle partite più intense e appassionanti che si siano mai giocate al PalaCosta. Acmar Ravenna e Paffoni Omegna si sono affrontate a viso aperto per quarantacinque minuti che hanno tenuto il pubblico di entrambe le parti con il fiato sospeso, e che hanno incollato allo schermo coloro che si sono collegati alla diretta streaming. L’Acmar ha preso il controllo delle operazioni nella prima metà di gara, mostrando una pallacanestro attenta e precisa in difesa e portando in attacco idee brillanti e una buona circolazione di palla. Il +3 della fine del primo quarto diventa +13 al 20’, al termine di un parziale nel quale la miglior difesa del campionato ha saputo imbrigliare il miglior attacco del torneo. La pausa lunga cambia l’inerzia e racconta di un rientro lento ma costante della Paffoni, abile ad imbrigliare l’attacco giallorosso con una zona match up particolarmente velenosa. Il rientro della Paffoni tocca il 57-56 al 37’ e perviene al pareggio sul 62-62 con un canestro e fallo di Saddler. L’americano sorpassa dalla lunetta, ma la risposta di Rivali (2/2, 64-63) è precisa, a 20” dal termine. Conger ha tra le mani i liberi del nuovo sorpasso a 9” dalla sirena, ma ne segna soltanto uno. L’errore di Rivali a fil di sirena manda tutti all’overtime, dove dopo due minuti tesi e senza scossoni, è Singletary a giocare da protagonista. La tripla dei 71-68 incendia il PalaCosta, che esplode letteralmente sul recupero di Holloway su Saddler che lancia il contropiede di Singletary. L’Acmar scappa sul +5 e sul +7, scrivendo un’altra bellissima pagina di storia giallorossa.

 Alessandro Magro: “Voglio fare i complimenti al Basket Ravenna per avere ingaggiato Antimo Martino, che è un grande amico e una persona preparata. Sono contento che abbia avuto la possibilità di lavorare qui come capo allenatore e che una società di questo livello abbia pensato a un coach giovane come lui, è un bel segnale per tutto il movimento. La sua squadra gioca bene e ha fatto valere il fatto di essere la miglior difesa del campionato, sporcando le nostre percentuali al tiro. Credo che meritasse il premio di miglior allenatore del mese di ottobre e mi auguro possa vincerlo per il mese di novembre. Sono contento della reazione avuta dai miei giocatori nel corso del secondo tempo, dopo aver loro imputato che spesso, nelle partite precedenti, avevano accettato in maniera passiva il corso degli eventi. Siamo rientrati con piglio diverso dagli spogliatoi e siamo riusciti a tornare in partita, ma siamo stati battuti da alcuni episodi negativi. C’è un certo rammarico perché volevamo limitare il tiro da tre punti e la forza a rimbalzo di Ravenna, e siamo riusciti a raggiungere solo il primo obbiettivo. Si tratta di un dato importante perché, se stiamo recriminando per una partita persa per qualche errore ai liberi, dopo avere tirato 23 volte meno degli altri, vuol dire che c’erano margini per fare meglio e magari vincere la partita”.

Antimo Martino: “Ringrazio Alessandro per le parole su di me e le ricambio in toto. L’aver puntato su due assistenti allenatori giovani come noi è un gran bel segnale alla pallacanestro da parte delle rispettive società; è importante avere il coraggio di mettere in campo volti nuovi, investendo non soltanto sui giovani giocatori, ma anche su tecnici preparati e in rampa di lancio come lui. Venendo alla partita, penso che la mia squadra abbia disputato un buon primo tempo, limitando a quota 31 punti il miglior attacco del campionato. Alcuni canestri facili e diverse belle azioni, con quattro o cinque passaggi per trovare un tiro aperto, ci hanno permesso di chiudere avanti nel punteggio la prima metà di gara ma nel terzo quarto abbiamo sofferto la difesa a zona di Omegna, perdendo iniziativa e coraggio. Abbiamo subito il loro rientro e siamo contenti che gli episodi abbiano girato la partita di nuovo verso di noi nel supplementare. E’ stato un incontro di una intensità pazzesca, che abbiamo chiuso con quattro giocatori in doppia cifra di punti realizzati e un quinto a quota 9. Abbiamo vinto in maniera importante la sfida a rimbalzo, bel segno sotto il profilo della voglia e dell’intensità. Siamo orgogliosi di ciò che stiamo facendo, ma bisogna avere l’intelligenza e la maturità di capire che questo secondo posto è la conseguenza di tanto lavoro e non è un risultato scontato. Anch’io ero arrabbiato dopo la sconfitta con Scafati, ma non possiamo permetterci di esserlo, perché non siamo pensati per lottare per i primi posti e stop come quello vanno messi in conto. Proveremo a dare il massimo ogni domenica, con la consapevolezza che bisogna partire dalla difesa per costruire la base di ogni risultato. Essere la retroguardia meno battuta del torneo è un dato che ci gratifica, ma soprattutto ci aiuta a vincere le partite”.

Eugenio Rivali: “E’ stata una partita strana, nella quale è sembrato che potessimo essere in controllo al termine dei primi due quarti; non era così, tanto è vero che abbiamo rischiato di fare un danno, lasciandoci sfuggire l’inerzia. Siamo stati bravi perché, quando non siamo riusciti a segnare, siamo riusciti a rallentare l’attacco della Paffoni, limitando il loro rientro. Dobbiamo eliminare questi black out per crescere ancora, perché questi cali possono costarci cari di fronte a squadre come la Paffoni, che ha giocato con due defezioni importanti come Resca e Tavernelli. Prendiamo fiducia da questa vittoria e guardiamo con serenità al match con Treviglio: nessuno avrebbe pronosticato che ci sarebbe stato in palio il secondo posto e siamo felici di essercelo guadagnato.”

Acmar Ravenna – Paffoni Omegna 77-72 dts (20-17, 44-31, 54-48, 64-64)

Ravenna: Holloway 17, Amoni 9, Cicognani 10, Rivali 10, Raschi 7, Grassi, Zannini ne, Tambone 6, Foiera 4, Singletary 14. All.Martino
Omegna: Della Torre ne, Iannuzzi 12, Vildera, Cappelletti 6, Conger 14, Masciadri 8, Gurini 9, Dip, Smorto 8, Saddler 15. All. Magro

Note: T2: Ra 21/60, Om 19/46; T3: Ra 7/19, Om 6/20; Tl: Ra 14/15, Om 16/18.

Ufficio Stampa Acmar Ravenna