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ENEGAN FIRENZE – LIOMATIC BARI 91-60

FIRENZEL’occasione era ghiotta e l’Enegan non se l’è lasciata scappare. Dopo quattro sconfitte consecutive, un nuovo allenatore, un mercato in fermento (tra i rumors circa l’approdo a Firenze di un’ala dopo la toccata e fuga di Rossetti, è notizia di ieri la rescissione del contratto di Cosimo Fontani, dato in viaggio verso Spilimbergo) e una settimana tribolata a causa di acciacchi vari patiti da Pazzi, Swanston e Cucco, niente di meglio che affrontare il fanalino di coda della Silver (peraltro a soli due punti dalla stessa Firenze) per cercare di invertire la rotta.

Certo, si tratta di un “brodino” per una squadra che, nonostante il lavoro di Attilio Caja, stenta a trovare una precisa identità. I miglioramenti in difesa già evidenziati contro Ravenna ed Agrigento sembrano costituire il punto fermo del nuovo corso, mentre l’attacco appare sempre troppo legato alle singole iniziative dei giocatori.

La Liomatic Bari da parte sua ha evidenziato tutti i limiti di una squadra molto giovane, con alcune individualità di sicuro interesse (primo tra tutti quel Diego Monaldi visto nella Pallacanestro Firenze nella stagione 2011-2012, ma anche Iannone non ci è dispiaciuto) ma che appare onestamente poco attrezzata per la Dna Silver.

Pronti via e Armando Iannone firma uno 0-5 che mette in fibrillazione lo sparuto ma caloroso pubblico del Mandela Forum. Tocca a capitan Pazzi dare l’esempio e ribattere colpo su colpo una Liomatic che da tre le mette tutte. La partita è piacevole e scivola via fino al 6° minuto quando la terza tripla di Iannone porta Bari sul 12-18. A 3’51 dalla fine il beniamino del pubblico fiorentino Stefano Rabaglietti segna, dando inizio ad un parziale di 13-0 che conclude il primo quarto sul 25-18 e di fatto chiude con molto anticipo la partita.

Alla ripresa del gioco è Castelli ad allungare ancora; Bari non segna più ed il vantaggio della squadra di Caja tocca il +18 con un canestro di Francesco Conti a meno di 3 minuti all’intervallo lungo (40-22). Nell’ultimo minuto di gioco vale la pena di segnalare solo una pazzesca tripla di Monaldi, bissata poco dopo, che chiude i primi venti minuti sul 44-30 per l’Enegan.

Il gioco riprende dopo il canonico quarto d’ora di pausa con Pazzi che apre le marcature ma è ancora Rabaglietti a mettersi in luce con 12 punti complessivi. Il solito Monaldi e qualche scelta discutibile di Simoncelli fanno si che il divario tra le due squadre rimanga sempre attorno ai 15 punti ed il quarto si chiude sul 65-49 con due liberi di un Jovanovic a tratti imbarazzante.

Ultimo quarto che è poco più di un allenamento che serve solo per rimpinguare i tabellini. Nei primi 3 minuti si segna solo su tiro libero, in una specie di gara a distanza tra le due giovani promesse Monaldi e Cucco. Brandon Wood smette per un paio di minuti di litigare col canestro e mette 6 punti consecutivi mentre le seconde linee di Firenze fanno festa andando a referto con Schiano, che a 2’15 dalla fine suggella il trentello sull’ 85-55 (2/2 dalla lunetta) e Severini sempre dalla linea della carità (91-55). Gli ultimi canestri di Latinovic (da 3) e Spissu servono solo a rendere il passivo meno pesante per la squadra di Francesco Raho (91-60).

Come detto la volenterosa Liomatic non poteva costituire un test probante per verificare la reale crescita dell’Enegan: troppo il divario tra i baldi giovanotti baresi e gli esperti seniores di Firenze. Fino a che sono entrati i tiri da tre Bari è riuscita a stare in partita (4/8 alla fine dei primi 10 minuti), poi si è spenta la luce (11/20 da 2 e 9/34 da 3 le cifre a fine partita) e la differenza di valori è impietosamente emersa.

Il giudizio sulla squadra di Attilio Caja rimane necessariamente in sospeso e le reali potenzialità andranno verificate su campi più impegnativi. Di sicuro l’acquisto di Rabaglietti è una manna dal cielo, soprattutto alla luce del periodo nero di Alex Simoncelli (per lui oggi un 3/11 complessivo al tiro e 1/5 da 3) ed il calo di forma di Wood (4/10 al tiro), lontano parente del fromboliere ammirato nelle prime giornate di campionato.

Nota finale per Marco Cucco, neo arruolato nella Nazionale Under 20 di Sacripanti ma che oggi è sembrato meno incisivo di altre volte.

MVP: dopo l’incoraggiante esordio di Domenica scorsa, il fiorentino Stefano Rabaglietti doveva presentarsi al proprio pubblico e l’ha fatto nel migliore dei modi. Al di là delle cifre (21 punti, 8/12 al tiro con 3/4 da 3, 5 rimbalzi ed 1 assist) è piaciuta la grinta e la personalità del nuovo acquisto dell’Enegan. La sensazione è che oltre ad allungare le rotazioni dei piccoli, possa cambiare gli equilibri nel gioco offensivo di Firenze, rosicchiando minuti importanti a Wood e Swanston.

Enegan Firenze – Liomatic Bari 91-60 (25-18; 19-12; 21-19; 26-11)

FIR: Rabaglietti 21, Pazzi 12, Castelli e Wood 10. Rim 46 (Castelli 10); Ass 15 (Wood 4).

BAR: Monaldi 17, Iannone 14, Latinovic 11 Rim 26 (Monaldi 6); Ass 7 (Monaldi 4).