Unieuro Forlì 74 – 71 GSA Udine
(21-14; 36-29; 51-49)

FORLÌ: Rotondo 5, Vico 13, Paolin 2, Ferri 7, Bonacini 3, Infante 4, Thiam ne, Blackshear 21, Crockett 19, Pierich.
All: Garelli
UDINE: Castelli 11, Okoye 10, Truccolo 3, Nobile 0, Cuccarolo 2, Traini 2, Pinton 9, Ferrari 6, Vanuzzo 14, Ray 14, Diop ne.
All: Lardo

Forlì – Altro finale thriller al PalaGalassi, il terzo in altrettante gare di campionato, e altra vittoria in volata per Forlì che con grinta e attributi si porta in cima alla classifica in coabitazione con altre 5 squadre.
MVP del match Jaye Crockett autore di una doppia-doppia da 19+14 e del solito Blackshear, capace di scoccare frecce precisissime piazzandone 21. Udine dopo un primo tempo stonato ha trovato in Vannuzzo (4/6 dall’arco) il trascinatore inaspettato ma Allan Ray ha scagliato sul ferro nel finale la tripla del possibile overtime. Pessime per coach Lardo le medie dei due Usa (5/14 sia per Okoye che Ray).

Dopo poco più di 4 mesi dalle finali di Montecatini, tornano ad affrontarsi romagnoli e friulani in una sfida dai toni accesi fuori dal campo ed estremamente agonistici sul parquet. Il primo vantaggio ospite è firmato da Truccolo (2-5), fischiatissimo dal pubblico di casa dopo i trascorsi poco amichevoli in estate, mentre Cuccarolo con due falli sul groppone fa capire già che non sarà serata.
Forlì risponde e incalza il ritmo e la bomba di Vico porta al primo allungo  (9-5 al 5′) mentre Crockett chiude schiacciando il parziale di 9-0 in 6′ (11-5) che costringe Lardo a metter mano subito alla panchina, inserendo Ray per provare altre soluzioni dalla lunga. Ma con Okoye sottotono, Udine non trova quasi mai il cesto se non con il positivo Castelli, e per Forlì è un gioco da ragazzi sfruttare l’abbrivio e chiudere il quarto avanti di 7 lunghezze.
Udine torna in campo e la zona da i suoi frutti, solo ferro dai 6,75 per Vico e Paolin e i bianconeri tornano a farsi sotto (25-23) con Garelli che ruota la panchina inserendo anche Bonacini e Pierich, entrambi fermi contro Treviso la settimana passata. L’intensità dei padroni di casa però, è doppia: il Palagalassi coi suoi 3600 è una bolgia e prima Rotondo e poi Blackshear in entrata fanno tremare il parquet (33-23 al 17′) sotto i piedi friulani che limitano i danni dovuti ad un attacco solo votato all’1 contro uno andando al riposo sotto di “sole” 7 lunghezze (36-29).

L’inizio della ripresa sembra ricalcare l’aria dei primi 20′, Truccolo commette il suo 3 fallo e Crockett ringrazia (42-31). Da questo momento in avanti comincia una vera battaglia di nervi in campo: Forlì con le rotazioni limitate da settimane è in debito d’ossigeno (Blackshear riposerà 3′ in maniera quasi forzata), Vico perde un paio di palloni banali e Udine si rivitalizza grazie a due sgasate da parte del talentuosissimo duo Usa Okoye-Ray: 46-42 e minuto chiamato da Garelli per arginare il tutto. Il cesto lo ritrova Blackshear con una bomba allo scadere dei 24″, Okoye sbaglia una schiacciata da solo e da li in avanti verrà costantemente sommerso di fischi da parte del pubblico romagnolo, e dal “nulla” viene fuori la classe del veterano classe ’75 Vannuzzo, tripla aperta e si va al mini riposo verso l’ultimo quarto con Forlì avanti di 2 lunghezze (51-49).
Udine sembra subito averne di più e trova l’allungo importante: Vannuzzo ancora da fuori firma il +1 (51-52), Pinton e Ferrari sembrano dare mazzate decisive (51-56) ma così come successo con Treviso, gli attributi della banda di Garelli sono grandi e prima Blackshear in mischia e poi Infante con un prezioso tap-in tengono la gara sul filo del rasoio (55-56 al 34′) mentre la bomba di Vico fa esplodere i 3600 del palazzetto prendendo anche sfondamente da Okoye l’azione successiva.
Udine è di nuovo imballata e litiga con il ferro, Ferri dalla lunetta non trema (60-56) ma il finale è tutto da vivere: Vico si becca un tecnico per proteste, Udine non muore mai trascinata dai suoi italiani ed entra negli ultimi 30″ sul -5 palla in mano (68-65). Vannuzzo ancora in serata “vecchi tempi” spara un tripla beffarda che si stampa tra ferro e vetro e muore dentro al cesto: -2 e 11″ da giocare. Ferri dalla lunetta è glaciale (72-68) ma ancora l’ex sassarese apertissimo trova solo la retina per la gioia del manipolo di tifosi bianconeri e la disperazione dei forlivesi: è -1 (72-71). Con 4″ Blackshear va in lunetta e come Ferri non trema, Ray si fa tutto il campo in solitaria e in una bolgia di fischi e boati scaglia la tripla dell’overtime sul primo ferro, mandando in tripudio i fedeli biancorossi sulle note di Romagna Mia.