Luigi LONGHI (foto Alessio Musolino)

Luigi LONGHI – (foto Alessio Musolino)

A seguito di quanto avvenuto in gara 2 di finale playoff (guasto al sistema di cronometraggio, fatto già avvenuto nel corso di gara 5 con Torino) il Presidente dell’Aquila Basket Trento Luigi Longhi ha rilasciato la seguente dichiarazione:

A nome della società chiedo scusa a tutti gli appassionati, sia presenti al Palazzetto che davanti allo streaming di LNP, per la rottura del sistema di cronometraggio. Tale incidente non è da addebitare ad Aquila Basket, ma alla società che gestisce il PalaTrento, a cui chiediamo innanzi tutto scuse ufficiali. Per la seconda volta nel giro di pochi giorni abbiamo dovuto subire un gravissimo danno d’immagine nei confronti di tutto il mondo della pallacanestro italiana. A tal proposito affideremo ai nostri avvocati la valutazione di quanto è successo: non è peraltro accettabile che simili incidenti possano accadere senza avere delle risposte convincenti circa le cause. A.S.I.S., società che ha in gestione il PalaTrento, ha il dovere di rispondere di quanto accaduto e in tempi rapidi.”

I fatti sono noti: nel giro di 10 giorni e per ben due volte il sistema di cronometraggio elettronico è andato in tilt e quindi sono stati giocati circa una quindicina di minuti per ogni incontro avendo tutte le segnalazioni (punteggio, 24 secondi etc) dal tavolo, con un manualissimo sistema di palette e fogli; inutile dire che la cosa ha creato non pochi problemi sia ai giocatori, che agli addetti ai lavori e al pubblico. La considerazione di Aquila Basket parte dal fatto che appare quantomeno strano che un’apparecchiatura di altissima tecnologia e qualità possa subire lo stesso identico inconveniente a distanza di così poco tempo e in due incontri di grandissima importanza e massima visibilità. Nelle parole del presidente pare leggersi la volontà non solo di chiedere ad ASIS, ente gestore delle strutture sportive trentine, eventuali danni finanziari derivanti sia da possibili multe che per danni di immagine, ma anche quella di verificare se vi siano all’interno di ASIS eventuali responsabilità personali di qualcuno. Oltretutto, sempre secondo le parole di Longhi, ASIS dopo la gara con Torino non si sarebbe neppure scusata dell’accaduto.

Non è la prima volta che emergono ruggini fra le due entità: nella prima parte della stagione c’era stato un durissimo scontro in merito alla disponibilità di orari della struttura per gli allenamenti, in quanto veniva privilegiato il volley, mentre ad Aquila Basket erano riservati orari degni di una squadra di Serie C regionale; ora, con il volley in deciso calo e il basket in esponenziale crescita, sia per risultati sportivi che per presenza di pubblico, si apre un nuovo fronte su cui sarebbe auspicabile che la proprietà (pubblica) del PalaTrento, spesso presente nei suoi massimi esponenti agli incontri casalinghi dell’Aquila, intervenisse al più presto per poter permettere alle due principali squadre sportive di Trento di poter praticare al meglio e con serenità le loro attività.


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