Credito di Romagna Forlì – Fileni Jesi 71-61

(21-17, 35-37, 55-46)

 

La Fileni non fa dormire sonni tranquilli ai propri tifosi. La sconfitta rimediata per mano della Credito di Romagna Forlì risucchia i marchigiani nella zona rossa della classifica, a soli due punti dalla retrocessione con gli scontri diretti a sfavore di una Forlì che, giunta alla quinta vittoria di fila tra le mura amiche, tiene vive le speranze di salvezza.

Partenza dai blocchi sparata per la FulgorLibertas: Maggioli soffre l’mvp del girone d’andata Tyler Cain che gli piazza subito sei punti in testa, Crow e Ferguson sfruttano al meglio l’uscita dai blocchi e e dopo 5′ il tabellone dice 11-4 padroni di casa. Borsato, l’applaudito ex di turno, si sblocca dalla lunga distanza (11-7) mentre Coen corre ai ripari col quintetto basso inserendo in regia il nuovo arrivato Bonfiglio al posto di un Santiangeli opaco.

Due bombe dall’angolo di un caldo (e sempre colpevolmente libero) Nicholas Crow scaldano gli oltre tremila del palazzetto romagnolo sul 19-12 mentre per per la Fileni è Jukic a diminuire le distanze con un bel gioco da tre punti. Borsato si intestardisce dalla distanza ma trova solo il ferro e alla fine del primo quarto i marchigiani riescono a limitare i danni chiudendo sotto di 4 lunghezze (21-17).

Dopo qualche sofferenza di troppo, Jesi stringe le maglie in difesa con la zona, Forlì forza in tre situazioni e perde palla, venendo punita prima da Migliori e poi da Rocca per il primo vantaggio ospite (21-22). I biancorossi si aggrappano a Cain,  Migliori sfrutta la marcatura non proprio perfetta di Basile per rimette il naso avanti (24-25) e Santiangeli punisce ancora dai 6,75 la difesa romagnola a 4′ dall’intervallo (25-30). Ad ogni azione i dieci in campo – con Maggioli e Cain a riposare in panchina – provano la soluzione dalla distanza con alterne fortune, Saccaggi dalla lunetta ristabilisce la parità (33-33) ma è Rocca a sfruttare ottimamente due seconde opportunità nel pitturato chiudendo un primo tempo equilibrato sul +2 (35-37).

Saccaggi e Sergio iniziano al meglio la seconda frazione di gioco per Forlì con due cesti ancora una volta dalla lunga distanza (43-39), Michele Maggioli conferma la sua serataccia andando a commettere un sanguinoso terzo fallo in attacco se Sergio costringendo Coen a farlo riposare in panchina dopo solo 2′ del terzo periodo. Dopo il naufragio del secondo periodo, difensivamente parlando, la squadra di Massimo Galli trova i giusti accorgimenti per limitare i tiratori jesini, visto che dopo cinque minuti gli unici punti segnati sono stati quelli di Mason Rocca.

Dalla media un Nicholas Crow con la mano caldissima trova nuovamente la retina (47-41), anche Rocca va a sedersi per falli e l’inerzia è tutta nelle mani dei romagnoli che sprecano molte occasioni per aumentare il vantaggio trovando il ferro su conclusioni abbastanza comode. Jesi dal canto suo è bloccata e incapace di trovare nuova linfa contro l’arcigna difesa forlivese, commette errori banali a differenza del primo tempo producendo solo 4 punti quando il cronometro segna il minuto numero ventotto (52-41). Jukik viene stoppato due volte di fila da Cain e Saccaggi, il palas romagnolo diventa una bolgia e Ferguson evidentemente elettrizzato scaglia la bomba del +14 (55-41) e nel momento più duro del match Maggioli e Santiangeli mettono insieme 5 punti che limitano alla grande i danni per i marchigiani che tornano sotto la doppia-cifra di scarto, a 10′ dalla fine (55-46).
L’ultima frazione vede Rocca commettere prematuramente il suo quarto fallo, Borsato in astinenza dal primo quarto ritrova il nylon (55-49) anche se pochi secondi dopo è il folletto americano di Forlì Jazzmar Ferguson a togliere le ragnatele dal canestro per il nuovo + 9 (58-49 al 33′), le percentuali da tre per Jesi crollano verticalmente e ancora Fergsuon rimette 12 punti di distanza tra le due squadre.
Nessun giocatore trova più il cesto dal campo, c’è il tempo per uno stoppone di Maggioli su Cain pronto a schiacciare – una delle poche note positivo del pivot in casacca arancione – e per tre punti dalla lunetta di Jukic (61-54 al 37′). Galli chiama timeout per dare gli accorgimenti necessari a mantenere la guida del match ed è sempre e solo Ferguson a togliere la Fulgorlibertas dai guai con l’ennesimo canestro dalla distanza per il nuovo +10 (64-54). A due minuti dalla sirena finale Sergio va a sedersi dopo il quinto fallo su Rocca che in mezzo ai fischi fa 2/2 dalla lunetta, Crow risponde in step back e nei secondi finali i viaggi dalla lunetta confermano la preziosissima vittoria FulgorLibertas (71-61) mentre la Fileni è sempre più invischiata in una lotta salvezza che ad inizio stagione sembrava del tutto improbabile.

 

Niccolò Strocchi