Dopo sei giornate, è presto ancora per valutare correttamente molte situazioni in questa Lega Adecco Gold, ma i primi segnali sul tipo di campionato che verrà molte squadre lo hanno già lanciato.
VETTA – In cima alla classifica a 10 punti stazionea un quartetto di roster che fanno della solidità il loro credo. L’Angelico Biella ha trovato nel giovane Marco Laganà (18 punti e 5 rimbalzi) quella play-guard italiana capace di fare la differenza, in Voskuil (19) uno straniero capace di sparare dalla distanza con precisione e nell’ala Damian Hollis (24) la solidità predetta. Le cinque vittorie filate non sono certo casuali.
Rimanendo in Piemonte, la Manital Torino ancora non ha ritrovato Mancinelli e Steele ma la classe di Amoroso (19) non fa mancare mai il mattoncino classico, e anche quando Chessa o Gergati steccano, dal cilindro vien fuori Evangelisti (20) a risolvere le cose.
Gli americani di Brescia si prendono una giornata di vacanza al PalaTrieste e allora sono gli italiani di Martellossi a rubare la scena: 39 punti del trio Rinaldi, Loschi, Di Bella e tutto in ordine.
Veroli, stufa di essere definita Cenerentola, dopo aver massacrato Brescia si pappa anche Trento, provando a tramutare lo stupore degli avversari nei confronti dei ciociari in vero e proprio timore. Cittadini e Casella combinano bene (13+10) e quando uno dei Jamar (Samuels) stecca, ci pensa l’altro Jamarr (Sanders) con Blizzard a decidere i giochi.
Trento perde la vetta, ma se nelle già corte rotazioni gente come Spanghero, Triche e Baldi Rossi stecca la gara, non bastano i soliti Forray, Elder e Pascolo a rimediare. Insieme alla squadra di Buscaglia a quota 8 punti c’è Barcellona che a Forlì ha confermato di avere un roster quasi da Serie A che deve solo imparare ad essere più continuo nel rendimento. Dominatori del match Young, senza avversari sotto canestro, e Andre Collins, che nel terzo quarto ha spezzato il match in favore dei siciliani.
IN RISALITA – A quota sei, prima di tutto, Capo d’Orlando. Ancora un Gianluca Basile decisivo (14 e buzzer beater ignorante dai 6,75 per piegare Verona), ancora una grandissimo Dwayne Mays (18), ancora un grande Nicevic (16). Che i problemi di pozzetto non siano risolti è chiaro ma tre vittorie in sette giorni ricaricano un ambiente sempre rovente. Jesi vince ancora tra le mura amiche, raggiunge proprio Trapani e conferma di avere tutte le carte per ambire ai playoff: Goldwire è spaziale (24), e nel giorno in cui stecca Rocca, Maggioli torna a segnare in doppia cifra (15). Buono l’apporto dalla panchina di Borsato, alla sua prima uscita positiva in maglia Fileni. A Trapani non basta la prova monstre di Lowery (22) e Parker. La difesa è la prima falla da tappare per Lino Lardo.
Napoli invece conquista due punti contro la Junior Casale ma non convince affatto: male da dietro l’arco, troppo Weaver dipendente (24 punti) e sottocanestro non sempre presente come dovrebbe con un uomo come Brkic. Sotto al Vesuvio c’è tanto da lavorare, per una squadra costruita bene ma che ancora è un passo indietro rispetto alle prime della classe.
SUL FONDO – Verona perde la sua quarta partita filata (alzi la mano chi ci avrebbe scommesso anche solo un euro) e per Ramagli la panchina comincia a scottare. Per ora avanti con questo assetto e la gara interna di sabato contro Forlì non si può fallire per nessuno motivo.
Trieste senza Di Liegro viene travolta dal ciclone Brescia confermando che la strada per la salvezza è tutt’altro che rosea. Ferentino si deve inchinare alla forza di Biella nonostante il 17 di Pierich e i 15 di Giuri (male invece Green che spara a salve), Casale deve ancora trovare gli assetti dopo il ridimensionamento e per ora brilla solo Dillard (18), Imola con l’apporto quasi sempre nullo da parte di Young e Niles fa troppa fatica così come la FulgorLibertas che nel reparto lunghi può annoverare solo Tyler Cain (16) come elemento di valore in mezzo ad un mare piatto.
MVP: Alexander Mafion Young (ala, Sigma Barcellona). Dopo i 31 scritti nel derby con l’Orlandina sua ex squadra, Young ne scrive 28 sul parquet del PalaCredito. 10/15 dal campo (7/11 da due, 3/4 da tre, 5/6 ai liberi), 11 rimbalzi per una doppia doppia che ha schiantato il giovane roster di Massimo Galli. Strapotere fisico sottocanestro, mano morbida dalla distanza anche con l’arresto e tiro e difesa in continuo miglioramento.