Dopo undici giornate, i riflettori sono tutti per l'Aquila Trento

Dopo undici giornate, i riflettori sono tutti per l’Aquila Trento

L’undicesima giornata ci regala ancora delle sorprese. Trento schiacciasassi sconfigge nel finale Barcellona – per i siciliani i trentini, dopo i playoff della scorsa stagione, sono ufficialmente la bestia nera – e si issa in solitaria al comando del campionato con 18 punti. Staccate a 14 troviamo Brescia, al secondo ko di fila ai supplementari tra le mura del San Filippo contro una Napoli finalmente concreta, l’Angelico Biella che travolge la solita Aget disastrosa in trasferta, Torino e l’Orlandina, fermata dalla solita Trieste “ammazzagrandi” al PalaFantozzi. Verona dopo aver deragliato in più occasioni, batte e raggiunge Trapani a quota 12, laddove si ferma anche Veroli dopo tre sconfitte consecutive, che la favola dei ciociari sia già terminata?
In fondo Ferentino continua la scalata verso i playoff dopo un inizio shock e inguaia Jesi mentre Casale piazza un ventello di distanza tra se e la FulgorLibertas, penultima a -4 dalla salvezza prima del fanalino di coda Imola.

 

 

 

Se prima Trento stupiva, ora si conferma. In estate la politica delle riconferme ha dato i suoi frutti e ora, dopo i primi mesi anche i volti nuovi come il rookie Triche (suo il cesto vincente in casa Sigma) stanno contribuendo a far diventare i bianconeri una splendida realtà.
Quaranta minuti di battaglia alla pari contro la corazzata di Perdichizzi che nelle ultime due giornate si è inceppata inaspettatamente) e l’Aquila che vola sempre più alta. Strepitoso Pascolo (14+13 rimbalzi), così come Elder (15), Triche (14), Baldi Rossi (14) e Lechtaler (12). Applausi. Che l’aria rarefatta della vetta non gli faccia girare la testa.

Will Harris sta trascinando Trieste nelle sue imprese

Will Harris sta trascinando Trieste nelle sue imprese

Sorprende il secondo ko consecutivo della Leonessa ai supplementari contro l’Azzurro Napoli che lancia il primo messaggio positivo della stagione. Weaver con 26 punti fa il bello e il cattivo tempo, l’ex di giornata Brkic ne scrive 12 ma poteva evitare il supplementare dalla lunetta, decidendo di graziare i suoi e a Brescia manca quella solidità difensiva sulla quale Martellossi aveva sempre fatto leva. Non bastano sempre e solo due fuoriclasse come Fultz e Giddens.

Se Barcellona perde, le altre siciliane non sorridono: la lanciatissima Upea del Poz si ferma al PalaFantozzi contro Trieste che si prende ufficialmente l’agognato e temibile titolo di ‘ammazzagrandi’. Dopo Verona e Barcellona, il team di Dalmasson scende in Sicilia e fa la partita, vincendola con Will Harris (14+12), Mastrangelo (15) e Carra (13) e nel finale con i liberi del giovane Candussi al quale non trema la mano sotto bordate di fischi. Mays stampa sul ferro la tripla dell’overtime ma ne scrive 15, così come Archie domina sotto canestro con 23 punti, mentre il duo tutto esperienza Soragna-Basile azzecco poco o niente, per stavolta.
Trapani si arrende a Verona: la Tezenis sembra essere tornata quella delle prime uscite con uno Smith ad alti livelli, Callahan in forma e un pacchetto italiani finalmente con punti nelle mani. Per i ragazzi di Lino lardo lontano da Trapani c’è da lavorare ancora parecchio.

Tornano al successo anche le piemontesi, tutte e tre contemporaneamente: Torino si sbarazza di Veroli (che a detta del suo coach sta pagando un calo fisico dopo la bruciante partenza) mettendo in luce il trio “illegale” Mancinelli-Evangelisti-Amoroso da 55 punti.
Biella senza inserire la terza lotta il primo tempo con Imola poi spinge un minimo sul gas e per i ragazzi del Diablo Esposito è ancora notte fonda. Male Young, male Niles, sotto i colpi dalla distanza di Voskuil (17) e pure di Lombardi (15) manca il leader capace di dare la scossa. 30 e passa punti presi ad ogni trasferta sono massi da digerire.
Casale, rinvigorita dalla grande vittoria a Brescia della 10^ giornata, fatica con una Forlì cortissima (assente Ferguson, Basile e Crow in campo malconci) che ha lanciato in quintetto addirittura l’under 19 Gualtieri, sempre in panca nelle prime uscite.  Per 35′  è battaglia vera con Cain (23+17) a dominare sotto canestro, poi a 5′ dal termine è blackout completo per via delle idee annebbiate dalla fatica. Dillard segna 7 cesti di fila, la Junior mette in tasca due punti di platino e un +20 d’oro per quanto riguarda scontro salvezza e differenza canestri.

Chiudiamo con Ferentino, che risale la graduatoria e condanna Jesi a sostare ancora un po’ nelle retrovie. Lee Goldwire è sempre spaziale (secondo trentello di fila con 10/15 dal campo) ma con il solo Santiangeli (17) e il duo Maggioli-Rocca a sprazzi (11+13) è durissima quando da parte FMC Pierich bombarda dall’arco (26 punti e 5/9 da tre), Bucci fa quel che vuole (19) e l’ultimo arrivato Johnson è libero di farne 22. Sorridono i ciociari, che col rientro di Green potranno veramente ambire alle alte quote.

Kyle Donovan Weaver, MVP 11^ giornata

Kyle Donovan Weaver, MVP 11^ giornata

MVP: Kyle Weaver, Napoli (26 punti, 9/18 dal campo, 5 assist, 8 rimbalzi, 35 valutazione). Nel momento più difficile della stagione con Cavina appeso ad un filo, Weaver si carica sulle spalle tutta Napoli e riporta i partenopei alla vittoria, lanciando un chiaro segnale: se vogliono, i biancoazzurri non sono inferiori a nessuno, ma dopo due mesi abbondanti, è ora di dimostrarlo.