Sollazzo (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

Prestazione altalenante per Adam Sollazzo (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

CODOGNO – I sogni non muoiono sempre all’alba. Talvolta capita che evaporino abbondantemente dopo il tramonto e, magari, dopo un tempo supplementare. Con una gara volitiva l’Acmar Ravenna fa inceppare al “Campus” la striscia vincente di quattro partite dell’Assigeco togliendo ai lodigiani la possibilità, complice la caduta della capolista a Chieti, di andare a contendersi il primato solitario la settimana prossima a Ferrara. È un segnale da non sottovalutare. Se vuole volare, la squadra di Zanchi deve tenere i piedi ben piantati per terra. Non è un paradosso, ma l’analisi di una serata meno saporita del solito ben sottolineata dai commenti finali del tecnico veneziano.

Giocarsi il successo sulle sfumature fino ai rintocchi conclusivi di una sfida che ha bisogno di un over time per scrivere l’epilogo del copione denota una grossa resistenza da parte dei protagonisti. Quelli dell’Assigeco mettono faccia e fisico fino in fondo trovandosi a fronteggiare un avversario, reduce da due sconfitte in fila, che fa altrettanto con un’efficacia anche maggiore, domando le tante emozioni offerte da una serata nella quale la tensione tiene per mano ogni spettatore in tribuna. Tra il massimo vantaggio di Ravenna (12-20 al 9′ del primo quarto) e quello dell’Assigeco (45-41 al 7′ del secondo e 57-53 al 1′ del quarto periodo) passano una cascata di situazioni, tecniche e tattiche, senza soluzione di continuità, con vantaggi alternati, tanto equilibrio, lotta serata e qualche errore.

Howar Sant-Roos (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

Sant-Roos ha mancato l’ultimo tiro (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

Con il possesso finale l’Assigeco ha la possibilità di chiudere il discorso, ma il tiro di Sant-Roos danza sul ferro senza rompere la parità. La smorfia del folletto rossoblu non cancella la sua abilità nel ricucire l’allungo ospite (64-68 a 1’40″) con il rischio di gettare tutto alle ortiche a causa di un dubbio sfondamento con 6″ da giocare. Ma Ravenna completa l’esplosione di suggestioni con un banale errore sulla successiva rimessa laterale. Persa la prima occasione la squadra di Lanfranco Giordani non si lascia scappare l’occasione nel supplementare affrontato con voglia (69-74 al 2′) resistendo al ritorno lodigiano (76-76 con 65″ da giocare): l’esperienza di Foiera vale i punti decisivi, mentre l’Assigeco se la prende con la poca accoglienza della retina avversaria.

In un epilogo a stretto contatto di gomito gli episodi fanno la differenza, ma di solito sono le basi poste in avvio a risultare determinanti. Il poco reattivo approccio lodigiano lascia qualche dubbio che l’ottimo secondo quarto non fuga del tutto. L’Assigeco soffre la circolazione di palla degli ospiti, bravi ad alternare la ricerca dell’uomo giusto sul perimetro alle puntate a canestro. Amoni (3/5) si scatena dall’arco nel primo periodo, Rivali (7/10, 6 rimbalzi, 2 assist) sovrasta i play lodigiani, Sollazzo (6/15) va a sprazzi. Sono Broglia (5/9, 2 rimbalzi), Foiera (4/6, 8 rimbalzi) e Tambone (2/5) in uscita dalla panca adessere determinanti nella seconda parte.

Contro la difesa intensa di Ravenna l’Assigeco smarrisce il filo comune del gioco. Le fiammate di Chiumenti (8/16, 7 rimbalzi) perso sul più bello per falli, Bonessio (6/12, 5 rimbalzi, 4 assist) e Sant-Roos (6/11, 12 rimbalzi, 5 assist) sono isolate e ai margini di un contesto solido e di squadra. Tutto diverso rispetto alle ultime quattro gare. Accarezzare la vittoria con grinta non può bastare all’Assigeco, soprattutto se non difende come sa e può fare.

Chiumenti (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

Non è bastata l’ennesima ottima gara di capitan Chiumenti (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

SALA STAMPA

Andrea Zanchi esce dal “Campus” con un diavolo per capello. «È successo proprio quello che temevo: i troppi complimenti e l’euforia uniti alla settimana difficile di allenamento ci hanno portati a giocare una gara “stupida”, fuori dalle nostre corde: non abbiamo l’esperienza per gestire certe situazioni, dobbiamo seguire solo ed esclusivamente la pallacanestro adatta alle nostre caratteristiche tenendo ben presente le nostre reali possibilità – dice il coach rossoblu -. Non dobbiamo stare a sentire i complimenti smettendo di leggere i giornali e i forum su Internet: i ragazzi si devono concentrare sul lavoro in palestra per puntare all’obiettivo salvezza che ci siamo prefissati. Da domani voglio vedere occhi diversi nei giocatori: i miei lo saranno».

All’inizio frenato è seguito un buon secondo quarto, specie in difesa, al quale però l’Assigeco non ha dato la necessaria continuità. «Non l’abbiamo fatto perché si è giocato su situazioni dopo un solo passaggio difendendo solo a tratti: prevedevo un esito così, se la squadra non ha giocato come avrebbe dovuto la responsabilità è mia – sottolinea Zanchi -. Ravenna ha meritato giocando come avremmo dovuto fare noi. Hanno mosso la palla dentro, fuori con penetrazione e scarico, mentre noi non l’abbiamo fatto non trovando mai secondi tiri perché la difesa avversaria era sempre schierata bene. Se quella di oggi diventa una lezione, allora è meglio di una vittoria. Serve un repentino cambio di atteggiamento».

Lanfranco Giordani accoglie con soddisfazione il ritorno al successo di Ravenna. «Venivamo da due sconfitte, l’Assigeco da una serie di vittorie importanti: questo ha inciso sulla serata caratterizzata, a mio avviso, da un arbitraggio poco chiaro – commenta il coach dell’Acmar -. Siamo statti bravi a stare sempre lì, vincendo con merito, senza mai cedere neppure nelle piccole cose. La coesione del gruppo per noi è fondamentale: chi è uscito dalla panca, Foiera determinante nei momenti che contavano, ha fatto molto bene».

Ravenna festeggia (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

La gioia dell’Acmar a fine gara (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

UCC ASSIGECO – ACMAR RAVENNA 76-80 dts (14-22; 17-10; 20-22; 17-15; 8-12)

UCC ASSIGECO Vencato 6, Sant-Roos 16, Bonessio 13, Chiumenti 18, Ricci G. 7; Aronhalt 10, Masoni 6, Quarisa, Donzelli. Ne: Rossato. All.: Zanchi

ACMAR RAVENNA Rivali 16, Bedetti 4, Sollazzo 15, Amoni 9, Cicognani; Broglia 17, Foiera 12, Tambone 7. Ne: Ricci M., Locci. All.: Giordani

Arbitri Migotto di S.Stino di Livenza, Terranova di Ferrara, Perciavalle di Grugliasco

Note Spettatori 800 circa. Tiri liberi: Assigeco 10 su 15; Acmar 15 su 18. Tiri da tre: Assigeco 6 su 13; Acmar 9 su 26. Usciti cinque falli: Chiumenti (33′), Ricci (44′)


Luca Mallamaci (Il Cittadino di Lodi)