andrea-costa-logoAget Imola – Lighthouse Trapani 51-71

IMOLA – Nella prima giornata del girone di ritorno del campionato Gold l’Aget Imola subisce la quindicesima sconfitta in questa stagione, la dodicesima consecutiva con una partita che rispetta pienamente il copione delle ultime uscite, con il match già deciso dopo appena pochi minuti del primo quarto. Un primo tempo in cui Trapani, alla seconda vittoria consecutiva dopo il successo di domenica contro Torino, sicuramente non brilla (42% dal campo e 0/8 da 3), ma Imola con un impietoso 25% al tiro e ben 17 perse sprofonda rapidamente verso un altro lunghissimo e interminabile garbage time.

CRONACA – Coach Federico Vecchi parte con Maccaferri, Esposito, Niles, capitan Dordei e Poletti, mentre coach Lino Lardo parte con Parker, Lowery, Ferrero, Baldassarre, Renzi.

Coach Vecchi lancia sorpendentemente Esposito in quintetto in modo da avere un secondo playmaker per facilitare l’ingresso nei set offensivi, purtroppo però Imola fallisce buone conclusioni piedi per terra e non approfitta del secondo fallo speso prematuramente da Renzi. La Lighthouse invece approfitta di alcune perse dei padroni di casa per volare spesso in transizione firmando rapidamente il 10-0. Imola continua a costruire poco e a sbagliare tanto, concedendo il 16-0. Dopo 8′ imbarazzanti e grazie anche all’ingresso del nuovo acquisto Iannone, l’Andrea Costa trova il primo canestro dal campo su schiacciata di Poletti. Trapani fallisce alcuni liberi con Imola che riesce a chiudere il quarto con la tripla di Esposito per il 7-18.

Esposito in panchina dopo il problema muscolare

Esposito in panchina dopo il problema muscolare

La seconda frazione si apre nel peggiore dei modi per la formazione di casa con Maccaferri che perde banalmente palla concedendo il contropiede a Baldassarre e sulla rimessa ancora Maccaferri regala il pallone a Lowery che da sotto segna il 22-7. Esposito e Iannone con due triple tentano di riavvicinare Imola che si spinge fino al -9 anche grazie alla imprecisione della squadra di Lardo che non la mette mai dall’arco (0/8 nel primo tempo). Niles e Dordei combinano per un orrendo 0/10 dal campo e con altre perse su raddoppi e passaggi sbagliati, la Lighthouse torna rapidamente oltre la doppia cifra di vantaggio, approfittando anche dell’infortunio muscolare di Esposito. Nell’ultimo minuto c’è spazio per due antisportivi che permettono ad Imola di riavvicinarsi e chiudere il tempo sul 20-31.

Inizio di ripresa e copione che si ripete con Imola che perde due palloni consecutivi in costruzione gioco e Trapani che vola in contropiede con 4 punti filati di Lowery. Imola continua a sbagliare alcuni rigori in area e solo al 23′ si sbloccano sia Dordei che Niles, con il capitano dell’Aget che infila anche la tripla frontale che riporta Imola sul -15. Una rimonta che però non decolla nemmeno, infatti Renzi con il piazzato e l’antisportivo fischiato a Maccaferri riportano rapidamente Trapani sul +19. Imola si riavvicina con alcuni liberi, ma dall’altro lato del campo Ferrero con due triple sblocca finalmente la Lighthouse dal perimetro (0/10 fino ad allora), fino alla tripla sulla sirena di Rizzitiello per il 37-56.

L’ultimo quarto è un lungo ed interminabile garbage time, il terzo consecutivo in casa con coach Vecchi che fa ampio uso della panchina e Trapani aggiusta parzialmente le statistiche per il 51-71 finale.

MVP: Giancarlo Ferrero 16 punti, 7/11 al tiro. Impreciso al tiro nel corso del primo tempo, si sblocca dall’arco nella ripresa ed è una continua spina nel fianco su ambo i lati del campo.

 

AGET IMOLA – LIGHTHOUSE TRAPANI 51-71 (7-18, 13-13, 9-17, 14-15)

IMOLA: Poletti 12, Mancin 9, Niles 8 . Rim (40): Poletti13. Ass (7): Iannone 2

TRAPANI: Ferrero 16, Lowery 14, Parker,Renzi 11. Rim (30): Renzi, Lowery 6. Ass (15): Baldassarre 5.

 

Coach Vecchi: “Se fossimo stati più intelligenti, perdendo meno palloni e facendo girare meglio la palla avremmo potuto rendere la partita più combattuta. Di corsa e intensità abbiamo fatto un piccolo passo in avanti. Comprendo il dispiacere del pubblico, ma Niles ha determinate caratteristiche e dobbiamo essere più bravi a creare conclusioni aperte”.


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