Un’altra partita che per Jesi sa di sconfitta, quella di stasera, conclusasi, infatti, per 55-70 a favore di Casalpusterlengo.

Ian Miller, subito additato come capro espiatorio di una partita senz’altro non eccezionale, non ha effettivamente brillato a differenza delle sue prime due prestazioni (rispettivamente 43 punti contro Brescia e 33 contro Biella, rispetto alla performance di oggi che lo ha visto segnare “solo” 13 punti). Nonostante ciò, all’intera squadra è mancata la grinta necessaria per vincere contro la neopromossa, lasciata giocare da sola. Un dato significativo è il numero di palle perse da Jesi, 19 (costate in tutto 12 punti), di cui 5 dal sopracitato Play, dato che denuncia una generale disattenzione da parte degli aurorini.

Fischi, dunque, per la squadra, il cui atteggiamento dev’essere sembrato non combattivo e poco rispettoso nei confronti dei tifosi, che non hanno tollerato la quarta sconfitta su 4 partite disputate.

 

In conferenza, inizia il coach degli ospiti Andrea Zanchi:

Sicuramente non mi aspettavo di essere a questo punto. In queste ultime due partite avevamo tre giocatori che si erano allenati un giorno: Donzelli operato alla caviglia e fuori da metà giugno, Vencato con problemi alla caviglia dallo scorso anno e Sant Roos con un dito fratturato. Non avevamo mai giocato in pre-campionato tutti insieme ed eravamo come in preparazione, in una fase iniziale e senza il capitano.

Queste prime quattro partite dovevano servirci per lavorare insieme, in questa siamo stati bravi nell’applicare ciò su cui avevamo lavorato, anche se si tratta solo dell’inizio e abbiamo bisogno di trovare un po’ più di omogeneità. Nonostante tutto, stasera abbiamo approcciato la partita in modo maturo.

Ci troviamo in un campionato in cui sappiamo di dover faticare perché siamo neopromossi, giovani, e ci sono altre squadre che hanno investito molto. Sappiamo di non avere il talento e l’esperienza necessari per puntare più in alto della salvezza. Il nostro punto di forza è una lunga panchina su cui contare.

Il nostro obiettivo resta comunque la salvezza, consci dei nostri limiti. Se, poi, saremo davvero bravi e avremo fortuna, ovvero se non subiremo infortuni, potremo toglierci anche delle altre soddisfazioni.

Questa partita ci dà morale e una carica per continuare, ed è ciò che ci serve con i giovani.

 

Per Jesi, il capitano blu-arancio Michele Maggioli spende due parole prima dell’allenatore:

La partita di oggi andava vinta. Non so se sia stata la pressione a giocare un brutto scherzo, ma questa sconfitta è stata come un pugno in faccia. Ora bisogna reagire, e subito, bisogna allenarsi duro e seguire le indicazioni del coach, stare uniti.

Casalpusterlengo ha giocato una partita “pulita”, mentre noi siamo andati in confusione. In questo momento non riesco nemmeno ad analizzare la partita da un punto di vista tecnico.

In qualità di capitano non mi sento di dire qualcosa in particolare ai miei compagni, perché più che parlare si deve agire. Abbiamo sicuramente avuto dei problemi non essendoci allenati sempre tutti insieme ma non voglio trovare alibi, su una partita come quella di oggi c’è poco da dire.

Ci meritiamo i fischi e chiedo scusa ai tifosi.

 

Parla, poi, coach Lasi:

Una partita che non mi aspettavo.

Nel momento in cui potevamo recuperare ed eravamo rientrati in partita abbiamo sbagliato tantissimi tiri aperti, concessi da Casalpusterlengo che preferiva chiudere l’area e bloccare Maggioli .

Dobbiamo capire anche lo stato emotivo di Miller, la nostra squadra dipende molto da lui ed è stata appositamente costruita in modo tale da non togliere potenziali punti a lui, Borsato e Santiangeli, prendendo un giocatore “di squadra” come Elliott. Da due partite, vedo un Miller spento nell’atteggiamento e nella volontà.

Purtroppo Stefano [Borsato] non è ancora in forma, eppure fa quel che può e continuo a ringraziarlo [oggi 4 punti e 1 rimbalzo in quasi 24 minuti. Offensivamente, i nostri americani hanno realizzato 20 punti in due stasera [Miller 13, Elliott 7].

È mancata intensità da parte di tutta la squadra, a differenza dei nostri avversari, che hanno giocato tutti con energia mettendo in difficoltà giocatori che hanno talento come i nostri. Non ci sono scusanti per la partita di questa sera, spero che i ragazzi capiscano che è necessario dimostrare quanto valiamo e non perdere intensità in questo modo.