Manital Torino

Evangelisti 5,5: Fatica ad entrare in gara con contributo pressoché nullo nel momento di estrema difficoltà, oltre a due perse per aver calpestato la linea laterale. Aggiusta il tiro con preziosa tripla nella rimonta finale torinese.

Amoroso 5,5: Non è propriamente la sua giornata. Dovrebbe essere un ‘crac’ sotto le plance proprie e altrui, ma si accontenta troppo del tiro da fuori, che non entra. Contribuisce con 9 ‘carambole’ e precisione chirurgica dalla lunetta.

Sandri 5: falloso e abulico, non ci prova nemmeno. Verranno tempi migliori.

Valerio Amoroso, mvp della serata

Valerio Amoroso in serata storta contro Napoli

Bowers 6: solita gara tutta sostanza. Pasticcia un poco togliendo fluidità alla manovra gialloblu. Ma per lui parla il campo più delle statistiche. Giocatore concreto, sempre utile alla causa. Non un solista, ma preziosa voce corale.

Mancinelli 10: Se le canta e se le suona, caricandosi tutta Torino sulle spalle. Quando la Manital non gira, è lui che segna, quando gira, è sempre lui che segna. Compresa la magia finale per vincerla: canestro più fallo a 19 centesimi dalla sirena, soffocando l’urlo di gioia napoletano. Immenso.

Wojciechowsky 6: ‘microonde’ torinese. Segna nove punti in 12 minuti in una gara in cui Torino fatica a trovare canestri. Rivedibile in chiave difensiva. Comunque prezioso in uscita dalla panchina.

Gergati 7: con Steele subito gravato da falli, gioca tanti minuti, dando leadership, personalità e precisione chirurgica dalla lunga distanza. Fedele e prezioso ‘braccio destro’ del buon Mancio.

Steele 6: commette presto il suo secondo personale. Forse anche per questo stenta a prendere in mano il pallino del gioco. Trova comunque il modo di rendersi utile: 2 triple, 4 assist e zero perse nel suo score.

Coach Pillastrini 7: glaciale nel lasciar combattere i suoi coi fantasmi iniziali. Recupera la gara pian piano, un passo alla volta, senza farsi prendere dall’ansia, senza perdere lucidità, dimostrando di avere grande fiducia in questo gruppo. Il doppio timeout sul’azione finale fa capire quanto di suo ci sia in questa PMS.

 

Expert Napoli

Black 6,5: rispetto ad altre uscite riesce a dare ritmo alla squadra, risultando prezioso in ‘entrata’. Se vuole avere una carriera nell’Europa che conta, però, deve costruirsi un tiro da fuori almeno accettabile.

Brkic 5,5: mette la tripla che poteva contare, con meno di cinque secondi da giocare. Per il resto gioca una gara ‘fiacca’, rispetto a quelli che sono i suoi mezzi. Napoli lo ha preso per fare ben altro. Ha la colpa di farsi ‘bruciare’ da Mancinelli in ‘QUELLA’ azione.

Cefarelli 5,5: inizia in modo promettente, segnando subito e tenendo bene il campo. Si spegne poco a poco, costringendo Bianchi a panchinarlo prematuramente.

Matteo Malaventura (Ufficio stampa Azzurro Napoli Basket)

Matteo Malaventura (Ufficio stampa Azzurro Napoli Basket)

Malaventura 6,5: Primo quarto da urlo, del capitano. Mette 7 punti aiutando Napoli a scappare via. Poi smarrisce un po’ la via del canestro, sbagliando un paio di ‘sue’ triple. Le 5 assistenze, però, la dicono lunga sulla sua importanza in fase costruttiva.

Montano 5: Fatica oltremodo a far gioco per i compagni. Due volte si trova palla in mano allo scadere del tempo, forzando situazioni non sue.

Weaver 7: Dà sempre la sensazione di poter dominare la gara. Giocatore completo, come dimostrano gli 11 punti, 10 rimbalzi, 5 assist, deve trovare continuità all’interno della partita, avendo tendenza alla narcolessia.

Ceron 8,5: Il Mancio (sempre lui!!!) gli ruba la ribalta. Segna a raffica, in ogni modo, da ogni distanza, tabella compresa: 27 punti in 29 minuti, 10/15 dal campo. Il ragazzo ha talento.

Brian 6: Magari con lui in campo nell’ultima azione, sarebbe andata diversamente. Occupa l’area con corpo statuario, ma con i sé e con i ma, non si vincono le partite. Conosce i suoi limiti e offre il suo ‘lavoro sporco’.

Coach Bianchi 6,5: Prepara bene la gara, disinnescando Torino, Mancinelli escluso. Ma sull’ultima azione, Brkic era l’uomo giusto per opporsi a quel Mancio? Ai posteri l’ardua sentenza. 

Voto 8 al Palaruffini: in una giornata soleggiata e primaverile, è un piacere recarsi a un Palazzo immerso nel verde, in cui si respira sport e salubrità a 360 gradi con gente che fa jogging, passeggia, corre, gira in bicicletta o, anche solo, porta a spasso il cane.

 Michele Coppo