Stefano Pillastrini

Stefano Pillastrini non è stato contento della prestazione di squadra dei suoi.

Ecco le parole dei coach al termine della partita vinta dalla Manital Torino 86-71 contro Veroli che nel secondo tempo ha ridotto il gap dal -28 fino al -9, salvo poi non avere energie per completare la rimonta .

Coach Marco Ramondino spiega i motivi: ”E’ stata una settimana difficile: molti giocatori hanno saltato allenamenti e sono arrivati acciaccati a Torino. La Manital fin dall’inizio è stata abile a leggere le nostre scelte difensive e noi ci siamo disuniti di fronte alle percentuali di tiro dei nostri avversari. Negli spogliatoi ho invitato i miei giocatori a spendere anche le ultime energie: lo hanno fatto ma sul -9 Torino si è ritrovata grazie ad Amoroso e chiuso definitivamente i giochi con una tipla di Evangelisti”.
Poco contento è anche Stefano Pillastrini il quale ora deve iniziare a costruire la versione 2.0 della Manital: ”Di buono oggi c’è solo il risultato; non perchè non ci sia stato spettacolo ma perchè abbiamo giocato individualmente. Però è comprensibile: tanti sono nuovi e quasi tutti hanno cambiato ruolo e minutaggio. Nel primo tempo c’è stata l’energia che avevo chiesto e che ha mascherato i nostri errori. Nel terzo quarto siamo rientrati camminando, abbiamo subito la loro aggressività e regalato tanti tiri facili.
Nonostante il dominio a rimbalzo, le troppe palle perse (17 di fronte alle sole 4 recuperate) rappresentano un brutto segnale. Individualmente tutti hanno giocato molto bene, compresi Bowers e Steele, che hanno dato già ora un contributo rilevante in termini di energia, anche se devono ancora ricordarsi gli schemi. Il problema è il gioco di squadra: fino ad un mese fa l’avevamo mentre ora c’è una squadra nuova e dobbiamo fare a dicembre il lavoro che tutte le altre squadre hanno fatto ad agosto, per evitare che alla prima difficoltà la squadra smetta di passarsi la palla e si affidi alle individualità dei nostri giocatori di talento”.

Sempre raggiante e contento è invece il faro di questo inizio di stagione, Valerio Amoroso, che anche oggi nel momento di difficoltà ha stoppato il tentativo di rimonta di Veroli con un canestro semi impossibile dall’angolo. “È stata una partita intensa, bellissima per noi nel primo tempo. Poi è arrivato il solito terzo quarto da incubo, in cui arriva la stanchezza, secondo me dovuta alle scarse rotazioni di uomini fino alla giornata scorsa. Adesso dobbiamo crescere in difesa e trovare due o tre giochi d’attacco efficaci. Mi sono piaciuti molto anche Bowers e Steele per l’atteggiamento e per l’aggressività messa in campo. Le loro palle recuperate nel secondo quarto sono state importanti”.

Andrea Castelluccia