Jesi si adagia sugli allori in quest’ultima partita in casa, e Capo d’Orlando lascia il Palatriccoli volando a quota 40. Allori non di trionfo ma di matematica salvezza conquistata contro Imola domenica scorsa.

87-78 per l’Upea, in una partita che vede, però, un alternarsi di fasi di recupero e rilassamento di Jesi.

 

Unica la conferenza di coach Gianmarco Pozzecco, che, tra le battute, dice:

“Oggi siamo in seconda posizione da soli, penso che questo sia un risultato storico. Dobbiamo essere soddisfatti di ciò che abbiamo fatto, mentre spesso si commette l’errore di guardare troppo avanti. Sono sicuro che in questo momento a Capo d’Orlando stiano festeggiando.

Tra l’altro ho allenato la mia prima partita qui a Jesi lo scorso anno, ed eravate stati molto carini per due motivi: per l’accoglienza e per averci lasciato vincere. Come allenatore, siete il mio posto preferito.

Portannese ha giocato una partita straordinaria [16 punti, 10 rimbalzi, 17 di valutazione], Laquintana ha dato una mentalità difensiva.

Devo fare i complimenti in particolare a Franco Migliori, prima della partita ho parlato con lui e gli ho fatto i complimenti, ma mai avrei pensato che avrebbe fatto 23 punti, con 32 di valutazione e 7 falli subiti. Saluto anche Hoover, a Capo d’Orlando lo ricordano con molto affetto.

Peccato che non esista il pareggio nella pallacanestro.”

 

La conferenza del “Poz”

 

Coen è di poche parole:

“Dopo un’annata ad alta tensione e un dispendio di energie nervose molto importante, temevo molto che in questa partita cedessimo del tutto.  In realtà a tratti ci riprendevamo. E’ un peccato il risultato di 16/31 ai tiri liberi, determinante come anche il fallo tecnico [alla panchina, n.d.r.] fischiatoci in un momento decisivo.

Avevamo davanti una squadra con giocatori importanti, è stato difficile giocare con un tanto alto livello e un tale potenziale.

Migliori e Santiangeli erano molto stanchi, abbiamo fino in fondo tentato di portare a casa la vittoria, ma non mi sento di rimproverare i ragazzi: eravamo in una situazione mentale di appagamento, dato che eravamo i primi indiziati per la retrocessione, dati gli infortuni di Goldwire e subito dopo di Rocca all’inizio del girone di ritorno. I ragazzi ci hanno comunque provato in una situazione difficile.

Il 52% di liberi sta a confermare lo stato mentale non al top, solitamente non abbiamo questa bassa percentuale, e questo è stato determinante.”