Alvin Young James al tiro (Foto Barbara Lodigiani @ 2014)

Il solito immenso contributo di esperienza da parte di Young (Foto Barbara Lodigiani @ 2014)

CODOGNO – È di particolare incanto la strofa finale che l’Assigeco dedica ai propri tifosi nell’ultima recita casalinga di regular season. Versi celestiali e rime “baciate” accompagnano il poema domenicale dei rossoblu, ispirato dalla filosofia tattica di Andrea Zanchi e intrecciato sul parquet dal sudore del gruppo protagonista di una gara epica, soprattutto per intensità difensiva, destinata a stroncare nella parte centrale della serata la resistenza della Paffoni Omegna.

La squadra più prolifica della Silver viene costretta dai lodigiani a soffrire molto al di sotto delle abituali medie realizzative: l’Assigeco graffia sulla fragilità esterna dei ragazzi di Di Lorenzo, al decimo stop “on the road” su quattordici uscite, certificata dal 36% al tiro e dalla progressiva perdita di fiducia e ritmo. Mandati fuori giri i due americani James (6/13 dal campo, 4 assist) e Shepherd (5/12, 2 rimbalzi) e imbrigliata la vena di Gurini (4/6 da tre, 3 assist) devastante nel primo quarto, l’Assigeco passa dal 19-27 (2′ del secondo quarto, massimo vantaggio Paffoni) al 70-49 (7′ del quarto conclusivo): 25 minuti di pura energia e grande basket per un parziale di 51-22 che decide la contesa.

La sostanza del copione sta nella capacità dei rossoblu di mettere la sfida su binari più consoni al proprio basket recuperando l’ottimo approccio degli avversari e inducendoli a cadere nelle tagliole difensive con iniziative forzate. Farioli (1/6), Saccaggi (1/7), l’ex Banti (3/8), Masciadri (1/4) e De Nicolao (1/3) non regalano a Di Lorenzo l’auspicata svolta nelle rotazioni. È l’Assigeco a tenere l’inerzia comandando a rimbalzo (38-21) e aprendosi alla transizione rapida.

La fotografia della vittoria rossoblu scatta sul flash dei 17 minuti del “baby” Rossato (2/2 da due, 3/3 ai liberi, 6 rimbalzi) convinto e determinato nel dare il proprio contributo nelle righe del copione, oltre che fronteggiare il pericoloso James.

James James al tiro (Foto Barbara Lodigiani @ 2014)

Serata difficile per Mike James, ben manrcato dal baby Rossato (Foto Barbara Lodigiani @ 2014)

Il successo della squadra di Zanchi non può però non passare dalla prova di squadra orchestrata dalle mosse di Sant-Roos (6/11, 4 rimbalzi, 6 assist) e Young (6/13, 4 rimbalzi, 5 assist) che mettono vitalità ed esperienza al servizio dei compagni in quadrando il canestro nei momenti giusti. Il break di 11-0 nei 3’ prima dell’intervallo lungo, la sola tripla di James nei primi 8′ del terzo periodo e i 4 punti concessi a Omegna nei primi 7′ del quarto conclusivo sottolineano l’indiscutibile superiorità della pressione difensiva dell’Assigeco, esaltata dalla reattività nell’uno contro uno con i raddoppi e gli aiuti che scattano puntuali.

Gli arcobaleni di Ricci (4/8, 9 rimbalzi, 1 assist), le schiacciate di Chiumenti (7/9, 7 rimbalzi, 1 assist) e la solidità di Bonessio (5/11, 5 rimbalzi) evidenziano l’importanza dei lunghi nella serata. Attenzione a rimbalzo e rapidità nel correre in campo aperto sono altri due fattori decisivi. Firmato il massimo vantaggio nell’ultimo periodo (70-49 al 7′) i rossoblu si fermano un attimo a tirare il fiato consentendo a Omegna di ridurre il divario (71-59 a 1’44″) senza però mai riuscire a rendersi veramente pericolosa.

Al “Campus” nessuno guarda più il tabellone: sono tutti in piedi a glorificare il nono successo casalingo stagionale dell’Assigeco, che si consegna alla sosta pasquale con l’entusiasmo della striscia aperta di tre vittorie e il desiderio di un buon posto nella griglia play off.

UCC ASSIGECO – PAFFONI OMEGNA 73-61 (17-23; 38-33; 57-45)

UCC ASSIGECO Masoni, Sant-Roos 15, Bonessio 10, Chiumenti 15, Ricci 11 ; Young 15, Rossato 7. Ne: Quarisa, Donzelli. All.: Zanchi

PAFFONI OMEGNA James 13, Gurini 16, Masciadri 2, Shepherd 16, Banti 6 ; Sac- caggi 4, Farioli 2, De Nicolao 2, Paci. Ne: Lasagni. All.: Di Lorenzo

ARBITRI Attard di Priolo Gargallo, Riosa di Trieste, Saraceni di Zola Pedrosa

NOTE Spettatori 1000 circa. Tiri liberi: Assigeco 11 su 1; Paffoni 10 su 11. Tiri da tre: Assigeco 2 su 16; Paffoni 7 su 29. Usciti cinque falli: nessuno

IL DOPOPARTITA

La maglietta indossata dai giocatori su tutti i campi Gold e Silver è la cornice della giornata di mobilitazione organizzata dalla Giba per lanciare un grido d’allarme, auspicando più tutela nei confronti dei protagonisti del basket nazionale.

Esultanza di Coach Zanchi James al tiro (Foto Barbara Lodigiani @ 2014)

Bella soddisfazione per coach Zanchi (Foto Barbara Lodigiani @ 2014)

Quanto alla partita, Andrea Zanchi è soddisfatto. «Gran bella gara per voglia, intensità e capacità di essere e giocare da squadra: abbiamo fatto quello che pensavamo sul presupposto di esprimerci secondo le nostre caratteristiche – sottolinea il tecnico veneziano, ex coach di Omegna dal 2009 al 2011-. Siamo stati bravi a portare la gara sul nostro basket: affrontarli come piace a loro sarebbe stato devastante, sono troppo forti. Guardando la classifica, con i 4 punti tolti dopo la sparizione di Lucca, viene un po’ di rammarico, saremmo terzi: con i se e con i ma, nonostante i vari intoppi sotto forma di infortuni, di strada se ne fa poca. Anche in questa occasione abbiamo saputo dimostrare determinazione nel reagire e superare tutte le difficoltà: guardiamo avanti con fiducia, il gruppo è solido, ha buona condizione fisica e mentale e ha sempre intenzione di fare fatica. Con Omegna tutti hanno giocato con forza dando il massimo, l’esempio è Chiumenti che, da capitano, gioca forte anche se soffre per la cattiva condizione fisica. Le squadre non sono solo la somma di talento e fisico, conta tanto la voglia di stare insieme».

Giampaolo Di Lorenzo esce rabbuiato. «Non appena l’Assigeco ha alzato l’intensità difensiva abbiamo iniziato a forzare facendoli rientrare in gara – spiega il tecnico della Paffoni -. Abbiamo perso fiducia su qualche tiro aperto che non è entrato, specialmente nel terzo periodo. Dobbiamo renderci però conto che le partite non si vincono da soli: è fondamentale passarsi la palla. È un nostro limite che emerge di più fuori casa: parte di una crescita che procede lentamente. L’Assigeco difende forte, ha fisico e energia con Sant- Roos e Young, ha lunghi intelligenti che leggono bene il gioco: non è facile perforare la loro difesa, ma se perdi il trend del gioco, in trasferta più che in casa dove abbiamo maggiori riferimenti, recuperare diventa più impegnativo. Peccato perché venivano dall’ottima prova contro Agrigento, come tante altre giocate nel nostro palazzetto: al “Campus” invece non siamo riusciti a fare fronte comune».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi