Howar Sant-Roos (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

Buona prova di Sant-Roos dopo 3 mesi di stop (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

CODOGNO – Tanto cuore messo generosamente sul parquet fino alla fine del supplementare, condito dal forte batticuore equamente distribuito per tutta la serata sul pienone del “Campus”, abbinato all’impegno profuso nell’inseguire il ritorno alla vittoria, non bastano alla squadra di Andrea Zanchi ad impedire alla Remer di aggiudicarsi la ventesima edizione del “derby”. Una sfida da fuochi d’artificio, entusiasmante dal punto di vista agonistico e innaffiata da giocate da urlo, tenuta con caparbietà sul filo dell’equilibrio fin dalla palla a due per essere conclusa da una volata al calor bianco che premia la capacità dei ragazzi di Adriano Vertemati di ricavare il massimo dai propri punti di forza.

Che sono nella doppia coppia di lunghi che il coach della Remer può alternare sul parquet, abili a lavorare ai fianchi la difesa avversaria, nella possibilità di sbarrare l’accesso al canestro con tanta zona, nella panca lunga, nel talento dell’ex Tommaso Marino (1/5 da due, 3/9 da tre, 5/6 ai liberi, 3 assist) capace di riscattare qualche errore di troppo riservandosi le giocate decisive nella parte conclusiva, l’abilità di Krstovic (3/8, 4 rimbalzi) nel dipingere l’arcobaleno che conta e nella prestazione da urlo di Alessandri (7/7 dal campo, 3/4 in lunetta, 4 rimbalzi, 1 assist) emerso alla grande nel quarto periodo.

foto di Danilo Scaccabarossi

Tommaso Marino, ex di turno, impreciso al tiro ma glaciale in lunetta (foto di Danilo Scaccabarossi)

Coraggiosa e determinata, l’Assigeco sconta l’assenza di Vencato e le difficoltà fisiche di Chiumenti (3/9, 5 rimbalzi, 2 assist) comunque da applausi per il sacrificio profuso all’ombra del canestro . Ricci (5/13, 8 rimbalzi) e Bonessio (1/8, 9 rimbalzi) sono altrettanto encomiabili sotto canestro, ma pure loro scontano in termini di falli la necessità di lavorare duro in difesa. I rossoblu perdono una partita nella quale hanno difeso con enorme energia, tirato molto di più dell’avversario (24/73 contro 22/54), ma concretizzato di meno (64-77 la valutazione) e preso più rimbalzi (43, 19 dei quali in attacco, contro 33).

Pesa sui “numeri” finali dell’Assigeco la pessima percentuale dalla lunetta (54%) ma il vero macigno è lo 0/4, Quarisa e Bonessio, nell’ultimo minuto del supplementare che certifica la fine della riserva di energia e lucidità. Non è un caso che dopo aver arpionato con grande tenacia l’approdo all’overtime sfruttandone l’abbrivio positivo (68-64 a 2’12″), i lodigiani non siano più riusciti a vedere il canestro degli avversari, invece rilanciati dalla tripla di Krstovic (68-69 a 1’20″) avvio del parziale di 0-10 con Marino e Gaspardo glaciali in lunetta per far partire i festeggiamenti.

L’Assigeco non capitalizza il vantaggio tenuto per tre quarti (17-12 all’8′ del primo, 25-21 al 5′ del secondo, 39-33, massimo divario, al 3′ del terzo quarto): il freno della zona della Remer, sempre con il fiato sul collo dei rossoblu, è compensato dall’intensità in difesa e dalla qualità del minutaggio del “baby” Rossato e di Quarisa, importanti per non perdere la rotta nei momenti di buio. Ottimo l’impatto di Sant-Roos (6/16, 6 rimbalzi, 4 assist) che somma 42′ sul parquet, dopo tre mesi di stop, in naturale calando di efficacia; discreto Young (5/13, 4 rimbalzi) che con 5 punti nel giro di 6″ firma il recupero dell’Assigeco (63-63) sul vantaggio ospite (58-62 a 35″) spostando il verdetto all’overtime. L’energia rossoblu finisce, la Remer ne ha di più e vince.

UCC ASSIGECO-REMER TREVIGLIO 68-74 (20-18; 35-31; 50-47; 63-63)

UCC ASSIGECO Masoni 8, Sant-Roos 17, Bonessio 4, Chiumenti 8, Ricci 11; Young 14, Quarisa 4, Rossato 2, Spissu. Ne: Donzelli. All.: Zanchi

REMER TREVIGLIO Marino 16, Kyzlink 1, Krstovic 14, Ihedioha 10, Rossi 2; Alessandri 19, Borra 5, Gaspardo 5, Carnovali 2. Ne: Flaccadori. All.: Vertemati

Arbitri Boninsegna di Paderno Dugnano, Scudiero di Milano, Loscalzo di Potenza

Note Spettatori 1300 circa. Tiri liberi: Assigeco 15 su 28; Remer 21 su 27. Tiri da tre: Assigeco 5 su 22; Remer 9 su 23. Usciti cinque falli: Ricci (38′), Chiumenti (39′), Krstovic (44′), Bonessio (45′)

IL DOPOPARTITA

foto di Danilo Scaccabarossi

Grande ultimo quarto per Pippo Alessandri (foto di Danilo Scaccabarossi)

Andrea Zanchi legge con sguardo perplesso la score conclusivo di un “derby” combattuto. «La mole del lavoro fatto la si capisce dal numero di tiri fatti, anche se purtroppo abbiamo finalizzato poco: Treviglio ha più rotazioni di noi, più fisicità e freschezza e poi ha fatto tanta zona – sottolinea -. I liberi? Tanti errori che pesano, specialmente nella parte finale. Sapevamo della forza degli avversari, non ho però nulla da recriminare sull’impegno della squadra che attraversa un momento delicato dal punto di vista fisico, senza Vencato deve cambiare modo di giocare mentre reinserisce Sant-Roos: ci vogliono pazienza e calma anche per analizzare questa gara. Gli arbitri? Due fischi, a mio avviso, hanno condizionato: il quinto fallo di Ricci e la stoppata regolare di Sant-Roos».

Adriano Vertemati si cambia l’abito sudato. «Complimenti all’Assigeco che ha saputo trovare anche in Rossato e Quarisa l’energia per riprendere la gara quando sembrava averne meno la possibilità; una lezione per noi che non dobbiamo guardare il cognome dei giocatori o pensare di mettere meno intensità – commenta il tecnico della Remer -. La gestione della gara è stata però nostra: i nostri lunghi hanno caricato di falli gli avversari. Questo dobbiamo fare: giocare con pazienza sapendo di poter giocare in dieci, puntare ad avere il massimo dall’utilizzo del doppio lungo nella consapevolezza di poter gestire le partite in un certo modo».

Lele Rossi (0/8 dal campo, 10 rimbalzi) è sempre una “presenza”. «Bella gara, lottata fino in fondo da entrambe le squadre: complimenti sinceri all’Assigeco – sottolinea il pivot romano -. Siamo stati bravi a non mollare mai per rifarci della sconfitta subita a casa nostra all’andata».

Luca Vencato era in tribuna con le stampelle. «Il coraggio non è bastato – dice -. Sant-Roos ha messo personalità ma è andata male: ripartiamo subito pensando di giocare le prossime al massimo».

Tommaso Marino pensa all’ex compagno. «Auguri di cuore al “Venca” per un pronto recupero – dice il play senese in rossoblù la scorsa stagione -. Mi piace in certi momenti della gara prendermi delle responsabilità: ho sbagliato parecchio durante l’arco della sfida ma l’atteggiamento era giusto per la parte finale».

“Pippo” Ricci si appoggia sconsolato alle transenne. «Abbiamo dato tutto e non è bastato – interviene il lungo teatino -. E’ un peccato ma non dobbiamo demoralizzarci per riprendere subito da domenica prossima a Ravenna: potremmo “vendicare” la sconfitta dell’andata (l’altra subita al “Campus” dall’Assigeco dopo un over time ndr)».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi