foto di Danilo Scaccabarossi

Shaw, Chieti (foto di Danilo Scaccabarossi)

PROGER CHIETI – DINAMICA MANTOVA (serie 0-2)

(PalaTricalle, Chieti, ore 21.00 – Arbitrano Riosa, Pierantozzi, Pazzaglia – Giovedi 08/05)

Chieti vince se… I numeri nel basket non sempre dicono tutto ma 68.5-107 di valutazione media e 19 punti di scarto medio sono un fardello pesantissimo che Chieti si è portata in Abruzzo dopo due gare al PalaBAM, e raccontano ampiamente il dominio della Dinamica. Le Furie devono dimenticare tutto questo e ripartire da quelle poche certezze che anche queste due pesanti sconfitte hanno evidenziato. Il peso e l’impatto sotto canestro di Soloperto (12 punti e 11 rimbalzi in gara-2), la grande capacità di creare canestri dal nulla di Deloach, la fisicità di Clemente, la voglia di non mollare mai e di restare mentalmente in partita. I biancorossi devono riuscire a mettere insieme tutti questi fattori positivi ma soprattutto riuscire a limitare i danni nel backcourt, dove le rotazioni limitate hanno prestato il fianco a Losi e Nardi nel secondo episodio. Un grande aiuto per fare tutto ciò verrà da un pubblico che si annuncia numeroso e caldissimo

Mantova vince se… Dodici mesi fa la Pallacanestro Primavera si presentava a Chieti forte del 2-0 nei play-out della DNA, con tante certezze tecniche che però vennero spazzate via in due giorni. Anche se di quella squadra sono rimasti solo Losi e Pignatti, dirigenza e tifosi ricordano benissimo come andò a finire in gara-5. La situazione è sicuramente diversa, perché questa Dinamica, dopo una grande regular season, ha dimostrato nei play-off di avere troppe frecce al proprio arco per incappare in un passo falso. La sensazione è che se Losi e Nardi continuano a mettere in ritmo i compagni (e se stessi), se Jefferson e Clemente fanno spazio dentro l’area, se Ranuzzi e Pignatti castigano da fuori senza pietà e Alibegovic continua a garantire il giusto apporto dal pino, la squadra tornerà in Lombardia prima di sabato per preparare con calma le semifinali.

(Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

Tommaso Carnovali, grande protagonista di gara-2 (Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

BAWER MATERA – REMER TREVIGLIO (serie 1-1)

(PalaSassi, Matera, ore 21.00 – Arbitrano Rudellat, D’Amato, Marton – Giovedi 08/05)

Matera vince se… Le prime due gare di questa serie hanno mostrato tutto il bello e il brutto di questa Bawer, compreso qualcosa di nuovo che poi è quello che Benedetto chiedeva alla sua squadra. Austin e Jones si sono dimostrati grandi marcatori e capaci di creare dal nulla un canestro, Cantone e Vico al servizio della squadra, Rezzano e Iannuzzi coppia di lunghi di assoluto livello. Ed in più l’ottimo impatto di Maganza e Toscano dalla panchina. Matera ha sofferto in gara-2 l’intensità difensiva di Treviglio ma soprattutto non ha saputo trovare equilibrio tra il limitare i lunghi avversari e coprire il perimetro. Benedetto deve partire dalla difesa per poter riuscire a giocare più possessi e soprattutto correre in transizione, cosa che non è riuscito sempre a fare. E poi deve ritrovare offensivamente Cantone, ancora a corrente alternata.

Treviglio vince se… Senza Krstovic, Adriano Vertemati ha dovuto fare di necessità virtù allungano i minuti dei suoi esterni e trovando in Alessandri e Carnovali le armi per aprire l’area e permettere a Rossi di banchettare sotto canestro. In più in gara-2 il ritorno di Gaspardo, fermo per squalifica nel primo round, ha dimostrato tutta l’intensità che la Remer può mettere in campo dentro il pitturato per tutti i 40 minuti. La BluBasket dovrà ripartire da queste certezze, che sono poi quelle che la squadra si è costruita negli ultimi due mesi di regular season, oltre alla scoperta di un Kyzlink finalmente decisivo ed efficace sia in attacco ma soprattutto in difesa. Se poi riuscirà a recuperare anche Marino (6/27 al tiro in 2 gare e poco controllo del ritmo della gara), allora tornare a Treviglio per gara-5 non sarà un’utopia.

 

Howar Sant-Roos (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

Howard Sant-Roos, Assigeco (Foto Barbara Lodigiani, 2013)

 

ASSIGECO CASALPUSTERLENGO – PAFFONI OMEGNA (serie 1-1)

(PalaCampus, Codogno, ore 21.00 – Arbitrano Perretti, Terranova, Costa– Giovedì 08/05)

Casalpusterlengo vince se… E’ la serie probabilmente più equilibrata e intensa del lotto: pari nel quoziente vittorie, pari nella differenza punti (+1 per entrambe nelle rispettive vittorie). Nel trasferirsi a Codogno, l’Assigeco dovrà continuare ad alternare Masoni/Spissu/Rossato in cabina di regia per conservare il pallino del gioco e del ritmo: non sarebbe piacevole farsi ‘impanare’ nella terra della bistecca alla milanese! Ma coach Zanchi sembra avere un gruppo giovane ma tanto determinato. Sarà difficile continuare a tirare con queste percentuali (40% di squadra dall’arco) ma sono molte le frecce all’arco di Casalpusterlengo, a partire da capitan Chiumenti fino al sorprendente Ricci. Certamente da elogiare i giovanissimi della compagine di cui Sant-Roos (’91) è il capofila, che però non dovranno cadere in alti e bassi da gioventù se vorranno tenere alto il rendimento dei lombardi.

Omegna vince se… Poteva essere 2 a 0 come 0 a 2: rimpianti e sospiri di sollievo si annullano vicendevolmente. Certo, ancora una volta ci si aspettava qualcosa in più dai piemontesi, data l’inviolabilità del Pala Battisti (solo una sconfitta in stagione). Ora servirà restare sul pezzo ma, soprattutto, servirà ritrovare il vero Mike James, quello capace di fare la differenza, di trascinare offensivamente i suoi, generando break. E’ fermo a oltre 10 punti in meno di realizzazione rispetto alla regular season, col resto di Omegna in linea di galleggiamento. A coach Di Lorenzo servirà l’intensità difensiva del primo tempo di gara-1, così come il trovare soluzione ai rebus Chiumenti/Ricci, ancora più incisivi di quel che le statistiche non dicano. Sperando poi che Casalpusterlengo non tenga certe percentuali dalle lunga…

 

Rivali (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

Eugenio Rivali, Acmar (Foto Barbara Lodigiani, 2013)

 

ACMAR RAVENNA – MOBYT FERRARA (serie 0-2)

(PalaCosta, Ravenna, ore 20.30 – Arbitrano Boscolo, Brindisi, Bonfante – Venerdì 09/05)

Ravenna vince se… Sotto due a zero, ma il morale è ancora alto. La Acmar ha dimostrato di non aver voglia di mollare, come testimoniano anche le parole di coach Giordani a fine gara-2: “Ci dovete ammazzare voi, perché noi siamo duri a morire!”. Ed è quel che conta maggiormente. Squadra giovane, Ravenna ha faticato ad entrare nella serie, ora però sembra pronta. In gara-1 Sollazzo è stato lasciato colpevolmente solo a contrastare la veemenza della Mobyt. In gara-2 si sono risvegliati gli altri, ma è nuovamente mancato l’apporto di Singletary. Ecco, proprio lui sembra poter essere l’uomo chiave della serie, data anche la poca stazza dei ferraresi. Ravenna può farcela se riuscirà ad incrementare la pressione sotto le plance, facendo lavorare Jennings per togliergli fiato e lucidità in attacco, limitando di conseguenza la creatività di Julius Mays (8 assist Martedì sera).  

Ferrara vince se… Andando oltre ogni pronostico la Mobyt si è portata su 2 a 0. E a pesare risulta soprattutto il modo in cui ci sia arrivata: vinta gara-1 tutta di corsa, con alte percentuali al limite dello showtime, vinta anche gara-2 agli antipodi rispetto al primo match, fatta di contatti, mani addosso, ritmi e percentuali basse con le difese ad avere il sopravvento sugli attacchi. Ora però si và a Ravenna, e potrebbe pesare mentalmente il dato statistico di Ferrara che, Bari esclusa, non vince lontano dal PalaMit2B da dicembre. A sensazione, gli emiliani espugneranno il Pala Costa più con le percentuali di tiro che con la difesa, fermo restando l’atteggiamento aggressivo nei momenti che contano. Intanto commutata in multa la squalifica di capitan Ferri, vista l’espulsione nel finale di gara-2, pedina irrinunciabile nello scacchiere del coach estense. Riuscirà, quindi, coach Furlani a resettare nuovamente i suoi per ripartire sorprendendo anche in trasferta?

In collaborazione con Fabrizio Quattrini