foto di Luca Mallamaci

Sant-Roos festeggia dopo la vittoria al PalaMandela (foto di Luca Mallamaci)

CODOGNO – Più che il classico bacione, l’Assigeco porta a Firenze tutta la propria voglia di successo unita al desiderio di arpionare un posto nella griglia play off e, come già successo lo scorso anno, trova nel parquet del “PalaMandela” terreno fertile centrando l’auspicato traguardo. Un “sogno” diventato realtà che esalta una stagione tribolata sotto tanti punti di vista, fisici e “regolamentari” con gli effetti negativi della sparizione di Lucca, ma che già poteva essere archiviata come positiva per il raggiungimento degli obiettivi di partenza: salvezza e lancio dei giovani del vivaio.

La crescita della squadra di Andrea Zanchi è certificata dall’aritmetica certezza, a due giornate dalla fine, di partecipare alla fase di “post season”: vista la classifica (28 punti) e gli impegni delle concorrenti che seguono, nella peggiore delle ipotesi, i rossoblu potrebbero chiudere all’ottavo posto della griglia play off, alla pari con Chieti (ora a 26 punti) e Recanati (24) beneficiando del 2-0 con entrambe.

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Bella prestazione per il cubano contro Firenze (foto di Luca Mallamaci)

Nei prossimi due appuntamenti con Omegna e Matera l’Assigeco si gioca quindi una posizione migliore in griglia. «Siamo contenti e soddisfatti per aver raggiunto un risultato eccezionale, merito del grande impegno di tutti, tecnici e giocatorisottolinea Howard Sant-Roos, MVP dell’Assigeco contro l’Enegan -. Volevamo fare una buona partita a Firenze per centrare la vittoria che premia le fatiche di ogni giorno di tutta la stagione: tra alti e bassi, abbiamo sempre lottato preparando ogni impegno al massimo, in palestra e in partita. Ci meritiamo questa soddisfazione».

L’Assigeco ribalta il cattivo primo quarto con grande intensità difensiva e la spinta propulsiva dell’ala cubana che, casualità del destino, con la sfida dell’andata con i toscani iniziò il periodo di assenza di tre mesi per infortunio. «È vero, ma non pensavo a questo – confida Sant-Roos, micidiale al tiro (2/3 da tre, 5/10 da tre) e onnipresente in difesa -. Entrati i primi tiri mi sono caricato anche per dare una mano a controllare Ian Young, il miglior realizzatore di Firenze: siamo un gruppo che trae forza dalla difesa. Lo si è visto da come abbiamo girato la partita nel secondo quarto, giocato con più energia del primo. Tutti, dal quintetto alla panca, sono entrati a dare un valido contributo, chi da tre, chi in marcatura: è la squadra, il gruppo che conta».

Nel finale di stagione c’è da gestire il fattore stanchezza. «È normale risentire della fatica nella parte conclusiva, fa parte del gioco – dice il 22enne cubano -. In questo è di aiuto l’intervento del coach che adattando le rotazioni riesce a far giocare e riposare tutti, anche per gestire le assenze e le situazioni fisiche difficili».

Domenica l’Assigeco chiude gli impegni di regular season al “Campus” ospitando Omegna. «Ci aspetta una partita molto bella ma difficile; vogliamo affrontarla come quella di domenica scorsa a Firenze-chiosa Sant-Roos -. La difesa prima di tutto e poi, seguendo il nostro basket, tanta voglia di giocarcela fino in fondo per provare a battere una delle migliori squadre della Silver».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi