L'esultanza di capitan Chiumenti (foto di Luca Mallamaci)

L’esultanza di capitan Chiumenti (foto di Luca Mallamaci)

CODOGNO – L’entusiasmo sale alle stelle al “Campus” per la tanto sudata quanto meritata vittoria dell’Assigeco contro la Givova Napoli in un match caratterizzato da una nutrita serie di fattori fondamentali nel coniugare la passione degli spettatori all’essenza tecnica dello spettacolo visto sul parquet rossoblu. Tra i due tempi supplementari, particolarità riservata alle occasioni speciali, con la tensione emotiva collegata, la bravura degli avversari, tutti di altissimo livello tecnico e fisico, il ritorno dell’ex coach Marco Calvani e la prestazione tutto cuore e sacrificio dei ragazzi di Andrea Zanchi spicca il piacere di rivedere in gioco Alberto Chiumenti, ritrovato dopo la pubalgia.

I 10 minuti della settimana prima a Biella erano un semplice preludio al “vero” esordio del capitano, stavolta rimasto in campo 32 minuti: 15 punti con 4/11 al tiro e 7/9 ai liberi più 9 rimbalzi e 3 assist inseriscono la prova di Chiumenti in un esaltante contesto di squadra. «È dalla fine della scorsa stagione che lavoro per ritrovare la forma e presentarmi al meglio – afferma la 27enne ala vicentina, felice di aver finalmente inaugurato il quinto campionato in maglia rossoblu -. Devo ovviamente ringraziare lo staff medico e in particolare Andrea Annoni che in questi mesi è sempre stato disponibile anche nei giorni di festa».

foto di Luca Mallamaci

Rientro in gram spolvero per il capitano (foto di Luca Mallamaci)

La prova di Chiumenti è risultata decisiva, in uscita dalla panca insieme a Spissu e Carrizo, nel supportare la straordinaria serata di “Braveheart” Poletti, indomito all’ombra del canestro. «È stata importante la convinzione di potercela fare – sottolinea il capitano -. A Biella, per esempio, ce la siamo giocata ma senza quel convincimento che invece con Napoli ci ha fatto arrivare tutti carichi davanti alla tanta gente che sedeva in tribuna. È andata bene, di fronte avevamo avversari di grande valore in grado di fare la giocata super in ogni momento: il livello è alto, ma la voglia della squadra è altrettanto forte».

Le vibrazioni positive che uniscono i giocatori di Andrea Zanchi, ora che la squadra è al completo, si riverberano sul gioco e sul rendimento del gruppo. «Sono sicuramente sensazioni positive, è il motivo per cui ogni anno rilancio la mia presenza al “Campus”: volontà di dare il massimo senza mollare mai e far crescere i giovani come chiede la società. Credo molto nel nostro sistema che può prescindere da eventuali assenze. Domenica si è vista la voglia di giocare insieme aiutandosi e passandosi la palla».

Giocare partite di estremo sacrificio a breve distanza come in questa settimana può incidere sul livello di energia? «È una preoccupazione che non sento, ci sono dieci giocatori in grado di stare in campo e le motivazioni sono tante – chiosa il lungo rossoblu -. Giovedì arriva Brescia, un’ottima squadra: noi però al “Campus” vogliamo continuare a farci rispettare».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi