a2-gold-biella-casalpusterlengo-la-sala-stampa-di-andrea-zanchi-hqdefault.jpgCODOGNO Dalle parti del “Campus” c’è necessità di risvegliare gli istinti di vittoria, sopiti sotto il tormentato strato delle ultime tre sconfitte consecutive, con lo stop di domenica scorsa a Forlì a pesare soprattutto dal lato psicologico. Per la classifica, il proprio umore e anche per lanciare un vigoroso grido nella scalata alla salvezza: l’Assigeco vuole tornare ad assaporare il dolce gusto della vittoria. Obiettivo che i rossoblu possono raggiungere solo affidandosi allo spirito “guerriero”, bandiera della squadra di Andrea Zanchi, ultimamente forse fin troppo affievolito sotto la pressione, tecnica e fisica, di una campionato nuovo e più impegnativo.

Una possibile sterzata allo stato dell’anima lo può dare la spolverata ai ricordi delle finali play off dell’anno scorso, culmine di una stagione straordinaria, rappresentata dall’arrivo della Dinamica Mantova (domani, palla a due alle ore 18) l’avversaria di cinque indimenticabili sfide. «Anche se rinnovata per nove decimi, a testimonianza delle ambizioni del club, Mantova è una squadra molto valida da affrontare con la massima attenzione. Quindi serve una prestazione tutto cuore da parte dei ragazzi si augura il 50enne tecnico veneziano -. Dobbiamo necessariamente mettere in gioco tanta intensità e grande energia in ogni aspetto della partita più che del singolo errore, altrimenti rischiamo di andare sotto sia dal punto di vista fisico che per differenza di esperienza. Considerato il grande lavoro svolto da un gruppo molto unito come il nostro, è il momento di prendersi una bella soddisfazione».

L’incrocio con Mantova rimanda inevitabilmente alla parte conclusiva della scorsa stagione simboleggiando pure un avvertimento, stante i cambiamenti fatti, sulle difficoltà dell’A2 Gold: «Il nostro programma non cambia anche se è immediato coniugare il lancio dei giovani con la vittoria: l’anno scorso abbiamo incredibilmente bruciato parecchie tappe, quest’anno a un livello superiore servono pazienza e tanta applicazione, oltre che imparare alla svelta dagli errori fattisottolinea Zanchi -. Le ultime gare non hanno lasciato rammarico per i risultati ma per l’approccio iniziale. Anche se lo spirito negli ultimi minuti è stato da applausi, diventa fondamentale approcciare la gara con più concentrazione e aggressività: aspetti che fanno parte del processo di crescita. Confido quindi nella voglia di riscatto della squadra con qualche giocatore pronto a dare di più».

Mantova è pericolosa sul perimetro e potente all’ombra del canestro: «È una squadra lunga, quindi in grado di mettere aggressività in difesa, fisica sia fuori che dentro l’area, dove ci sono Jefferson e Amoroso, e molto pericolosa da tre, il regno di Rullo – avverte il coach rossoblu -. Ecco perché è fondamentale darci dentro forte fin dall’inizio».

Alberto Morea elogia la società rossoblu: «Sta facendo un grande lavoro»

Coach Morea (foto ufficio stampa Pallacanestro Mantovana)

Coach Morea (foto ufficio stampa Pallacanestro Mantovana)

Alberto Morea non guarda i risultati del momento e va dritto alla sostanza di una sfida che si preannuncia molto interessante. «Mi aspetto una gara in stile Assigeco, un Dna che questa squadra ha sviluppato molto chiaramente con Zanchi: in certi momenti della stagione qualche risultato negativo ci può stare. So che dovremo adattarci a fronteggiare tanta determinazionecommenta il 45enne coach che l’anno scorso ha portato in Gold la Dinamica Mantova -. L’Assigeco ha cambiato poco e deve adattarsi al ritmo di una categoria differente. È un piacere per me giocare ancora contro una società che sta facendo un grande lavoro, indomita avversaria l’anno scorso, secondo un progetto ben definito che punta su giocatori in fase di affermazione. Trovo delle similitudini nell’idea di puntare sulla condivisione delle responsabilità in campo nell’ottica di un gioco di squadra: alla lunga produce risultati».

Rispetto all’anno in Silver, Mantova ha tenuto la verticalità di Jefferson (15 punti, 9.4 rimbalzi e 1.3 stoppate a gara) aggiungendo l’abilità di Gaddefors (9.2 punti) ex della Virtus Bologna e Avellino in Serie A, con l’effervescenza di Moraschini (10.4 punti) e la solidità di Amoroso (8.2 punti e 4.3 rimbalzi) assistite dal talento di Roberto Rullo (10.4 punti con il 39% da tre) , protagonista all’Assigeco nella stagione di LegaDue 2009/2010. «È disponibile e simpatico, ho un bel rapporto con lui: deve forse ancora trovare una collocazione precisa nel panorama cestistico, ma grazie all’applicazione riesce a ottenere risultati, per sé e la squadra, che vanno al di là delle proprie caratteristichesottolinea Morea -. Per quanto riguarda la squadra posso essere abbastanza soddisfatto di come stiamo creando equilibri in un gruppo completamente nuovo rispetto all’anno scorso».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi