saccaggi2

Saccaggi a colloquo con Zanchi durante il primo allenamento al Campus (foto di Luca Mallamaci)

CODOGNO – La validità delle argomentazioni utilizzate da Andrea Zanchi nella telefonata di approccio a Lorenzo Saccaggi è dimostrata da come il play “carrarino” corre e gioca sul parquet del “Campus”. Non sembra neppure essere il primo allenamento tanto è stata veloce l’integrazione nel resto del gruppo. «Ho trovato un ambiente sereno e molto tranquillo, ritengo ci siano tutti i presupposti che un giovane di 22 anni può avere per lavorare bene e migliorare: ho ancora tanto da imparareil neo acquisto del club lodigiano ribadisce la convinzione della propria scelta -. So bene che la situazione di classifica è ancora da sistemare ma non c’è particolare pressione. La squadra ha perso parecchie gare prima del mio arrivo eppure non è mancata la fiducia per vincere domenica scorsa contro Trapani. All’Assigeco trovo le condizioni ideali per ricominciare a darmi da fare dopo aver sofferto la situazione di Forlì».

foto di Luca Mallamaci

Dopo la triste esperienza di Forlì per Saccaggi la possibilità di rifarsi (foto di Luca Mallamaci)

Saccaggi aveva iniziato la seconda stagione con la società romagnola (11 gare giocate con 9.8 punti, 4.7 rimbalzi e 3 assist nei 31′ di presenza media) arrivato nell’estate del 2013 dopo la conquista della promozione in A1 con Pistoia, il club dove si è formato cestisticamente dopo gli inizi a Carrara. Tante promesse mancate da parte della nuova proprietà che ha reso grottesca l’atmosfera intorno a una società di grande tradizione e seguito. Come si sente un giocatore in un caso del genere? «Preso in girorisponde onestamente il giovane play -. C’è amarezza e delusione nel capire come nella seconda lega nazionale ci possano essere situazioni “dilettantesche”. Di buono c’era la compattezza del gruppo, cementata dalle difficoltà: alla lunga però la speranza si affievolisce con l’aumento dei pensieri che travalicano il discorso tecnico facendo diventare invivibile la situazione sia dal punto di vista sportivo che etico».

Che giocatore trova l’Assigeco? «Mi piace giocare molto d’istinto e correre per il campo dando ritmo all’azione – sottolinea Saccaggi -. Mi impegno in attacco e in difesa, metto sempre tanta energia per dare una mano ai compagni. Sono all’Assigeco per questo». La passione per il basket è lampante: «Non esagero dicendo che questo sport per me è vita. Non ricordo neppure quando ho cominciato a tenere in mano il pallone tanto ero piccolola chiosa di Saccaggi è significativa -. Ho bisogno del basket ogni giorno, che sia una partita, l’allenamento o il campetto d’estate».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi