«Pagate tutte le spettanze maturate, quest’azione peserà come un macigno sul futuro»

Immacolato Bonina

BARCELLONA – Immacolato Bonina, presidente del Barcellona Basket, è un fiume in piena. La protesta dei giocatori, che mercoledì sera hanno incrociato le… gambe saltando l’allenamento programmato, ha mandato su tutte le furie il patron che ieri pomeriggio ha tenuto al “PalAlberti” una conferenza stampa per evidenziare che la società è in regola con i pagamenti. Anzi – ha aggiunto Bonina – con i bonifici eseguiti nei giorni scorsi, alcuni giocatori hanno percepito qualcosa in più rispetto al maturato al settimo mese.
Il presidente non ha nascosto la sua rabbia e la sua amarezza per quanto accaduto, e ha anticipato che la società provvederà ad adire le vie legali. Un colpo che Bonina non si aspettava dai suoi giocatori che, come ha affermato, «hanno fatto una protesta inadeguata nei modi e nei tempi, perché non c’erano gli strumenti per fare un’azione del genere. Se qualcuno aveva delle pretese creditorie, aveva modi e luoghi. Ovvero, si sarebbe potuto rivolgere a un lodo arbitrale e andare avanti: se la società era morosa, avrebbe pagato quello che avrebbe dovuto. Non dimentichiamo che il sottoscritto, per tre-quattro volte durante l’anno, ha minacciato di bloccare gli stipendi. Ma per il gm Santoro e poi per il coach Sacco, arrivato a Barcellona in un momento importante, ho deciso alla fine di fare tre passi indietro».
Immacolato Bonina, per spiegare come stanno le cose, ha illustrato gli accordi con i singoli atleti: «Con i procuratori dei giocatori – ha detto – abbiamo un accordo per dieci mesi e i giocatori percepiscono le loro spettanze ogni mese. La società è in regola fino al settimo mese, ovvero fino a tutto marzo, che in teoria avrebbe potuto pagare entro il 15-20 aprile».
Bonina ha quindi aggiunto: «L’unico giocatore con il quale eravamo in ritardo con i pagamenti era Hicks, ma per un motivo semplicissimo: Hicks infatti era stato richiesto dalla Tezenis Verona e quindi avrebbe potuto cambiare casacca, per cui la società non poteva pagare la somma relativa all’intero mese. Il martedì dopo Pasqua, davanti al gm Santoro, ho detto che il giorno dopo avrei fatto il bonifico. E giorno 10 sono stati eseguiti i bonifici per tutti i giocatori. La società quindi è a posto, così come è in regola con gli affitti e le utenze degli alloggi dei singoli giocatori».
Bonina va avanti a ruota libera: «Ho iniziato il campionato sicuro di poter contare su due grossi sponsor, ma purtroppo entrambi sono saltati. Ma c’è di più: l’alluvione che ha colpito Barcellona ha dato il colpo di grazia, diverse aziende infatti si sono trovate in grosse difficoltà. Il presidente Bonina e la sua società hanno ugualmente fatto fronte a tutti gli impegni. A nessun giocatore sono state evidenziate le problematiche e abbiamo mantenuto i nostri impegni. Nessun giocatore, nessun fornitore può dire che Bonina deve pagare qualcosa. Mi dispiace fare questo scontro con i giocatori. Non mi dimetto – ha chiarito il patron – perché ho grande dignità e grande orgoglio. Non abbandono la barca in un momento così difficile, quindi manterrò gli impegni fino alla conclusione del campionato. Però questa azione indegna peserà come un macigno sul futuro di Bonina nel Basket Barcellona, perché il 95% del Basket Barcellona è Bonina. Mi dispiace quanto accaduto, è stata una mancanza di rispetto e ciò è molto grave. Da questa ferita, dal punto di vista personale, non potrò mai guarire. Dal punto di vista sportivo, soprattutto per la città, i giocatori si possono riscattare con la vittoria del campionato».
Bonina ha concluso: «Siamo in regola con tutti, fornitori, agenzie di viaggio, la società ha pagato pure i contributi dei giocatori relativi al mese di marzo. A fine settimana definiremo con l’americano che verrà a giocare a Barcellona, e se non fossimo in regola con tutti i pagamenti al 31 marzo non lo potremmo tesserare».
Coach Sacco, dal canto suo, ha cercato di fare il pompiere: «Sono qui per fare l’allenatore e cercare di raggiungere i risultati. Ho parlato con la squadra, c’è stato un qualcosa che ha creato un fraintendimento grave che è sfociato in una dimostrazione di sfiducia e di mancato rispetto nei confronti della proprietà, gravissimo. I ragazzi se ne sono resi conto. Sarà difficile poter rimediare, il presidente ha tutte le ragioni. La squadra, ripeto, è dispiaciuta; adesso l’unica cosa che possiamo fare per rimediare a questa brutta situazione, che mi auguro non abbia strascichi, è essere più forti degli errori, degli sbagli, delle incomprensioni».
Anche il gm Santoro ha cercato di gettare acqua sul fuoco. «Quello che è successo – ha detto – è un errore di valutazione fatto all’interno dello spogliatoio, di cui i giocatori si sono pentiti amaramente».


Franco Miano - Barcellonabasket.net