Antonello Riva, nuovo diesse di Veroli?

VEROLI – Con il presidente inevitabilmente alle prese coi suoi impegni di lavoro e il gm occupato anche e soprattutto nell’organizzazione complessiva del club, nella Società Basket Veroli una specie di vuoto di potere c’è. La necessità di avere un dirigente che si occupi specificatamente del lato sportivo e faccia da raccordo in modo più ficcante tra squadra-coach e società è pienamente avvertita all’interno della dirigenza giallorossa. Insomma, serve un direttore sportivo. Ma deve essere uno competente e di carisma, uno che i giocatori possano rispettare, anche in virtù di un passato che può parlare per lui (ma non bastare solo quello, sia chiaro).

A Veroli quando si pensa ad una figura con questi requisiti il pensiero va in automatico ad Antonello Riva, che in Ciociaria c’è già stato per due anni ed è sempre rimasto legato, anche fisicamente, all’ambiente. Il recordman ogni epoca della nazionale italiana è sulla piazza, a caccia di un nuovo progetto in cui riconoscersi, dopo due annate in club importanti come Caserta e Roma dove ha avuto scarse soddisfazioni a livello di risultati, con due mancate qualificazioni ai playoff di SerieA.

 

Riva e famiglia, come successo altre volte nel corso dell’anno, non si sono persi una gara delle ultime di Veroli, al palasport di Frosinone la presenza dell’ex diesse verolano non è certo passata inosservata. Tanto che viene spontaneo chiedergli se è stata l’occasione anche per iniziare a riallacciare rapporti per un immediato futuro in giallorosso: “No, non mi sembrava un comportamento corretto. Sapendo ciò che avviene dopo un’uscita dai playoff non ho chiamato nessuno della società, è necessario lasciar passare qualche giorno per far decantare la delusione – dice il diretto interessato – In ogni caso, quando chiamerò sarà solo per scambiare due chiacchiere su che cosa è andato o non è andato in questa stagione, perché ho mantenuto buoni rapporti con la società”.

 

Conferma di essere sul mercato? “A Roma pendiamo dalle parole del presidente Toti, che ha annunciato il suo disimpegno dal basket. Ad oggi lui ci ha detto di sentirci liberi”.

 

Quindi, può esserci strada libera per un ritorno a Veroli? “Bisogna vedere cosa ne pensa la proprietà, potrebbe anche essere che pensino di riprovare con la stessa struttura e quindi non avere bisogno di un direttore sportivo con le mie caratteristiche. Però, se decidessero di averne bisogno non ci sarebbero ostacoli”.

 

Per costruire la squadra del prossimo anno – sempre che Zeppieri decida di investire ancora nel basket – ci saranno a disposizione meno risorse economiche che in passato. E’ disposto ad abbassarsi l’ingaggio rispetto alla sua precedente esperienza in giallorosso? “Un accordo non dipende solo dai soldi”.

 

Della squadra di quest’anno chi confermerebbe? “Non mi pare corretto dirlo, non conosco appieno le situazioni contrattuali che ci sono”.

 

Almeno, che tipo di squadra avrebbe bisogno Veroli per ricominciare ad appassionare? “Non solo a Veroli ma dappertutto la squadra deve esprimere voglia di buttarsi su ogni palla, freschezza, voglia di dare tutti il massimo per raggiungere l’obiettivo che ci si è posti”.

 

Come nuovo coach andrebbe bene Stefano Pillastrini, il primo nome che compare sulla lista giallorossa? “Ha già fatto una promozione dall’A2 all’A1, potrebbe essere quello giusto. Ultimamente, comunque, non ho mai parlato con lui. Nei due anni che sono stato a Veroli ho sempre avuto coach stimolati di venire a Veroli: ecco, l’importante è che il coach ci creda”.

 

Le due annate tra Caserta e Roma come le giudica? “Purtroppo i risultati nello sport sono importanti, però è importante anche l’esperienza che ognuno riesce a mettere nel bagaglio e in questi due anni credo di aver accresciuto le mie qualità”.

 

Ha sentito lo sfogo contro la società giallorossa da parte del suo ex compagno di nazionale, Nando Gentile, una volta uscito dai playoff? “Posso dire che non è il mio modo di fare, la cosa migliore era chiarirsi tra le mura di un ufficio. C’è comunque da considerare che Gentile è subentrato in corsa ed è stato difficile trovare un equilibrio di squadra mentre il campionato andava avanti”.

 

Cosa manca ancora a Veroli per migliorare? “Veroli è una società che in questa stagione ha avuto un down incredibile ma da anni centra i playoff di Legadue ed è una delle migliori realtà nel panorama del basket italiano. Ha bisogno di un ulteriore salto di qualità, ci sono ancora diversi miglioramenti da fare, dalla strutturazione del club al pubblico”.
                  

Paolo De Persis