fonte ufficio stampa pallacanestro chieti

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CHIETI

CLEMENTE NE

PIAZZA Prestazione da doppia cifra per il play di Pordenone. Solita attenzione difensiva unita ad una maggiore concretezza in attacco. Mostra attaccamento alla maglia lottando sempre fino all’ultimo, l’intelligenza tattica lo aiuta in numerose circostanze, come nelle penetrazioni a difesa aprta. PREDONE. VOTO: 6,5

ALLEGRETTI Prova sottotono,  peccato perché avrebbe potuto fare la differenza. Non  incide sulla partita, quattro punti sono un po’ pochini per un giocatore del suo calibro. Da rivedere. ALLEGRETTI (MA NON TROPPO). VOTO: 5

MARCHETTI NE

SIPALA NE

PICCOLI Dopo un periodo in crescendo rossiniano, la sua evoluzione subisce una brusca battuta d’arresto. Un giocatore giovane può incappare in una prestazione non eccelsa, ha tutte le possibilità per caricarsi la squadra sulle spalle: può e deve rifarsi. STOP. VOTO: 5

VEDOVATO Prova che conferma i suoi miglioramenti, tanta difficoltà nei liberi (1 su 6) che nel momento cruciale avrebbero potuto portare alla vittoria ma la grinta mostrata a rimbalzo e il cercare di usare il pick ‘n roll con Monaldi, nonostante si trovasse di fronte ad uno dei mostri sacri della pallacanestro come Maggioli, sono chiari segnali di crescita. SFRONTATO. VOTO: 6

SERGIO Prova caratterizzata dal nervosismo, di fatti uscirà per cinque falli. Eccessive le sue proteste (sebbene sacrosante vista la chiamata arbitrale), la sua irruenza ha messo in difficoltà i compagni. Glaciale dalla linea della carità, dovrebbe cercare di sfogare il nervosismo sul campo in cattiveria agonistica. KEEP CALM. VOTO:  5

LILOV Ultimo quarto micidiale, peccato che nel basket la partita duri 40 minuti. Troppo timoroso, non si prende le solite responsabilità che avrebbero potuto risollevare le sorti della squadra (e della partita). Per il folletto bulgaro forse la peggior (se così si può definire una prova da 14 punti) gara stagionale. NON FARE IL TIMIDONE. VOTO: 6

MONALDI La sorte di certo gli è avversa, molte sue conclusioni flirtano con la retina per poi venire barbaramente risputate dal ferro. 12 punti e 8 rimbalzi sono una buona dote, ci mette cuore, grinta e impegno. DON DIEGO C’E’! VOTO:7

ARMWOOD: Visibilmente influenzato dall’infortunio, gioca, corre, salta, tira: fa tutto quello che può. Peccato per il lay up fallito all’ultimo, canestro che avrebbe potuto dare agli uomini di coach Galli la gioia del pareggio. NON MOLLARE MAI! VOTO: 6,5

 

 

Maggioli festeggiato nel suo ex campo (foto G.Esposto)

Maggioli festeggiato nel suo ex campo (foto G.Esposto)

IMOLA

WASHINGTON Cinque su tredici dal campo sono percentuali alquanto basse ma fortunatamente il basket non è solo questione di numeri: combatte su ogni pallone, è reattivo a rimbalzo, dimostra tanta voglia di fare. IMPEGNATO. VOTO: 7

MAGGIOLI Il centro nazionale dimostra tutta la sua abilità non solo andando in doppia cifra ma anche effettuando tagliafuori sempre precisi e difendendo il ferro con il giusto mix di lucidità e cattiveria agonistica. BUTTAFUORI. VOTO: 6,5

CAI NE

AMONI Prova da dimenticare, uno su cinque dal campo, sempre in sofferenza, sia in attacco che in difesa. AIUTO: VOTO: 4,5

DE NICOLAO Brutta prova per il play romagnolo: tre punti (1/3, 0/1 e 1/2 dalla linea della carità) sono davvero pochi in 21 minuti. Manca un po’ di cattiveria agonistica. CORAGGIO! VOTO: 5

PRATO Indiscusso man of the match, gioca con il cuore ma soprattutto con la testa, non diventando caparbio con il tiro dalla lunga distanza ma attaccando il ferro nel momento di maggior pressione difensiva dei teatini. RIGOGLIOSO. VOTO: 8

PRETI In 9 minuti sei punti ed un rimbalzo. Fa a sportellate con chiunque, in qualsiasi altro roster avrebbe sicuramente un minutaggio maggiore. SORPRESA. VOTO: 6,5

ANDERSON Prova a dir poco deludente. Le troppe sirene di mercato lo stanno distraendo ma un vero professionista non può E NON DEVE perdere la lucidità. Delusione. NON PERVENUTO. VOTO: 4

HASSAN Prova enigmatica, alterna una buona difesa ad un’insolita prestazione in attacco ai limiti della decenza. Percentuali basse ma non perde mai l’uomo in marcatura. SFINGE: VOTO: 5,5

SABATINI Percentuali basse da 2 (0 su 3) e molto buone da 3 (2 su 3). La velocità delle sue penetrazioni (con conseguente scarico) mette perennemente in difficoltà la retroguardia abruzzese. GHEPARDO: VOTO 6


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