Dovevano essere i playoff della Tezenis, la migliore squadra della Adecco Gold nel girone di ritorno; Carraretto doveva essere l’uomo playoff, dopo averne disputati a grappoli con Siena… Il campo ha sentenziato invece che gara-1 è di Veroli, che ribalta così il fattore campo, ed espugna con merito il PalaOlimpia. Carraretto è stato il peggiore in campo: -3 di valutazione, con tanto di fallo antisportivo che, a 5 secondi dalla fine, ha fatto calare il sipario sul match di stasera. Tra i “colpevoli” della sconfitta veronese, mettiamoci pure coach Ramagli: alla vigilia del match, alla domanda se con Ferentino era suonato qualche campanello d’allarme per la sua squadra, aveva risposto che non è suonato nessun campanello per i suoi e che la vittoria (e la relativa prestazione) con la FMC non bisognava nemmeno considerarla perché ai playoff si azzera tutto… Sarà, ma stasera la Tezenis ha ripetuto per buona parte la prestazione di una settimana fa e, alla fine, non puoi sperare che il finale ti arrida sempre e che arrivi puntuale un fischio “amico”. La serie è ancora lunga, ci mancherebbe, ma il pensiero non può non andare ai recenti playoff di Eurolega dove Milano ha perso gara-1 con il Maccabi, dando un calcio alla qualificazione alle final four. Oltre a Veroli, il vincitore della serata è stato il pubblico del PalaOlimpia: 4129 spettatori, tutti con la maglia gialla, regalata dalla società: un’iniziativa bellissima e un colpo d’occhio fantastico. MVP della serata Jamarr Rodez Sanders con 24 punti e 35 di valutazione, che fanno da contraltare alla panchina veronese: -12 di valutazione complessiva dei 4 “panchinari” gialloblù (Carraretto, Da Ros, Reati e Grande). Non ha portato benissimo la presenza in tribuna di Sandro Veronesi, il “Signor Calzedonia”, per la seconda volta al palazzo da quando sponsorizza Scaligera Basket.
Primo quarto equilibrato all’inizio, ma che vede prevalere alla distanza Veroli che, con la mente più libera, gioca in scioltezza contro una nervosa Tezenis. I gialloblù giocano contratti, subiscono qualche stoppata di troppo e la GZC può allungare grazie soprattutto ai colored Sanders e Samuels (12-19 alla prima sirena). Nel secondo periodo Jerry Smith prende per mano la sua squadra, proprio come aveva fatto una settimana fa con Ferentino: Jerry mette la tripla del 20-23, imitato poco più tardi da Reati (unico lampo del numero 8 veronese) che impatta sul 23-23. Verona mette il naso avanti con Callahan (28-25) e Boscagin (32-29), prima del cesto di Cittadini con cui si va alla pausa lunga (32-31). Nel terzo quarto nuovo sorpasso ospite con la tripla di Sanders (32-34), imitato subito dopo da Samuels (34-39). Taylor da tre e “Bosca” limano il ritardo (38-39), ma Cittadini in schiacciata e Tomassini ricacciano indietro la Tezenis (41-45). A metà tempo il punteggio è 43-47: qui la squadra di Ramagli si sveglia e piazza un break di 8-1 per il 51-48 di fine periodo. Nella frazione conclusiva il parziale della formazione di casa si allunga sino all’11-1 (tripla di Callahan, 54-48), Taylor schiaccia in reverse (58-53), Carraretto mette gli unici punti della sua negativa serata (58-53) ma la risposta ciociara è terrificante: 0-9 di break con le conclusioni pesanti di Sanders e Rossi (58-62). Carenza esce per falli, ma Veroli non perde più la testa del match, nonostante sprechi diversi tiri liberi. Negli ultimi tre minuti sale in cattedra Blizzard: infila 4 punti consecutivi per il massimo vantaggio della serata (61-68). Smith tiene a galla i suoi, ma è impreciso pure lui dalla lunetta (2/4 per il 65-68). Inizia l’ultimo minuto, Boscagin fa 1/2 dalla linea (66-68), mentre dall’altra parte Blizzard non sbaglia mai (8/8). Il solito Smith porta i suoi al minimo svantaggio (68-69 a 0′:22″) e poi al 70-71 (a 0′:16″), Reati commette il 5° fallo e sul 70-73 arriva il già citato antisportivo di Carraretto che chiude i conti: game over, gara-2 ancora a Verona martedì sera (ore 20.45).