Nel giorno del suo primo allenamento con il gruppo, abbiamo incontrato Gregor Hafnar, il nuovo acquisto della Conad, chiamato a sostituire Robert Hite in attesa che rientri dall’infortunio. Hafnar, che indosserà la maglia numero 7, esordirà domenica a Brindisi contro Ostuni.

 Gregor, benvenuto a Bologna. Come ti senti?

Molto bene, è bello essere a Bologna e allenarsi al PalaDozza dopo esserci passato tante volte da avversario.

 

Tanta esperienza, tante stagioni di Serie A: che giocatore sei, oggi, a 35 anni?

Fisicamente mi sento bene, tra esperienza accumulata e forma fisica mi sento meglio di 10 anni fa… Dopo la parentesi con Imola sono tornato a Lubiana, allenandomi con l’Olimpia del mio amico Filipovski, mi sono tenuto in forma in attesa di inserirmi in una nuova squadra.

 

Quale pensi possa essere il tuo contributo alla causa della Conad?

Sono stato chiamato a Bologna per aiutare la squadra, e mi metterò al servizio dei miei compagni. Sono un giocatore d’esperienza e non credo avrò difficoltà nell’imparare i meccanismi offensivi e difensivi. Sono invece concentrato sull’obiettivo di dare al gruppo quello che serve nei diversi momenti della gara: difesa dura, passaggi, e certamente anche punti, se servono.

 

Hai visto i tuoi compagni all’opera contro Pistoia…

Si, e ho visto una squadra piena di grinta e di cuore. Mi è piaciuto molto il fatto che la squadra, anche andando sotto nel primo quarto, non abbia minimamente mollato, che abbiano tutti lottato insieme per restare in partita. E infatti alla fine l’hanno vinta: sembra una cosa banale ma non lo è affatto, non tutte le squadre sono capaci di restare unite anche nelle difficoltà.

 

Hai già affrontato questo campionato di LegaDue con Imola: che idea ti sei fatto di questo campionato?

L’aspetto caratteristico della LegaDue è che non ci sono team imbattibili. Anche le squadre più attrezzate o meglio piazzate, come Pistoia, possono essere sconfitte: il campionato è molto equilibrato. Anche per questo, l’atmosfera che regna all’interno di un gruppo è molto importante e con un atteggiamento come quello di mercoledì la Conad può puntare più in alto. Non vorrei azzardare, ma credo che i playoff siano alla portata. In più mi è parso positivo vedere un ottimo calore attorno alla squadra, con un palazzo non pieno ma molto caldo. La gente capisce quando i giocatori lottano per la maglia che indossano.

 

Esordirai contro Ostuni: ci hai già giocato con la maglia di Imola.

Si, e abbiamo perso all’ultimo secondo… Il loro leader è certamente Aaron Johnson, ma in tutti i ruoli sono molto ben coperti, è una squadra equilibrata e non facile da affrontare.

 

Luca Marozzi

Responsabile Comunicazione Conad Bologna