Lega_Adecco_LNP_logo1Le prime tre giornate di DNA Silver, ci avevano indicato nel Nord Barese una delle prime squadre a tentare una mini fuga per appollaiarsi il più allungo possibile in testa alla classifica. La squadra pugliese però è stata per il momento risvegliata dal proprio sogno e ora, complice la propria sconfitta e le vittorie altrui, la vetta della graduatoria è condivisa in allegra compagnia, con altre squadre. Prima di vedere quali altre compagini svettano, analizziamo proprio la sconfitta del BNB che ha ceduto contro Ferrara, solo dopo un incredibile battaglia conclusasi solo dopo due tempi supplementari. La Mobyt si è presentata in Puglia senza alcun timore reverenziale, ed è partita subito forte grazie soprattutto a Jennings, scatenato nelle prime battute. Ma quando i padroni di casa si sono rifatti sotto, grazie alla prestazione superlativa della coppia Contento-Amoroso (57 punti in due), gli estensi si sono dovuti affidare alla propria anima esperta con il quintetto Spizzichini, Casadei,, Ferri , Infanti e Benfatto, tutto in doppia cifra per un tesoretto che alla fine è risultato vitale. In seguito alla sconfitta del Nord Barese, una delle nuove capolista sarebbe uscita obbligatoriamente dalla sfida tra Omegna e Matera. Il big match ha però deluso le aspettative, perchè in campo c’è stata una sola squadra ossia la Paffoni che ha letteralmente distrutto la Bawer. Certo quando si vince un plauso va fatto a tutta la squadra, e sono senza dubbio importanti i mattoncini portatati ad esempio da Borra e Saccaggi, ma in questo caso non si può non evidenziare una maxi impressionante prova personale. Ad offrirla è stato l’americano Shepherd che ha messo a referto ben 31 punti e 9 rimbalzi, con tra l’altro buonissime percentuali al tiro. Dall’altra parte Austin (19 punti e 10 rimbalzi) ha provato a replicare, ma per la Bawer invece è mancato, in particolar modo una panchina assolutamente ininfluente.

Luca Bedetti, qui in maglia Angels, oggi a Ravenna

Luca Bedetti, qui in maglia Angels, oggi a Ravenna

Al gruppo di testa però si sono aggiunte altre due squadre. Una è Roseto che sta pian piano carburando e si sta auto candidando come una delle possibili interessanti mine vaganti del torneo, status che, dopo il successo di forza e carattere contro Mantova, sembra esserci del tutto. Certo i lombardi ci hanno messo del proprio offrendo una prestazione in cui a salvarsi è stato solo il solito Jefferson (13+12), e dove è pesata tantissimo l’assenza forzata di Mike Nardi. Gli Sharks hanno cosi potuto condurre la sfida dall’inizio alla fine grazie ai soliti noti ossia alla coppia straniera composta da Edward Sowell e Charles Legion, che insieme hanno realizzato 47 degli 81 punti di squadra, ai quali hanno poi contribuito i cosiddetti comprimari di lusso come Bisconti e Stanic. Un’altra neopromossa, che si ritrova attualmente a svettare, è Ravenna corsara in quel di Chieti. Qui non abbiamo quei coloured “grandi, grossi e cattivi” a fare la differenza, bensì un collettivo che in questo avvio si sta a dir poco esaltando. Gente come Rivali, Bedetti e Broglia sembrano aver ricominciato da capo e voler dare una svolta importante alla propria carriera, e soprattutto alla propria attuale squadra che necessita dei loro contributi e della loro esperienza. E di esperienza ce ne è voluta tanta per sbancare il campo teatino, che è stato difeso con le unghie e con i denti dai locali, che hanno trovato non solo ancora una volta un massiccio Shaw (19 punti), ma hanno visto finalmente anche giocar bene l’altro straniero ossia Glover. Tutto ciò, insieme ai contributi di Soloperto e Gialloreto, non è bastato per imporsi su una Ravenna che ora tutti dovranno prendere più in considerazione. Treviglio al contrario, dopo un inizio da 2/2, sembra nuovamente percorrere le orme dell’anno scorso e con la sconfitta di Lucca, riscattano gli allarmi. Certo la truppa di Vertemati non è stata neanche fortunata per come è maturata questa sconfitta, ma difensivamente è stata a dir poco discutibile. In attacco invece le cose sono tutto sommato funzionate con l’asse Marino-Rossi molto produttivo, e un Gadson finalmente sugli scudi con ben 26 punti realizzati. Lucca però non si è fatta intimorire dai pezzi grossi della Remer e ha risposto con le proprie armi da Parente a Banti, per arrivare soprattutto a un Deloach da ben 28 punti con oltre il 60% dal campo.

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B.Wood

Un’altra gara al fotofinish è andata in scena a Recanati dove i padroni di casa si sono imposti di un solo punto su Firenze. Ottima la prova del collettivo marchigiano con il tris Mosley, Starring e Pettinella a brillare notevolmente, ma con il ruolo di top scorer che spetta al signor Pierini che mette a referto ben 17 punti. Recanati batte  Firenze, o meglio potremmo dire batte Wood che è stato l’unico tra gli ospiti a scendere con il corpo ma anche con la testa in campo, come dimostrano i 35 punti realizzati frutto di una prova balistica ai limiti della perfezione, con 6/6 dalla lunetta, 10/12 da 2, e 3/3 con i piedi dietro l’arco. Siamo difronte ad un giocatore che in questo inizio sta dimostrando di poter meritare ben altra categoria. Reggio Calabria-Casalpusterlengo invece ci dice che, mentre l’Assigeco sembra essersi ripresa, la Viola vive un momento decisamente difficile. Altra sconfitta infatti per gli uomini di coach Ponticiello che sembrano aver smarrito la via della vittoria, e in questo caso soprattutto la via del canestro come testimoniano le scarse percentuali al tiro sia collettive che individuali (Bell ha praticamente sparacchiato a lungo da 3 punti) con il solo Fabi a portare a casa la sufficienza. Si notano invece i passi in avanti di Casalpusterlengo, che sta crescendo nel suo complesso, simultaneamente anche a delle crescite individuali su tutte quelle dei due stranieri  Sant Roos e Aronhalt, ora decisamente più in grado di assumersi determinate responsabilità. Se poi come ieri gente come Chiumenti e Bonessio, in attesa della crescita anche di Masoni, continua a dare i propri importanti contributi, allora Casalpusterlengo può sperare di vivere un campionato positivamente diverso da quello che, all’inizio sembrava poter condurre. Riesce invece a ritrovarsi Agrigento che rispetta i pronostici e batte senza alcun patema una sempre più disperata Bari. Con un Piazza, come spesso capita, più propenso a distribuire assist che a realizzare punti, il bottino è stato costruito soprattutto con i 21 punti a testa di Vaughn e Mian, che per una volta hanno alleggerito il peso offensivo che grava spesso sulle spalle di un Mocavero, questa volta nell’ordinario. Risulta ancora una volta difficile giudicare questa Bari che, ribadiamo ancora una volta, non è assolutamente adatta a questa categoria e rischia di attraversare un anno di pure sofferenze.

La classifica al momento è facilmente riassumibile con in testa Omegna, Ravenna, Roseto e Nord Barese. Segue poi un gruppone a quota 4 punti che va dal quinto al tredicesimo posto. Con una sola vittoria ci sono invece Reggio Calabria e Firenze, mentre Bari è fanalino di coda senza punti.

Già dal prossimo turno una tra Ravenna e Roseto dovrà abbandonare la vetta della classifica, infatti le due neopromosse si sfideranno nello scontro diretto all’ Andrea Costa. Le altre due capoliste invece possono continuare la propria marcia, ma sono attese da compiti non certo facili, soprattutto per Omegna che va a Treviglio, ma anche per il BNB che ospita una sempre insidiosa Chieti. Sfida tra deluse quella tra Mantova e Matera, mentre Firenze e Lucca si giocheranno il derby toscano. Ghiottissima opportunità per proseguire la risalita per Casalpusterlengo che ospita Bari, mentre Ferrara avrà un compito molto più arduo contro Agrigento. Chiude il quadro Reggio Calabria-Recanati.