Ancora nel finale come nella partita d’andata. Ancora l’ Ostuni baciato dalla fortuna. La sfida tra il quintetto di Franco Marcelletti ed il Forlì, così come nella gara dello scorso 16 ottobre,  si decide negli ultimissimi secondi: una tripla di Simone Berti condanna gli emiliani, in vantaggio per quasi i 40 minuti. L’anticipo del venerdì, valevole per la terza giornata di ritorno,  finisce68 a67 infavore dei pugliesi.

 

I quintetti iniziali.  Ostuni conferma lo starting five con Johnson, Klobucar, Jurevicus, Diliegro e Rinaldi. Nenad Vucinic, per gli ospiti  risponde con Freeman, Casoli, Trapani, Wanamaker e Huff.

Sin dalle prime fasi del match gli emiliani sembrano maggiormente in partita, con l’ Ostuni che accusa la tensione della partita e soprattutto l’enorme posta in palio. I due americani ,Freeman e Wanamaker, confezionano il primo allungo considerevole della squadra ospite, che a metà quarto con una schiacciata di Trapani raggiunge i nove punti di vantaggio. I gialloblu iniziano a forzare: la serie dei tiri negativi è innumerevole. Forlì non fa molto meglio e lo spettacolo latita. Alla prima sosta si arriva con Huff e soci avanti di 6 (19 a 13).

Due triple consecutive degli emiliani ad inizio secondo quarto, firmate da Freeman e Borsato, aumentano il divario tra le due squadre. Un canestro da sotto di Jurevicus e una tripla di Klobucar riportano i gialloblu sul meno 5, ma dura davvero poco. Forlì attenta anche a rimbalzo, soprattutto con Casoli, che nel frattempo, però è costretto anche a caricarsi di falli. Il solito Huff si rende protagonista nel finale di tempo con dei canestri importanti: si va al riposo lungo con gli ospiti in vantaggio di 10 (39 a 29).

Poco ritmo e tanti errori anche al rientro sul parquet. Dalla lunetta l’ Ostuni continua a sbagliare tanto. Freeman, invece, dal perimetro trova la tripla del +12. Aaron Johnson inizia, però, a carburare con le sue penetrazioni, già alla fine del terzo parziale. La difesa ospite si lascia attraversare con troppa facilità dal play americano, che almeno parzialmente, riscatta la serata opaca dei suoi compagni al tiro. A 10 minuti dal suono della sirena, i padroni di casa hanno 9 punti da rimontare.

Johnson risulta determinante anche nel confezionare assist: Diliegro ne beneficia,  e da sotto inizia a trovare anche lui canestri importanti. Ma il vero protagonista è, comunque, il numero21 gialloblu, che con continua ad attaccare il tabellone e a far punti, trovando varchi quasi impossibili nella difesa emiliana. Tutto ciò non basta per far ritornare in partita l’ Ostuni, soprattutto quando Huff realizza da tre punti subendo fallo: Forlì scappa nuovamente a più 9 a poco più di tre minuti dal termine. Ma è da qui che ha inizio l’ormai insperata rimonta gialloblu: Johnson continua a realizzare, facendolo anche dalla lunetta.

L’ultimo minuto è un’altalena di emozioni. Il sempre prezioso Carenza si fa trovare pronto con 5 punti consecutivi: la sua tripla a poco più di 15 secondi dal suono della sirena riporta i gialloblu sul -2. Il gioco riprende con l’incredibile ingenuità di Trapani, che nella propria metà campo commette sfondo su Jurevicus. Questa volta Johnson decide di non penetrare, ma offre a Berti, lasciato solo in angolo, la possibilità di ribaltare il match. Il giocatore toscano trova il canestro vincente, con una tripla che fa esplodere di gioia il PalaPentassuglia di Brindisi, colorato per questo incontro esclusivamente di gialloblu. E’ la bomba del 68 a 67 che premia la Domotecnica Ostuni, e condanna, senza dubbio immeritatamente, un Forlì ingenuo nei momenti decisivi della partita.