ADECCO GOLD - GIORNATA 10 - NAPOLI VS VERONA

ph.Stefania Furbatto

Quarto ko di fila, il secondo consecutivo anche al Palabarbuto, per una Expert Napoli che non sa più vincere ne tanto meno convincere i propri tifosi. L’ennesima sconfitta infatti ha portato al limite anche la pazienza di una curva, che fin qui non ha mai fatto mancare il proprio sostegno, seguendo gli azzurri per tutta l’Italia. Eppure stasera quando i padroni di casa non potevano più essere definiti tali, perchè padrona incontrastata del parquet era Verona, è esplosa tutta la rabbia del tifo partenopeo che prima ha contestato personalmente Cavina invitandolo ad andarsene, e poi ha rimproverato la squadra di non avere gli attributi. A fine partita tra l’altro c’è stato un confronto tra i giocatori e la curva di casa, dove è stato chiesto esplicitamente più impegno. Richiesta più che legittima quella dei tifosi partenopei, che stasera hanno dovuto assistere a quella che è stata una vera e propria umiliazione. Le responsabilità del coach sono evidenti: la squadra non ha un gioco offensivo organizzato, in difesa opera scelte a dir poco discutibile (chiedere a Callahan che ha ringraziato abbondantemente), e anche la gestione dei cambi è a dir poco discutibile, come ad esempio quando Montano, che sembrava uno dei pochi a metterci tutto se stesso, è stato richiamato in panchina e praticamente escluso dalla partita. Non mancano ovviamente però neanche le responsabilità dei singoli: Weaver, per quanto pagato, è fin troppo altalenante e stenta a diventare un vero leader;le scelte “nel reparto lunghi” si stanno dimostrando non del tutto esatte, con la squadra che soffre a rimbalzo; e infine un Black che è probabilmente la nota più deludente di questo avvio di stagione, data la sua capacità di far girare il gioco. La Verona di stasera è invece sembrata guarita dai propri sintomi di malattia. D’altronde siamo di fronte a una squadra che non è partita benissimo, ma che ha un roster di altissimo spessore. Stasera sono emersi in particolar modo il fuoriclasse Smith, che con questa categoria c’entra davvero ben poco considerando il passo totalmente diverso che ha, e Callahan che, complice la scelta di lasciarlo spesso libero dietro l’arco, ha offerto una prova balistica eccezionale, concludendo con 26 punti e un formidabile 6/6 da 3. Verona torna a marciare, per Napoli, e nello specifico per coach Cavina, quale futuro?

Eppure è Napoli a partire bene nell’incontro, con Allegretti e Valentini che vanno a segno da 3 punti. Verona sembra inizialmente bloccata, e allora è Smith con le sue iniziative a dare la sveglia, ma dopo 5 minuti conduce Napoli, 12-6. Quando entriamo però nella seconda metà del primo quarto, comincia lo show di Callahan che inizia a mettere il pilota automatico, colpendo da dietro l’arco ben tre volte di fila, e regalando alla Tezenis il primo vantaggio quando entriamo nell’ultimo minuto. Negli ultimi 60 secondi l’Expert però si riporta avanti e, con l’ultimo squillo di Montano, chiude la prima frazione avanti 21-17. Il giovane play azzurro rientra in campo con la stessa foga e realizza 5 punti consecutivi, prima di essere inspiegabilmente richiamato in panchina. Verona ora prova a colpire con Taylor, ma il quintetto “leggero” di Cavina regge, e i partenopei a 5′ dall’ intervallo sono ancora avanti, 33-31. Cambia leggermente il copione con Verona a cercare di correre in contropiede, come in occasione del gioco da 3 punti di Boscagin, e Napoli che si appoggia invece al buon lavoro interno di Brkic. Ma nell’ultima parte del primo tempo, ecco salire in cattedra Smith, che comincia a sua volta a punire dalla lunga distanza. Gli scaligeri tentano la prima mini fuga, ma l’ultima parola del quarto è di Weaver che, dopo un buon alto-basso con Brkic, va a schiacciare il punto del 40-45, con il quale terminano i primi 20 minuti.

Il rientro in campo è da incubo per gli azzurri che sembrano essere rimasti negli spogliatoi, Callahan ricomincia a colpire, e in poco tempo si concretizza il primo vantaggio esterno in doppia cifra. Napoli riesce a rompere il digiuno solo con un’iniziativa di Weaver, ma Verona conquista il campo e comincia a correre in transizione fin troppo facilmente, e 5 minuti dopo l’inizio della ripresa, il tabellone dice 43-56.  Napoli è totalmente nel pallone, e Smith si regala anche una schiacciata in campo aperto, che è di fatto il segnale che fa scattare la contestazione della curva di casa. Nel finale di quarto è ancora Montano a cercare di ricucire un po’ lo strappo, ma a 10 minuti dal termine, il punteggio dice 49-64. Comincia l’ultimo quarto e, mentre dalla curva spunta uno striscione che recita “Il nostro misero obbiettivo stagionale, essere in campo dopo Natale”, sul parquet al momento c’è Ceron a cercare di caricare l’ambiente con un gioco da 3 punti, ma dall’altra parte il solito Callahan restituisce interamente. Anche quando Verona sbaglia qualcosina al tiro, gli azzurri finiscono per farsi del male da soli regalando extra possessi su extra possessi, e sprofondando ancora di più a 5′ dalla fine, 54-71. L’ultima parte di gara è pura accademia, con l’Expert già sotto la doccia, e gli scaligeri che banchettano con le schiacciate di Taylor e del solito Callahan. Le ultime battute servono solo per definire il risultato finale, che è 68-82.

MVP Dailybasket: Craig Callahan (Verona): Nonostante abbia potuto constatare con i miei occhi come sia Smith il vero fuoriclasse di questa squadra, il premio di MVP questa sera va di diritto a Callahan. L’ex Barcellona, è stato autore di una prova fantastica  conclusa con 26 punti, e soprattutto uno stratosferico 6/6 con i piedi dietro l’arco.

 Expert Napoli Basket – Tezenis Verona 68-82 (21-17, 40-45, 49-64)

Napoli: Malaventura 3, Allegretti 13, Valentini 3, Black 4, Montano 12, Bryan, Izzo ne, Weaver 16, Brkic 14, Ceron 3; All.: Cavina D.

Verona: Grande, Smith 21, Taylor 20, Reati, Carraretto, Boscagin 5, Callahan 26, Salafia, Gandini, Da Ros 10; All.: Ramagli A.

Note – Tiri liberi: Napoli 15/19 ; Verona 7/14
Uscito per falli: Gandini