Fabriano – Nel primo dei due incontri in forzato esilio, per la nota squalifica del campo, Recanati non riesce a interrompere la serie di sconfitte consecutive, che raggiunge quota 11.

Moralmente a vincere la partita, in verità, è stata la società marchigiana, messa in condizione di organizzare il match e la conseguente diretta televisiva, in neanche 48 ore, a oltre 100 km. dal pala Cingolani, che ha fatto miracoli, nonostante la poca disponibilità della Commissione Disciplinare, quanto meno a sospendere la squalifica, se non a ridurla.

E perché no, anche il coraggioso gruppo di irriducibili tifosi recanatesi, che, in un turno infrasettimanale, si sono sorbiti tutti quei chilometri, per seguire la propria squadra.

Brava solo per tre quarti la squadra e qui cominciano le note dolenti: lucida, presente in ogni situazione di gioco nei primi tre periodi, irriconoscibile null’ultimo, quando si è decisa la partita.

Masciandri (foto G.Esposto)

Masciandri (foto G.Esposto)

Ravenna ha sofferto l’energia difensiva della squadra di casa, rischiando la figuraccia, segnando appena 43 punti in 30’. Ha sofferto in maniera spropositata l’unico vero terminale offensivo della squadra di casa, Lawson, rischiando l’autolesionismo, per aver preso le misure, solo nel terzo quarto.

La partita si è decisa nell’ultimo periodo, quando a Lawson è mancato l’ossigeno e soprattutto sono mancati rifornimenti (palloni) e ha pure pagato una condizione fisica non ottimale, per un fastidio a una caviglia e quando sull’altro fronte Rivali, che Sacco ha definito uno dei migliori se non il migliore play del campionato, con 7 punti consecutivi, ha spaccato la partita, dando il via al break decisivo di Ravenna, che pur giocando, probabilmente il suo peggiore match della stagione, porta a casa la vittoria.

Perfino ingiusto, nei confronti degli avversari, il +16 finale, ma il basket è anche questo. Se non altro, in una giornata non brillantissima, Ravenna mette a referto tutti i giocatori impiegati, ottenendo 23 punti su 66 dalla panchina, dimostrando la compattezza del gruppo.

Sollazzo, sono mancati i suoi punti (foto G.Esposto)

Sollazzo, sono mancati i suoi punti (foto G.Esposto)

Recanati, pur avendo fatto tutto il possibile per vincerla, rimane con un pugno di mosche in mano, stavolta troppo Lawson dipendente, non ha trovato nella buona volontà degli altri, gli spunti per vincere la partita: tanto per dire gli appena 6 punti dell’ex Sollazzo, arrivato a Recanati per essere, se non altro, il secondo terminale offensivo della squadra, sono un dato allarmante.

E ora?

Ora la salvezza passa necessariamente per Matera, proprio domenica prossima: prima di pensare ad altro, salvezza diretta, migliore posizione play-out, c’è da guardarsi alle spalle, una sconfitta in Basilicata, sarebbe un autentico dramma.

Ravenna, non bellissima, sbanca il pala Guerrieri, al contrario sempre bello a vedersi, per aver macinato diverse decine di anni di basket e si gode una salvezza già acquisita, pensando ai play-off, concedendosi un giorno di riposo in più, per aspettare al varco la prossima avversaria, Legnano.

Per la squadra di Martino missione compiuta.

Pierini, sempre l'ultimo ad arrendersi (foto G.Esposto)

Pierini, sempre l’ultimo ad arrendersi (foto G.Esposto)

Starting five

Recanati: Pierini, Traini, Maspero, Lawson, Sollazzo

Ravenna: Smith, Malaventura, Casini, Rivali, Manetti

 

UBR RECANATI-ORASI’ RAVENNA 50-66

20-22; 13-8; 8-13; 9-23

Arbitri: Grigioni, Yang Yao, D’Amato