Fileni BPA Jesi: Maggioli 23, Battisti n.e., Hoover 5, Valentini 6, Migliori 10, Bargnesi n.e., Bruzzechesse n.e., Di Giacomo n.e., Brooks 23, Santiangeli 4, McConnell 15, Dolic. All.: Cioppi.

Domotecnica Ostuni: Sirakov n.e., Klobucar 28, Jarevicius 17, Diliegro 6, Basei 8, Margio r.e., Rinaldi 8, Carenza 2, Rossetti 3, Johnson 14, Berti2 . All.: Marcelletti.

Arbitri: Pasetto, Di Toro, Ciano.                                Parziali: 17-18; 40-44; 62-60         Spettatori: 1.819

Jesi –  Per la Fileni BPA, la partita con la Domotecnica Ostuni aveva già il sapore dei play-off, anzi, per essere precisi valeva, per le due avversarie l’accesso ai play-off; vince Ostuni, che si avvicina ad un traguardo storico: quaranta minuti ancora e per la squadra di Marcelletti sarà una pagina di storia che si aggiunge al miracolo di una salvezza già meritatamente ottenuta alla prima ed unica Legadue.

Brescia permettendo ovviamente.

Per la Fileni BPA, salvo circostanze particolarmente favorevoli, ma la fortuna bisogna anche aiutarla, resta un solo esame, una sorta di esame di riparazione: battere una Prima Veroli tornata prepotentemente in corsa per lo stesso obiettivo. Giocando probabilmente con il piglio della squadra che “è stato comunque bello esserci”, la Domotecnica fa soffrire la squadra di casa, nei primi due quarti; si vede già dalle prime azioni, che, per la Fileni BPA, non sarà un match facile. Spesso incerta e confusionaria in attacco, la squadra di Cioppi non riesce a mettere, in difesa, l’energia che servirebbe, per contenere una Domotecnica nella quale si vede il marchio di fabbrica di un Marcelletti, che ha sicuramente preparato il match nei minimi dettagli , dalla’alto della sua esperienza.

E’ vero, Ostuni vede i suoi lunghi caricarsi presto di falli, ma il tecnico ospite sfrutta talmente bene le sue rotazioni, che, in definitiva, la Domotecnica non subisce cali di tensione, tutto il contrario.

Nella Fileni BPA pesano le 6 palle perse, nei 10 minuti iniziali.

Al primo riposo conducono gli ospiti, di una lunghezza, dopo aver  toccato il +7, a 3’46” dal termine.

Nel secondo quarto la formazione ospite guadagna notevolmente in sicurezza, toccando perfino il +10, nel suo momento migliore, anzi, nel momento peggiore per la squadra di casa; con la sua zona 2-3 la Fileni BPA rischia di farsi male, per sua fortuna gli ospiti falliscono qualcosa come 3 tiri aperti dall’arco, due volte con Jurevicis, e con Johnson.

Un attimo prima del riposo, una tripla di Maggioli, riporta Jesi fisicamente in partita, ma soprattutto con la testa, riducendo a quattro punti Il ritardo.

Ma i 44 punti concessi ad Ostuni necessitano una profonda riflessione, in vista dei successivi 20’.

In effetti, dopo il riposo, si vede un’altra Fileni BPA, più determinata, meno morbida: due canestri di fila di Hoover (tripla) e Migliori sembrano suonare la carica ed è il sorpasso, 45-44 e, nonostante non sia la miglior Fileni BPA, nonostante McConnell sembri ancora fuori giri, nonostante Brooks abbia perso la vena offensiva, dopo i 17 punti dei primi 20’, nonostante Hoover appaia piuttosto stanco dopo un campionato dispendioso, la cose migliorano.

Cioppi pesca energia dalla panchina, Santiangeli e Valentini, Maggioli, anche se meno reattivo del solito in difesa, diventa immarcabile, e circa ulteriormente di falli i dirimpettai.

Il +5 (62-57 a 42” dall’ultimo riposo) assomiglia alla possibile svolta per gli jesini, ma gli stessi ricadono nel solito errore, commesso altre volte nel match; palla a Johnson, nell’ultima azione, tutti a voler chiudere i varchi, scarico per Klobucar e tripla allo scadere, per il -1.

Tutto da rifare per la squadra di casa, che, ancora una volta, riesce a complicarsi la vita.

Si decide tutto nell’ultimo quarto; a 3’06” conduce ancora la squadra di casa, 74-71, a quel punto un improvviso black-out e Jesi si trova a -6, ad 1’32”, subendo un pesante 0-9, sino al 74-80.

Si arrivava quindi alla lotteria finale, fatta di tiri liberi, falli sistematici, proteste, soprattutto da parte dei giocatori di gara, per l’operato degli arbitri.

Legittimo recriminare sul metro arbitrale, che nell’ultimo quarto ha permesso ad Ostuni qualche fallo di troppo (bravi, ovviamente gli ospiti da approfittare).

Poi, a 3” dal termine il fattaccio: MConnell metteva, dalla lunetta, il tiro del -2 e, in occasione del suo secondo tentativo, decideva di scagliare il pallone sul cerchio, per conquistare il rimbalzo.

Di Toro gli fischiava l’invasione: resta il dubbio, tale e tanta è stata la velocità dell’azione e del play jesino,  che in molti non si sono capacitati, su come il direttore di gara abbia potuto giudicare l’azione.

Partita finita e archiviata, ma questa ultima azione, per quello che serve, pesa come un macigno.

Ma se Ostuni passa al pala Triccoli, in definitiva meritatamente,  non è per questa azione, non è neanche per i tre tiri liberi negati a Santiangeli e, probabilmente in due occasioni a McConnell sui falli sistematici dei pugliesi, è soprattutto perché la Fileni BPA non ha avuto la stessa lucidità e la stessa continuità dell’avversaria, che ha giocato senza pause, per tutti i quaranta minuti.

Del resto, lasciare 17 tiri come seconda opportunità, concedere 19 rimbalzi offensivi all’avversaria, specie se giochi in casa e ti giochi la stagione, no, questo non puoi permettertelo.

PAGELLE

FILENI BPA

Maggioli 7: non sempre adeguatamente reattivo in difesa, soffre nei primi due quarti, poi ritorna un vero “fattore” in attacco. Sicuramente non gli si poteva chiedere di più.

Battisti n.e.

Hoover 5,5: piuttosto giù di giri, ha dato l’impressione di essere piuttosto stanco, dopo un campionato logorante; un paio di fiammate che danno speranza alla sua squadra, e poco altro.

Valentini 7: parte dalla panchina e dimostra, stasera, di meritare spazio, e Cioppi glielo concede. Utile per il suo contributo, si dimostra, come sempre disponibile ad eseguire i compiti assegnati dal coach.

Migliori 6,5: stavolta tanto lavoro sporco, specialmente in difesa, poi due triple, scagliate al momento giusto. Sufficienza piena.

Bargnesi n.e.

Bruzzechesse n.e.

Di Giacomo n.e.

Brooks 7: due quarti iniziali da incubo (per i suoi avversari), poi, quel po’ di panchina che fa, sembra togliergli forza ed entusiasmo, e si spegne.

Santiangeli 6.5: non è stata una partita facile, dopo qualche prestazione deludendoe, invece ha ritrovato coraggio in sé stesso, facendo cose buone.

McConnell 6,5: entra in partita nei due quarti conclusivi, e questo la sua squadra non può permetterselo, sei palle perse nel corso del match, neanche questo la Fileni se lo può permettere. Insomma, alla fine prova a riaprire la partita, quasi da solo: troppo tardi, però.

Dolic n.g.

DOMOTECNICA OSTUNI

Sirakov n.e.

Klobucar 8: il migliore dei suoi, ma anche il migliore in campo. Cos’altro dire dopo una serata da 60% al tiro (67% da tre…), con tanto di 5 palle recuperate? Insomma, avesse solo badato a segnare punti (28 alla fine), avrebbe meritato tanti complimenti, ma ci ha messo anche tanta difesa.

Jurevicius 7: anche lui tira meglio da tre che da due, partita complessivamente positiva, sotto ogni punto di vista.

Diliegro 6: finisce con l’essere prigioniero dei falli commessi (ben 5 in 12 minuti), ma segna punti e conquista rimbalzi. Prezioso.

Basei 6,5: qualche incertezza, perde almeno tre palloni per infrazioni di passi, cerca comunque di resistere alla maggiore mole di Maggioli con tanto impegno, tirando giù anche qualche rimbalzo.

Margio n.e.

Rinaldi 5,5: una partenza in cui sembra voler far sfracelli, con tre canestri segnati nel cuore dell’area difensiva, poi scompare; da quel momento in poi non combina praticamente più nulla.

Carenza n.g.

Rossetti 5,5: oltre venti minuti di presenza, che potremmo definire impalpabile.

Johnson 6,5: genio e sregolatezza, a tratti accetta di duellare con McConnell, mettendola sul piano della velocità, segna 14 punti, ma spesso sembra sparire dal match, lasciando ad altri la leadership della sua squadra.

Berti 5,5: per lui vale, più o meno, quanto detto per Rossetti. In ogni caso è stato utile per le rotazioni.