Claudio Tommasini e Bj Elder

VEROLI – Oggi a Forlì c’è tutto per dare una svolta, almeno una svoltina, alla stagione. Soprattutto il roster d’assoluta emergenza con cui giocheranno i padroni di casa. Alle 18.15 la Prima può trovare due punti preziosi al PalaCredito della città romagnola, nella sfida della sesta di ritorno della Legadue contro la Marcopoloshop.it (radiocronaca su ExtraRadio, in streaming su www.extraradio.it).

 

Per la formazione verolana c’è da lasciare il penultimo posto della classifica alla coinquilina forlivese, messa davvero malissimo per questo spareggio tra poveri. I biancorossi di Nenad Vucinic, al ritorno sul parquet di casa a distanza di ben 46 giorni dall’ultima volta per colpa di calendario e neve, sono ridotti ai minimi termini per la decisione, presa in settimana dalla società, di cacciare per scarso rendimento e atteggiamento ben tre giocatori. In un colpo solo il coach serbo si ritrova a fare a meno di un americano, il play-guardia Brad Wanamaker, del passaportato, l’ala grande Joe Trapani, e dell’ala italiana Federico Lestini, ovvero i tre innesti che i romagnoli avevano operato in corsa sul mercato. Praticamente per Forlì spariscono una trentina di punti e una decina di rimbalzi a partita, a fronte dei quali c’è il solo rientro di Mike Nardi, che però ha dichiarato pubblicamente che per questa sfida resterà seduto in panchina a dare consigli ai compagni dopo 4 mesi di assenza per infortunio. In realtà, Forlì un nuovo americano l’ha preso, Thomas Coleman, 24enne ala grande prelevata dall’A2 spagnola di Girona, ma essendo stato perfezionato oltre le 11 di venerdì mattina, fuori dai tempi di tesseramento, il suo esordio ci sarà soltanto dalla prossima giornata.

 

Pertanto il quintetto forlivese sarà che più rabberciato non si può, con il play di scorta Stefano Borsato in regia, il bomber Austin Freeman a guardia (3° cannoniere del torneo con 21.8 punti, ma male il 28.2% da tre con 7.3 tiri per gara), il mezzo carneade Nicola Natali (3.7 punti in 17’) all’ala piccola, il compagno di Lee nella nazionale finlandese Christopher Huff (secondo terminale dei suoi a 14.9 punti, 39.1% da tre) a doversi adattare da ala grande e come pivot il veteranissimo Roberto Casoli (5.6 punti e 3.7 rimbalzi in 18’), che si porta appresso quasi 40 anni e uno stiramento muscolare che ne limita il rendimento, un vero guaio per un organico in cui è rimasto lui l’unico vero lungo dopo la cessione di Easley a Sassari. Dalla panchina non c’è nulla da pescare, se non ragazzini.

Di fronte a questo sfacelo sarebbe un peccato imperdonabile se la squadra di Nando Gentile non ne approfittasse, arrivando pure alla partita parzialmente rinfrancata dalla prestazione di Brindisi, dove ha ritrovato anche Ivan Gatto, che qualche accenno di risveglio in Puglia l’ha dato. Sebbene ci sarà da fare i conti con gli oltre 3300 spettatori del PalaCredito (Forlì ha il 2° pubblico più numeroso della lega), pure il ricordo della gara d’andata è un ulteriore iniezione di fiducia per Jackson e compagni, anche se quel +18 verolano a Frosinone fu bugiardo per quanto visto sino a fine terzo quarto.

Vincendo, Veroli si metterebbe dietro quasi definitivamente Forlì per quel discorso retrocessione che mette ancora paura. Inoltre a fine turno potrebbe ritrovarsi a soli 2 punti dai playoff, visto che due di quelle che chiudono la zona, Jesi e Verona, sono a rischio ko contro Brindisi e a Sant’Antimo. Sì, oggi sarebbe proprio un peccato mortale non vincere.
         

Paolo De Persis