Shawn Huff, un lusso per la Marco Polo della prossima stagione?

Scampato (o almeno così pare) il burrone del fallimento, in casa FulgorLibertas si prende coraggio e si guarda al futuro. Che sarà a “pane e cicoria” e poi vi spiegheremo il motivo: ma proprio perchè senza soldi, il tutto dovrà essere gestito da gente in grado di far le nozze quando anche i fichi secchi sono un lusso. Tradotto: ci vuole un direttore sportivo che costi poco e renda tanto. Messa da parte, perlomeno per ora, la soluzione interna Gabriele Foschi, ci si sta indirizzando verso tre nomi. Il primo in ordine di gradimento è Massimo “Cedro” Galli, che accorperebbe a sè sia il ruolo di DS che quello di coordinatore del vivaio. Varesino, ex giocatore, quotatissimo a livello giovanile in cui ha ottenuto risultati strepitosi, molto meno a livello senior dove, quando ha avuto le chiavi in mano, è spesso inciampato. Conoscitore di giovani come pochissimi, sa come muoversi nel mondo degli americani e non chiede la luna.

 

Il secondo nome, e non è certo una novità, è quello di Gianni Zappi: imolese, classe ’46, allenatore di alto livello per una parte della sua carriera, è abituatissimo a far magie con due euro visto che è quello che ha fatto negli ultimi tempi in quel di Imola. Il gradimento verso Zappi è dovuto anche al fatto che, come ci ha raccontato Enrico Pasini del Corriere, è stato anche grazie ad un sua pressione che Forlì potrà fare la LegaDue. Lui infatti, non più tardi di sabato scorso, avrebbe fatto desistere Bonamico dal circoscrivere la LegaDue ad un torneo a 14 squadre, facendo a meno di quel ripescaggio di cui poi Forlì s’è giovata. Ultimo nome, come da noi anticipato, è quello di Roberto Casoli. Piace perchè ha entusiasmo e conosce benissimo il mondo della pallacanestro italiana. Ma è inesperto e Forlì, ora più che mai, non può permettersi errori.

 

Capitolo coach. Si guarda in alto che poi a scendere c’è sempre tempo. In discesa, visto l’uscita di Natali, le azioni di Marco Calvani, che però rimane nella lista e potrebbe essere il prescelto alla fine della fiera. I nomi, ad oggi, con quotazioni in rialzo sono due. Demis Cavina, che da settimane è stato messo in stand-by da Budrio e gradirebbe trovare una panchina, anche se il budget strabasso della FL non è esattamente attraente. E Giampiero Ticchi, contattato già a marzo per sostituire Vucinic, e richiamato in questi giorni, con lui che però desidererebbe aspettare una risposta da Pesaro che lo ha puntato. Molto indietro gli altri nomi che si sussurrano, da Salieri (firma con la Biancoblù a un passo) ad una grande occasione da regalare a Stefano Colombo. Capitolo a parte invece merita Nenad Vucinic, che deve avere ancora parecchi soldi, che ha un contratto ancora in essere che nessuno ha rescisso e con cui quindi, prima o poi, qualcuno dovrà parlare se non lo si vuole qui al primo giorno della preparazione.

 

Ed arriviamo al budget, che così chiariamo subito che i sogni son desideri, che però attengono poco alla realtà. Da quel che trapela dalle stanze fulgorine, il budget per la squadra per la prossima stagione si aggirerà intorno ai 400mila euro. Pochi? Tanti? Ve lo spieghiamo con un esempio: Huff sarebbe disposto a rimanere a Forlì per 80mila euro. Ecco a qui soldi bisogna aggiungere 10mila euro di tesseramento ed i contributi. Ergo, Huff verrebbe a costare qualcosa come 170mila euro l’anno (più auto ed appartamento). Serve altro?

Riccardo Romualdi-www.forlibasket.it