Cuore e carattere: la Tezenis infila la quarta vittoria consecutiva e manda ko Barcellona, al terzo stop di fila, al termine di un match lungamente dominato dai siciliani. Si pensi che in 40 minuti, Verona ha messo il naso avanti per non più di 20 secondi effettivi. Il successo scaligero è comunque meritato, perché la Tezenis ci ha sempre creduto, anche sul -17 nel secondo quarto. Cinque gialloblù in doppia cifra, con i due americani Taylor e Smith (17 e 16 pt rispettivamente) che nella ripresa hanno rimediato ai tanti pasticci commessi nei primi due quarti. Benissimo capitan Boscagin che si è caricato la squadra sulle spalle nel momento più difficile del match e malisssimo (non è una novità) Carraretto, che Ramagli ha tenuto in panchina negli ultimi due quarti. Una bocciatura per l’ex Siena, tanto che alcuni tifosi all’intervallo mormoravano: “Possibile che Carra non abbia almeno un po’ di orgoglio personale e si tiri fuori da questa situazione deficitaria?”.

Primo quarto stra-dominato da Barcellona che riesce quasi sempre a “doppiare” Verona: 7-14, 8-16, 9-18, sino al 14-28 di fine periodo pur con un Collins non al meglio (non si è mai allenato in settimana) e con Natali che è addirittura rimasto a casa. Perdichizzi si affida molto alla zona, ma la Tezenis non fa paura perché rimane sempre a debita distanza (18-34 con Toppo): il problema di Verona è la difesa “contemplativa” e gli ospiti vanno a nozze (21-36 siglato da Young). I padroni di casa ritornato a -10 con la tripla di Reati e il cesto di Da Ros (26-36), ma la Sigma ricaccia indietro i gialloblù con uno 0-7 di break firmato da Toppo e Maresca per il massimo vantaggio della serata (26-43). Callahan mette la tripla al 24″ per il 31-43 e all’intervallo lungo si va con il tabellone che recita 34-47.

Nella terza frazione Barcellona inaspettatamente perde la via del canestro (9 punti segnati in questo tempo), la partita si imbruttisce anche perché gli arbitri si ergono a protagonisti: fallo tecnico a Taylor, poi doppio fallo a Callahan e Filloy e infine tecnico a Collins, il tutto nel giro di qualche minuto. Nel marasma la Tezenis si esalta, soprattutto grazie a capitan Boscagin che realizza tre canestri consecutivi (51-56). Il pubblico ci crede e il PalaOlimpia diventa una bolgia, anche perché i gialloblù difendono, eccome, a differenza dei primi due quarti. Nel quarto periodo si assiste a qualche forzatura di troppo: Gandini per la Tezenis e Fantoni per la Sigma che comunque vede sempre più assottigliarsi il margine di vantaggio (53-57). Maresca da tre e Toppo allungano sino al 55-64, ma stavolta il break di 7-0 è interno (Taylor con un gioco da tre punti e Smith in schiacciata) per il 62-64. Verona arriva sino al -1 con il contropiede di Taylor, ma Ramagli si fa fischiare l’ennesimo tecnico della serata. A un minuto e mezzo dalla fine Filloy infila la tripla del 68-74, Smith risponde con la stessa moneta (71-74) e “Bosca” fa valido e fallo (5° fallo di Young) che vale la parità (74-74). Jerry Smith opera il sorpasso con il contropiede del 76-74 (8-0 di parziale) a 38″ dalla sirena, il liberissimo Pinton risorpassa con un tiro da oltre l’arco (76-77 a 27″ dal gong). A 18″ il solito Smith mette il cesto del 78-77, time out di Perdichizzi, Verona decide di non fare fallo e la penetrazione di Pinton sbatte contro la difesa gialloblù. C’è ancora il tempo per due liberi di Callahan, a 2″ dal termine: l’ex della serata sbaglia il primo e poi, volontariamente, il secondo. Game over, tra il tripudio del PalaOlimpia.

Smith e Callahan a fine partita (fonte Scaligera Basket)

Smith e Callahan a fine partita (fonte Scaligera Basket)