Michele Antonutti, già decisivo alla seconda gara in maglia Trenk

I siciliani lottano, mantengono l’equilibrio e a lungo il vantaggio, ma il finale premia Reggio

La Trenkwalder continua a sentirsi al sicuro tra le mura di casa e riesce ad avere la meglio della Sigma Barcellona per 63-62, al termine di una vera e propria battaglia, giocata con la mira scentrata ma con intensità feroce da entrambe le parti e in cui anche gli arbitri hanno inasprito i toni. In classifica Reggio tiene il passo del gruppo di testa, mentre la Sigma vede sempre più lontana la promozione diretta.

Quintetti base Trenkwalder RE: Robinson, Taylor, Slanina, Filloy, Chiacig; Sigma Barcellona: Green, Lukauskis, Hicks, Dordei, Martin

La partita si inaugura con il canestro del «killer» della Trenk all’andata, Mindaugas Lukauskis, che colpisce dal mezzo angolo. Il lituano non si ripete da lontano, così Chiacig può firmare i primi punti con uno dei suoi piazzati. Hicks si fa notare con una bella stoppata sull’incursione in area di Robinson, mentre Chiacig conferma il buon avvio catturando un rimbalzo in attacco. La terza palla persa della Sigma mantiene il punteggio bloccato sul 4-2, i tentativi da tre di Green, Hicks, Slanina e Lukauskis non cambiano la situazione allora Robinson prova a concludere da vicino, ma viene respinto per ben due volte dalla difesa siciliana. Quando Green approfitta di un pasticcio a rimbalzo della PR e Dordei realizza un jumper a 4’53 il punteggio è ancora 4-7, così le panchine scelgono di inserire Cervi e Mocavero, subito protagonisti con un gancio fallito il primo e un facile appoggio a segno il secondo. A causa di qualche dubbia decisione arbitrale il clima è già caldo al palazzo, al contrario delle mani dei biancorossi che continuano a sparacchiare e non trovano il bersaglio nemmeno con Filloy. Anche Frassineti e Antonutti sono in campo quando Taylor inventa il tiro che toglie il fastidioso 4 dal tabellone e la Trenk sembra per un attimo sollevata, con Cervi a far sentire la propria presenza in difesa e trovare un acrobatico canestro in attacco, ma due canestri di Mocavero riallontanano gli ospiti, complice qualche vuoto difensivo reggiano. Sempre Taylor prova a tenere lì i suoi, ma l’ennesima infrazione fischiata a Robinson surriscalda ancor di più l’ambiente mentre la partita va al primo riposo sul 10-16.

Al rientro la tripla di Taylor riavvicina subito la Trenk e le iniziative di Hicks, maggiormente coinvolto rispetto alla prima frazione, non riescono a ristabilire le distanze. Ci pensano allora Martin, che conclude da sotto un contropiede, e Green che segna in precario equilibrio a ridare il +6 ai siciliani. Un Robinson troppo testardo nel cercare la conclusione ravvicinata lascia spazio a Ruini, ma tocca di nuovo a Taylor inventare una delle sue magie e segnare nonostante le braccia protese di Hicks. Con il punteggio sul 17-20 e ancora nessun timeout chiamato a 5’40” dall’intervallo, Cervi oscura il canestro a Dordei e permette ad Antonutti di depositare il pallone a canestro con una morbida schiacciata. Più potente è invece l’affondata di Hicks che approfitta di un’amnesia biancorossa, amnesia che non ha invece Ruini poco dopo quando contiene bene la penetrazione di Piazza e lo stoppa. Dopo il time-out di Pancotto (21-22 a 3’40”) i liberi di Antonutti concludono la rimonta reggiana fino al pareggio, ma i tentativi di Ruini, Slanina e lo stesso Antonutti di trovare il vantaggio non vanno a buon fine. I numerosi falli fischiati ad entrambe le squadre condizionano il ritmo della partita e concedono punti solo dalla lunetta, prima che la tripla di Antonutti regali finalmente il vantaggio alla squadra di casa (26-24 a 1’14”). Anche Lukauskis ha le polveri bagnate e non segna più, mentre Robinson trova il varco giusto per infilarsi in area e appoggiare l’ultimo canestro del primo tempo, conclusosi sul 28-25.

E’ Chiacig ad inaugurare il terzo periodo con un gioco da tre punti e a svettare in area catturando un ottimo rimbalzo sull’errore di Hicks. Anche il giro e tiro dal post di Dordei manca il bersaglio, trovato invece dalla bomba in transizione di Taylor che esalta il pubblico del PalaBigi (34-25 a 8’30”). Dordei prova a smorzare l’entusiasmo con un lay-up e una palla persa per parte lascia invariata la situazione fino alla facile rovesciata di Mocavero. Un nuovo gioco da tre punti guadagnato e concluso da Antonutti convince coach Pancotto a chiamare un time-out (37-29 a 6′) da cui le squadre rientrano ancora con il mirino fuori fuoco, con le conclusioni di Chiacig e Green non a segno. Un contropiede solitario ormai fatto per Dordei si trasforma in un highlight per Taylor, che vola ad altezze proibitive per stoppare l’ala siciliana, ma la giocata dell’americano non riesce a scuotere i suoi che lasciano colpevolmente soli Green e Hicks, capaci così di riportare la Sigma a -2 e indurre Menetti al time-out (37-35, 4’06”). Nonostante le difficoltà contro il pressing della Sigma, la Trenk trova un jolly dalla panchina, un jolly dalle sembianze di Frassineti, che infila una tripla dall’angolo, mentre le scelte della terna arbitrale continuano ad indispettire i supporter reggiani. Un buon raddoppio di Taylor sorprende Mocavero nel suo tentativo di giocare in post, ma l’ennesima disattenzione costa a Reggio la tripla di Green che vale il nuovo pareggio. L’estensione in volo di Taylor e i liberi di Ruini fissano sul tabellone il 43-40 di fine terzo quarto.

Sono Hicks e Lukauskis i più pronti al rientro in campo e riescono a riportare avanti Barcellona sul 43-44, mentre Robinson continua a litigare con il canestro. Due liberi di Lukauskis allungano il divario e buon per la Trenk che Green butti il pallone in tribuna, così sul possesso successivo Slanina può realizzare la tripla dell’aggancio a quota 46. Il play ex-Cantù si fa però perdonare rispondendo a sua volta dalla distanza e subendo il quarto fallo di Robinson. Taylor e Bucci non trovano invece il canestro da lontano, mentre Slanina non riesce neanche a provarci, fermato dall’ennesimo intervento falloso degli ospiti non ravvisato dagli arbitri. Robinson decide quindi di fare alla sua maniera e andare dentro a testa bassa, portando a casa il gioco da tre punti e il layup che valgono la parità sul 51 a 3’50”. Bucci inventa un pregevole arcobaleno, ma ancora Robinson risponde da vicino e sull’errore di Green il rimbalzo di Cervi concede a Ruini la possibilità di sparigliare tutto con una tripla dall’angolo. Il play di casa non si fa pregare, tira e realizza il 56-53 che spinge la Sigma al time-out (2’35”). La zona che da qualche minuto mette in difficoltà l’attacco siciliano respinge un altro assalto, mentre la difesa di Barcellona dimentica Cervi tutto solo in area, a cui non resta che affondare la poderosa bimane del +5 (58-53 a 1′). Hicks e Dordei falliscono le ultime chance e Antonutti e Ruini possono segnare i tre liberi della sicurezza. Ma quando tutto sembra ormai scritto, Hicks prova a riaprire la storia mandando a segno due triple in fila (61-59 a 35”). I liberi di Robinson riportano però a quattro le distanze e rendono vana anche l’ultima tripla di Lukauskis, buona solo per fissare il definitivo 63-62.

Pensieri della buona notte

La Trenk cade nella trappola di coach Pancotto: ritmi bassi e percentuali bassissime (solo il 19% da 3) costringono la capolista ad arrancare per tutta la partita. Nel finale, però, i canestri di Robinson (16 punti ma 4/15 al tiro) e la presenza di Cervi e Antonutti valgono ancora una vittoria. Barcellona fa la gara che voleva, sostenuta da un ottimo Green da 16 punti, 7 rimbalzi e 5 assist, ma sul più bello fallisce i tiri decisivi e torna a casa a mani vuote.

Most Valuable Player Michele Antonutti

Nella giornata no di Demian Filloy (0 e 0/3 dal campo per l’ala italo-argentina), il fenicottero di Udine fa anche la sua parte con 12 punti e 10 preziosissimi rimbalzi, oltre alle esplosioni di energia ed entusiasmo che gasano i compagni e il palazzo, di cui è già diventato idolo. Nota di merito per Donatas Slanina, capace di contenere lo spauracchio Lukauskis a quota 11 con 3/9 dal campo.

Least Valuable Player Luigi Dordei

Pur non sfigurando completamente e chiudendo con 7 punti e 9 rimbalzi, prende ben 13 tiri, troppi per il bene della propria squadra, forzandone molti e mandandone a segno pochi (soltanto tre). Volenteroso ma inefficace.

Pagelle Trenkwalder RE: Robinson 6.5, Taylor 6.5, Antonutti 7.5, Frassineti 6.5, Pini 6, Filloy 5, Slanina 7, Cervi 7, Chiacig 6.5, Ruini 6. ; Sigma Barcellona: Lukauskis 6, Green 7, Hicks 6, Bucci 5.5, Mocavero 6.5, Dordei 5, Da Ros 5.5, Piazza 5.5, Martin 5.5.