Acmar Ravenna e De’ Longhi Treviso, non potevano esserci rappresentanti più affidabili e competenti per la A2 Silver alle FinalSix di Rimini. Due relative sorprese, rispetto a quelle che erano le premesse della vigilia, ma che a pieno merito hanno prima conquistato il pass per Rimini, finendo appaiate alla fine del girone di andata, e dopo continuando a comandare la classifica della Silver, dimostrando grande solidità e compattezza, anche quando qualche difficoltà sembrava minarne le certezze. Hanno tenuto duro e dopo Rimini inizieranno la lunga volata per staccare il biglietto per i play-off.

 ROSTER

PIACENTINI COSTRUZIONI RAVENNA

Europromotion Legnano - ACMAR Ravenna

Dalle mani di Eugenio Rivali passano le fortune di Ravenna (foto di Claudio Devizzi)

L’Acmar Ravenna, che a Rimini sarà sponsorizzata Piacentini Costruzioni, partiva da un’ottima base, quella di una squadra arrivata settima nell’ultimo campionato ed uscita solo in gara-5 ai play-off. L’ossatura è rimasta intatta con Eugenio Rivali e capitan Amoni asse portante, affiancati dall’ottimo Mike Singletary, uno dei migliori stranieri della scorsa stagione che si sta confermando anche quest’anno. Il partente Sollazzo è stato sostiuito da Emmanuel Holloway, giocatore capace di attaccare con facilità il ferro ma dotato anche di un ottimo tiro da fuori. Il segreto, però, è nel backup ed in due giocatori che si stanno rivelando il vero segreto del campionato dell’Acmar, Matteo Tambone, scuola Virtus Roma, gran difensore ma con una mano educatissima che ha di fatto raddoppiato le cifre della scorsa stagione in tutte le voci statistiche, e Giacomo Cicognani, che con la sua crescita ha permesso a Ravenna di non soffrire troppo per i problemi fisici di Amoni e Foiera (che sarà assente a Rimini per un infortunio nell’ultimo impegno di campionato). E non possiamo dimenticare il vero collante di Ravenna, il Professore Andrea Raschi che sta vivendo in Romagna una seconda giovinezza.

DE LONGHI TREVISO

Europromotion Legnano Vs De' Longhi Treviso

Matteo Negri, giocatore fondamentale nello scacchiere di Pillastrini (foto di Claudio Devizzi)

La De’ Longhi Treviso, arrivata in Silver grazie alla fusione con il Basket Nord Barese, ha dovuto ricostruire da zero mettendo insieme un ottimo mix tra italiani e stranieri, giovani e giocatori di esperienza. La stella della squadra, oltre che uno dei più forti stranieri del campionato, è l’ex Razorback Marshawn Powell, giocatore fisicamente strabordante, pericoloso sia in avvicinamento che dalla media distanza. Il secondo americano è una combo-guard curiosamente nata in Veneto, Coron Williams, che soffre spesso di black-out preoccupanti ma che è il classico giocatore da striscia. A gestire il gioco uno dei giovani italiani rampanti, Matteo Fantinelli, che nonostante i 22 anni gioca ormai da 3 nella categoria, con un backup di sostanza come quello di Mauro Pinton. Sotto canestro è stata inserita la grande esperienza, ma anche la voglia di riscatto dopo l’ultima deludente stagione a Brescia, di Tommaso Rinaldi. Ma i giocatori piu’ importanti del roster, soprattutto per la loro duttilità tattica, sono il capitano Augustin Fabi, argentino di nascita ma ormai italiano di adozione capitano della squadra e spesso e volentieri decisivo sia in attacco ma soprattutto in difesa, e poi i giovani Matteo Negri e Dario Cefarelli che uscendo dalla panchina garantiscono minuti di qualità in attacco ma soprattutto grande intensità per tenere alto il livello difensivo.

COME GIOCANO

PIACENTINI COSTRUZIONI RAVENNA

Europromotion Legnano - ACMAR Ravenna

Antimo Martino, giovane coach del Basket Ravenna (foto di Claudio Devizzi)

Una squadra con tanti punti nelle mani ma che preferisce far giocare male gli avversari, lavorando molto in difesa grazie anche alla poliedricità dei suoi giocatori che permette a Martino di mettere in campo anche quintetti a volte estremi ma che spesso e volentieri mettono in difficoltà gli avversari, per la capacità di reggere a qualsiasi cambio difensivo ma soprattutto perché molti giocatori sono dotati di mani velocissime che fruttano spesso e volentieri facili punti in contropiede. Quando Ravenna non riesce a spingere in transizione, passa tutto dall’estro e dalle mani di uno dei giocatori più intelligenti della categoria, Eugenio Rivali, che sa far giocare la squadra ai ritmi che predilige ma soprattutto riesce a coinvolgere tutti i compagni, comunque sempre molto bravi a spaziarsi sul campo rendendo molto complicata la vita alle difese avversarie. Il tiro da fuori nasce quasi sempre da situazioni di gioco, le forzature sono limitate e quando serve trovare la giocata decisiva ecco che la palla può finire indifferentemente nelle mani di Rivali, Holloway o Singletary, in grado di crearsi da soli un tiro o di battere in 1vs1 il diretto avversario, ma anche di Tambone e Raschi, che rappresentano spesso e volentieri, insieme a Cicognani, il momento di rottura delle gare, per la grande intensità che sanno portare dalla panchina su tutti i 28 metri. Una squadra quadrata, che ha dei giocatori a cui affidarsi nei momenti di difficoltà ma che fa del collettivo la propria forza, anche se l’infortunio di Foiera peserà e non poco.

DE LONGHI TREVISO

foto di Danilo Scaccabarossi

Stefano Pillastrini, unico allenatore alla seconda esperienza alle FinalSix (foto di Danilo Scaccabarossi)

Squadra figlia del credo tattico del suo allenatore, con grande intensità difensiva e ritmi offensivi sempre molto controllati. Non è un caso che Treviso sia addirittura il quarto peggior attacco della Silver, con soli 72.3 punti segnati a partita, ma è anche di gran lunga la migliore difesa del campionato, con soli 68 punti concessi agli avversari. Il rientro di Fantinelli a pieno regime ha accresciuto ancora di più queste caratteristiche, con il play capace in difesa di mettere tanta pressione sulla palla con il suo fisico e che dall’altra parte predilige spesso e volentieri l’attacco ragionato. Treviso ha in Marshawn Powell un’arma tattica importantissima, giocatore in grado di difendere anche su lunghi molto alti sfruttando il suo fisico e che può mettere in difficoltà chiunque in attacco, capace di far collassare le difese avversarie e aprire il campo al tiro di giocatori pericolosi da lontano come Fabi, Williams ma anche Fantinelli, Negri e Cefarelli. Senza dimenticare il grande lavoro sotto i tabelloni di un giocatore esperto come Rinaldi, dotato di una mano morbidissima e di un grande timing a rimbalzo. E attenzione, perché la difesa non solo tiene basse le percentuali degli avversari ma spesso e volentieri produce recuperi che permettono a Williams e Powell di liberare tutti i loro cavalli in campo aperto, dove diventano difficilmente fermabili.

IPSE DIXIT

foto di Danilo Scaccabarossi

Marshawn Powell, l’arma in più di Treviso (foto di Danilo Scaccabarossi)

Stefano Pillastrini (allenatore): “Arriviamo in ottime condizioni a questo importante appuntamento che per la società e i tifosi rappresenta una vetrina importante. La squadra sta marciando bene ed è in progresso, sarà interessante vedere contro squadre di categoria superiore la nostra resa, i ragazzi sono molto carichi e contiamo di fare una bella figura. Ovviamente non possiamo ritenerci favoriti, ma in manifestazioni come questa si va lì per vincere e ci si concentra sulla singola partita. Quindi partiamo per provare a vincere la prima difficilissima sfida di venerdì contro Ferentino e poi fare un passo alla volta. Se devo indicare una favorita direi che Verona e Brescia siano una spanna sopra, ma nelle finali sono tutte partite secche ed è difficile, anzi impossibile fare pronostici.”

Augustin Fabi (capitano): “Finora è stata una stagione fantastica, in campo e fuori,  a Treviso stiamo vivendo un momento bellissimo, l’ambiente è eccezionale e tutta la città è al nostro fianco in questa avventura. Le sensazioni sono bellissime e la squadra sta vivendo con grande partecipazione questo momento, la finale di Coppa Italia è un bel premio per una città che vuole tornare nei palcoscenici abituali. Siamo sfavoriti, giochiamo contro squadre di categoria superiore e più forti sulla carta, non abbiamo obiettivi ma già che ci siamo vogliamo vendere cara la pelle e ben figurare, a partire già da venerdì. Ci stiamo preparando bene per la prima gara con Ferentino dove testeremo la nostra consistenza contro squadre più fisiche e profonde di quelle che affrontiamo solitamente in Silver. Ci seguiranno tanti tifosi e vogliamo provare a dare un’altra soddisfazione al nostro pubblico, di certo faremo il massimo per onorare la nostra presenza a Rimini. Pronostici? Difficile farne, ovvio che Verona e Brescia sembrano avere un quid in più, come dimostra la loro stagione, ma in queste manifestazioni le sorprese sono dietro l’angolo e ..speriamo di poter dire la nostra!”

IL PRONOSTICO DI DAILYBASKET

Difficile dire cosa Ravenna e Treviso potranno fare in queste FinalSix. Sulla carta affrontano due formazioni molto profonde e fisiche, ma la sensazione è che il livello delle squadre Silver sia leggermente superiore rispetto a quello della scorsa stagione, quando non dimentichiamolo la Mobyt Ferrara riuscì a sorprendere Torino (allenata proprio da Pillastrini) e tenne botta contro Trento. In più Ferentino (avversaria di Treviso) e la PMS arrivano a questo appuntamento non certo al massimo della condizione psico-fisica, con i laziali reduci addirittura da 3 sconfitte consecutive e Torino che nell’ultimo turno ha perso in casa contro Mantova. I pronostici non li sbaglia solo chi non li fa, allora diciamo che Pillastrini si prenderà la sua rivincita personale a Rimini, battendo Ferentino e sfidando Brescia in semifinale, mentre sulla distanza Torino riuscirà ad avere la meglio contro una Ravenna a cui non basterà il sostegno dei tanti tifosi al seguito.


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