Jesi – Imola esce dall’Ubi Bpa Sport Center con una vittoria che le permette di portarsi lontana dalle sabbie mobili della bassa classifica e cominciare a pensare in grande e lo fa in una giornata in cui non ha un grandissimo contributo dai suoi due americani, soprattutto Anderson, pescando le cose più importanti dalla sua panchina, perché, se come ha detto coach Ticchi, Jesi ha dimostrato di avere un quintetto eccellente e una panchina meno forte, Imola, a fronte di un quintetto meno forte, per di più con i due americani sotto tono, l’ha vinta grazie alla sua panchina, Prato su tutti.

L’Aurora fa la sua partita, mettendo grande attenzione su una difesa che sceglie di limitare Anderson e Maggioli: impresa riuscita, se non fosse per quella tripla – unica del match – messa da Anderson nei momenti decisivi. Mettiamoci pure che il sacrificio difensivo di Paci sul Maggiolone, ha portato il lungo jesino a giocare una partita mediocre in attacco. Pensare che Lasi aveva pescato il jolly dalla sua panchina, il miglior Janelidze di stagione.

Però concedere appena 14’ a Janelidze, per come stava giocando, non è stata certamente una buona idea e se il motivo di questa scelta era mantenere peso difensivo per contenere Maggioli, che non ha fatto sfracelli, allora la scelta è discutibile.

Il match si decide sul time-out chiesto da Lasi, sul -2, con 4” da giocare: palla, con fatica a Santiangeli, che riesce a liberarsi di Washington, ma il suo tiro si infrange sul ferro. Lasi protesta per una presunta trattenuta a gioco fermo dello stesso Washington sul golden boy jesino, da rivedere in moviola, ma gli arbitri non sono intervenuti.

Maggioli e Hunter, passato e presente a confronto (foto G.Esposto)

Maggioli e Hunter, passato e presente a confronto (foto G.Esposto)

Starting five

Jesi: Greene, Hunter, Paci, Santiangeli, Gueye

Imola: Washington, Maggioli, Anderson, Hassan, Sabatini

 

Palla avvelenata

Gli ultimi tre attacchi jesini, gridano davvero vendetta, ma due disattenzioni altrettanto gravi, se non più gravi, pesano sulla sconfitta, la tripla concessa ad Anderson e il mancato fallo su Prato, quando Jesi ne aveva commessi solamente due di squadra: il fallo è arrivato quando Prato era già sotto canestro e ci sono scappati i due liberi della sconfitta.

 

Se la matematica non è un’opinione

Senza dubbio il dato più importante sono i 27 punti  (contro 7) della panchina imolese. Tutto il resto… è noia.

 

Maggioli festeggiato nel suo ex campo (foto G.Esposto)

Maggioli festeggiato nel suo ex campo (foto G.Esposto)

Coach to coach (ipse dixit)

Ticchi: “Sono molto soddisfatto per la vittoria, perché vincere a Jesi non è facile, è una squadra che sta facendo un grande campionato, ha un allenatore che sappiamo chi sia, una squadra difficile da battere se non si riesce a limitare nelle sue migliori qualità, l‘uno contro uno e il tiro da tre.

Siamo stati bravi a limitarli, perché è vero, si è acceso Greene, ma soprattutto in un paio di minuti in cui ha fatto dei canestri in situazioni un po’ imprevedibili, poi siamo stati bravi anche a marcare su Santiangeli. Dobbiamo comunque migliorare perché a tratti giochiamo una bella pallacanestro, ma spesso facciamo degli errori che non possiamo permetterci. Comunque andiamo a casa contenti perché, come detto, vincere qui non è facile”

Lasi: “Ci è mancata un po’ di lucidità nel finale, abbiamo commesso un paio di errori, ma forse l’errore più grave è stato concedere quel tiro da tre ad Anderson: fino a quel momento avevamo lavorato bene per toglierlo dalla partita, come pure Maggioli, tra l’altro sapevamo che Anderson tira bene da quella posizione. Insomma, due-tre distrazioni che ci sono costate la partita. Poi abbiamo concesso dei rimbalzi stupidi, frutto di distrazione e due attacchi finali con due errori che dovevamo evitare”.

 

Pagelle

Jesi:

Greene: partita da sette in pagella, sue le giocate più importanti, quelle che hanno portato la squadra al suo massimo vantaggio, nel corso del terzo quarto, ma non è bastato, 7.

Hunter: partita in chiaroscuro, prima metà da dimenticare, meglio nella seconda, sicuramente la sua peggiore prestazione in maglia Aurora, 5,5.

Battisti: partita senza particolari acuti, dovrebbe crearsi maggiore pericolosità al tiro, specialmente contro le difese che tendono a raddoppiare su Greene e Santiangeli, 5,5.

Janelidze: mette tanta energia e gioca una bella partita, finalmente fa quello che ci si aspettava, forse tenuto in panchina, troppo a lungo, 6,5.

Leggio: n.g.

Paci: si sacrifica su Maggioli, che resta sempre un signor giocatore, poi, però, non brilla in attacco, con uno 0/5, grave, anche perché in quei cinque errori ce ne è anche uno decisivo nel penultimo attacco della sua squadra, 5.

Picarelli: stenta ancora, è ancora molto lontano dal giocatore conosciuto a apprezzato lo scorso anno; c’è da essere preoccupati? 5.

Santiangeli: soffre più di altre volte le attenzioni della difesa avversaria, riuscendo a dare solo in parte il suo contributo; incolpevole sull’ultimo attacco, 6,5.

Gueye: condizionato dai falli, però ha il merito di mordere su ogni pallone, stasera tira con percentuali più basse del solito, 6.

 

Imola:

Washington: lunghe pause, poi, quando decide di giocare è al limite del devastante, 6,5

Sgorbati: n.g.

Maggioli: forse l’emozione del giocare da ex, dopo 10 anni in maglia Aurora, lo tradisce, sta di fatto che non gioca la sua migliore partita, ma quanto meno esce dal palas da vincitore, non è poco, 6.

Amoni: diversi errori al tiro, chiude con un 2/6, ma estremamente utile nelle rotazioni, dando a Ticchi delle alternative tattiche, 6.

De Nicolao: uno di quei giocatori , magari poco appariscenti, che però alla fine, dà un contributo assai importante, 6,5.

Prato: sicuramente decisivo, non tanto e solo per i due tiri liberi del definitivo vantaggio, ma anche per tutto il resto, 7.

Preti: n.g.

Anderson: limitato in tutto e per tutto dalla difesa jesina, ha un unico merito, quella tripla segnata a 31” dalla sirena, 5,5.

Hassan: anche lui, come De Nicolao, utilissimo, 6,5.

Sabatini: un po’ limitato dai falli, a inizio partita, tira con brutte percentuali, poi conquista ben 7 rimbalzi, eppure…non si chiama Maggioli e distribuisce 4 assit, 6,5

 

AURORA JESI – ANDREA COSTA IMOLA 73-75

8-15; 23-15; 25-20; 17-25

Arbitri: Materdomini, Scrima, Mottola.