Durante la conferenza stampa di presentazione del torneo internazionale giovanile Simonetta Cup, organizzato dal settore giovanile dell’Aurora Basket, tenutasi stamattina a Jesi, si è inevitabilmente parlato del grido dall’allarme lanciato la settimana scorsa dalla Società arancio-blu, la quale attualmente non dispone di risorse necessarie, pur avendo chiuso alla pari il bilancio, per affrontare un nuovo torneo di Legadue. I giornalisti hanno rivolto domande ai rappresentanti aurorini, ma anche al sindaco Massimo Bacci che era tra i relatori. Questi i passaggi salienti delle dichiarazioni rilasciate dai presenti (in ordine di intervento) sulla questione.

ROBERTO STRONATI (presidente di Simonetta S.p.a. e Socio dell’Aurora Basket Jesi):

“Venerdì sera presso la sede dell’Aurora c’è stata un’assemblea societaria molto sofferta. Questo perché una Società con quasi 50 anni di storia gloriosa alle spalle, molti dei quali spesi tra A1 e A2, e oltre 300 ragazzini del settore giovanile, rischia di fare un passo indietro. Proprio per questo motivo questa Società, che ha sempre operato con la massima serietà, non può essere lasciata sola. L’appello va ai tifosi, al tessuto imprenditoriale, ma anche alle banche ed al governo cittadino, perché questa realtà non scompaia dal panorama del basket nazionale. Come ha detto recentemente un personaggio importante per la pallacanestro italiana come Giorgio Armani, con cui la nostra azienda collabora, ‘Il futuro non va previsto, ma reso possibile’. A Jesi è il momento di lavorare, come sta facendo in parte anche la Simonetta S.p.a., per rendere possibile la salvezza del basket”.

LIVIO GRILLI (terzo sponsor con il marchio APRA  e Socio dell’Aurora Basket Jesi):

“Come è ovvio, stiamo facendo il possibile perché rinunciare ad una realtà così importante non è auspicabile per l’intera Vallesina. Noi Soci dell’Aurora ci stiamo muovendo facendo sforzi considerevoli, ma non possiamo più essere lasciati soli. Ci siamo dati appuntamento tra una decina di giorni per fare di nuovo il punto della situazione e nel frattempo tutti noi cercheranno nuove risorse per portare avanti questa avventura”.

“A Jesi abbiamo la fortuna di avere impianti idonei per fare sport ed io che viaggio molto per lavoro ho potuto constatare di persona il grave disagio che hanno in questo senso altri centri, anche molto più importanti del nostro. Avere un palasport come il PalaTriccoli e lasciarlo vuoto ed inutilizzato sarebbe una vera e propria sconfitta per la città”.

“Bisogna coinvolgere in primis le associazioni di categoria ed i professionisti, perché non è possibile che il nostro ‘Club 6 con Noi’, che si rivolge soprattutto a questi soggetti che a Jesi sono tantissimi, abbia solamente 16 iscritti quando a venire al palazzetto di artigiani, commercianti, avvocati, commercialisti, medici, ecc sono molti di più. A Montegranaro, ad esempio, queste figure sono una delle principali risorse della Sutor in LegaA ed hanno contribuito in modo determinate a far superare alla Società giallo-blu un momento delicato”.

MASSIMO BACCI (sindaco di Jesi):

“L’amministrazione comunale ha preso atto della situazione di difficoltà cha hanno le società sportive in questo momenti di recessione, specie quelle a livello professionistico, che hanno sempre vissuto con il contributo fondamentale delle aziende sponsor, le quali in questa fase si trovano a loro volta in crisi. Non è pensabile che l’unica Società rimasta a fare attività professionistica nella provincia di Ancona sia lasciata morire. Mi impegnerò in prima persona per fare in modo che questa Società abbia le forze necessarie per adare avanti”.

“C’è da parte mia la consapevolezza che per fare in modo che ciò si verifichi, bisogna darsi da fare. Noi, come amministrazione comunale, lo faremo con tutte le nostre forze. Questo lo posso garantire a tutti gli sportivi di Jesi. Su come farlo stiamo valutando insieme alla Società, cercando di coinvolgere qualche nuovo sponsor, ma va detto che l’amministrazione non ha potere coercitivo nei confronti di nessuno. A Jesi il basket ha un pubblico ed una tradizione, insieme alla scherma che per altri motivi ha appeal internazionale, che ne fa la realtà più in vista e più seguita”.

BRUNELLO FELICALDI (presidente del Comitato dei Soci dell’Aurora Basket Jesi):

“Per fare attività di settore giovanile con numeri di tutto rispetto come facciamo noi, c’è necessità di avere dei modelli di alto livello, proprio perché questi hanno potere catalizzatore nei confronti dei ragazzi, i quali come si sa hanno bisogno di stimoli ed esempi da emulare. Quindi, la nostra determinazione di salvare questa categoria non è solo dettata dall’ambizione di stare con i grandi di questo sport, che pur sarebbe legittima e giustificabile, ma perché avere una squadra in serie A è un traino non indifferente per alimentare il settore giovanile e quindi l’attività importante in ambito sociale che la nostra Società svolge da sempre”.