La parola d’ordine in casa Givova è una sola: andare ai play-off  e venerdì sera, al palaRuggi di Imola, tutti quanti dovranno tirar fuori gli attributi per portare a casa la vittoria.

A Scafati, da inizio anno, stiamo assistendo ad un’involuzione tecnica senza pari che ha fatto precipitare la compagine gialloblé dal primo all’ottavo posto in classifica, l’ultima  piazza utile per l’accesso ai play-off.

Per dare una scossa all’ambiente è stato pure sacrificato coach Bartocci, reo di essere stato (parole di Longobardi) “troppo una brava persona” e si sta bruciando la reputazione di un altro bravo allenatore come Demis Cavina.

I meccanismi che avevano portato, a fine 2012, la Givova in testa alla classifica d’improvviso si sono inceppati e la squadra è entrata in una spirale di “negatività” che l’ha portata a conquistare solo 3 vittorie nel girone di ritorno.

Nelle  ultime due gare gli avversari hanno crivellato la retina campana da tutte le posizioni: quasi 94 punti subiti a gara contro i quasi 88 realizzati.

La fase difensiva sembra ormai essere il tabù che opprime gli atleti scafatesi.

Qualche “vecchia gloria” scafatese in merito alla questione ha  detto < ormai i giocatori pensano solo alle statistiche personali, vogliono solo mettere insieme buoni numeri e  perciò difendono poco>.

Non possiamo dargli tutti i torti, la fatica difensiva in effetti è piuttosto difficile da valutare guardando solo i numeri che appaiono sui tabellini.

La cosa che ci stupisce è la mancanza di quello scatto d’orgoglio, di quella volontà di emergere, di dimostrare tutto il proprio valore .

Sul lato diametralmente opposto c’è invece l’Andrea Costa Imola, una società che aveva qualche problema di bilancio ma ha  capitalizzato al massimo l’esclusione dal campionato di Napoli alleggerendo il budget per conservare risorse per il prossimo campionato e che sta ottenendo dai suoi tesserati un impegno incessante volto alla ricerca spasmodica della vittoria.

Domenicali, l'AD di Imola

Domenicali, dirigente di Imola

< Noi – ha detto l’ad Gian Piero Domenicali – nonostante tutto, vogliamo continuare ad onorare il campionato. I ragazzi, ne sono certo, troveranno la forza per reagire alla sconfitta di Forlì. In casa giochiamo sempre meglio. Non bisogna poi dimenticare che finire bene la stagione rappresenta, per il coach e per gli atleti, il modo più sicuro per strappare un contratto l’anno prossimo>.

 

Le crude statistiche ci parlano di una Givova migliore in quasi tutte le varie classifiche sia individuali che di squadra ma, come dicevamo, le statistiche non dicono sempre la verità.

Mai come oggi, forse vale molto di più l’orgoglio che non le statistiche !

Coach Cavina, l’ex in campo, ha detto che non sarà una partita facile  perché Imola è una squadra solida, e dall’inizio dell’anno  ha pure ritrovato l’effetto Ruggi dove, nel 2013, non ha mai perso.

Venerdì sera, chi avrà più orgoglio da mettere in campo sputando sudore e sangue porterà sicuramente a casa la vittoria.

Se per Imola questa possibile vittoria non porta nessun giovamento, in casa Givova è  attesa come la manna dal cielo e sarà la “cartina al tornasole” per valutare quanto valgono realmente i giocatori di Cavina.

Arbitri :  Morelli, Pascotto e Cherbaucich

AGET SERVICE IMOLA:  4 Turel; 6 Chillo; 7 Maestrello; 8 Valenti; 9 Frassinetti;10 Masoni; 11 Zagorac; 12 Riga; 16 Foiera; 23 Gay . All. Federico Fucà

GIVOVA SCAFATI BASKET:  4 Mays; 7 Bushati; 8 Matrone; 9 Tavernari; 10 Maisano; 11 Baldassarre; 12 Izzo; 15 Sorrentino; 16 Rosignoli; 19 Ghiacci; 35 Slay . All. Demis Cavina