Dawan Robinson supera facilmente Tre Kelley, domani sera proverà a ripetersi al PalaDozza in Conad-Trenkwalder (foto pallacanestroreggiana.it)

Coach Menetti alla vigilia: “Siamo una cooperativa, ma dobbiamo buttare le radioline e vincere a Bologna”

Negli ultimi tempi siamo letteralmente sommersi da ogni mezzo di comunicazione – tv, radio, stampa o web che sia – di programmi, rubriche e blog di cucina in cui chef (o presunti tali), cuochi di ogni ordine e grado, esperti (o presunti tali) di ogni disciplina filo-culinaria e casalinghe ben più disperate di quelle di Wisteria Lane ci dimostrano quanto sia facile mettersi ai fornelli e, nella maggior parte dei casi, preparare pietanze dall’indubbia praticità ma dal ben più discutibile effetto positivo sulla salute. L’unico vero segreto in cucina, a sentire chi chef lo è per davvero, è la qualità delle materie prime, un elemento a cui Trenkwalder Reggio Emilia e Conad Bologna, avversarie domani sera alle ore 18.15 al PalaDozza nella 28a (e terzultima) giornata di LegaDue, non dovranno pensare, avendo a disposizione un insieme di ingredienti di primissimo livello per garantirci un piatto davvero prelibato: una fetta importante di obiettivi ciascuno (promozione e salvezza), una buona dose di talento per parte, una spolverata di supporto dai tifosi, tante motivazioni e quanto basta di una rivalità stagionata ma sempre saporita.

Per i biancorossi il tocco in più potrebbe arrivare dai botteghini, presi d’assalto da oltre 700 tifosi biancorossi impazienti di assicurarsi i biglietti per la trasferta di domani sera nella vicina Bologna. Al PalaDozza la Trenk potrà contare quindi sul calore di una vera e propria folla di tifosi, una folla destinata persino ad aumentare vista la totale disponibilità di posti assicurata dalla F. Un affetto da parte dei propri supporters che anche coach Menetti, alla vigilia, sottolinea con grande orgoglio.

“E’ una grande soddisfazione per tutti ed è il segno che la città si è rinnamorata della pallacanestro dopo un’annata difficile come quella scorsa. Come al solito, al nostro pubblico chiedo di starci vicini ed aiutarci nei momenti di difficoltà, concentrarsi solo su Bologna e disinteressarsi del resto, specie dei risultati degli altri campi.

Sarà facile pensare soltanto a noi stessi e dimenticare i risultati degli altri?? Sì, è sempre stata la nostra forza e deve continuare ad esserla soprattutto in queste ultime giornate. E’ uno sforzo che dobbiamo fare tutti nell’ambiente, dalla squadra alla società, dai media ai tifosi: dobbiamo buttare via le radioline, i telefonini e quant’altro e pensare soltanto alla nostra partita, che sarà durissima”.

E’ un avversario ben più ostico di quello che il divario in classifica potrebbe suggerire, quello che la Trenk sarà chiamata ad affrontare domani: la Conad Bologna di coach Zare Markovski, seppur reduce da una sola vittoria nelle ultime 5 giornate – l’importante successo casalingo sulla ben più quotata Givova Scafati – è squadra che non molla mai, tanto che sul finale della gara al PalaBigi fece tremare la Reggiana dopo una partita letteralmente dominata dai padroni di casa (finì 91-87 con 26 di Robinson e 20+11 di Chiacig da una parte, 17 ciascuno per Pecile e Baldassarre dall’altra). Memore del precedente, coach Menetti non sottovaluta per nulla la compagine bianco-blu.

Bologna è una squadra con grande talento ma che sa anche essere molto fisica, e proprio grazie a quest’aggressività ci aveva messo in seria difficoltà nel finale dell’andata. E’ guidata da un ottimo allenatore come Markovski, la sua carriera lo dimostra anche se quest’anno è incappato in una stagione difficile. La Conad sta lottando per salvarsi e noi sappiamo bene che lo spettro della retrocessione ti spinge sempre a dare tutto prima di «morire» e a compiere qualche volta imprese insperate. Domani loro avranno questa tensione a spingerli, noi abbiamo invece la motivazione di voler fare bene ed ottenere una vittoria importante per proseguire il nostro cammino verso un obiettivo molto grande.

Dal punto di vista tecnico il talento è la prerogativa della squadra e di tutti gli elementi, dai due americani Perry e Kelley (il play ex-Cibona era già praticamente tagliato, ma è stato ripescato all’ultimo istante visto l’infortunio che ha messo ko Robert Hite, NdR) agli italiani come Pecile, Baldassarre, Ferrero e Cutolo, fino alla novità sotto canestro rispetto all’andata che è Yango. Due parole particolari le voglio spendere invece per Brett Blizzard, persona stupenda che mi ha dato tante soddisfazioni quando ho potuto allenarlo e giocatore forte il cui nome è legato a una delle più belle annate della pallacanestro reggiana (la stagione 2005/06 in cui Blizzard, McIntyre e Gigli guidarono la allora Bipop-Carire ad una tranquilla salvezza e ad una memorabile avventura europea in Uleb Cup, NdR)”.

Una squadra imprevedibile, la Conad, in cui è difficile riconoscere un leader designato in grado di guidare i compagni nei momenti di difficoltà. La Trenk può contare invece su due condottieri come Robinson e Taylor, ma ha costruito le proprie fortune su un sistema di gruppo in cui ogni elemento riveste un ruolo fondamentale, una «società collettiva» di cui coach Menetti dà una definizione insolita ma quantomai appropriata (dato anche il tessuto sociale del territorio) nell’analizzare la possibile chiave per la vittoria nella gara di domani.

“Siamo un po’ come una cooperativa: quando ognuno dà il suo contributo, anche piccolo, e nessuno resta escluso dalla gara sappiamo di poter fare bene e vincere contro chiunque. Così dovremo fare anche domani, mantenere alte la concentrazione e l‘intensità per tutti i 40 minuti e dare il massimo, è la nostra unica ricetta”.

Gli ingredienti ci sono tutti, chef Menetti conosce la ricetta e i tifosi-ospiti sono già in arrivo, cos’altro dire se non «buon appetito»??