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Poteva essere l’occasione del rilancio definitivo, della crisi definitivamente alle spalle, invece si ritorna allo stop casalingo: Napoli chiude il suo 2013 con una sconfitta amara, il match caldissimo e a fisarmonica di questa sera assume invece i contorni dello shock giusto per la Sigma Barcellona. 78-86, la squadra del Longano fa centro alla prima della gestione (forse ad interim) di Ugo Ducarello, e ci riesce spinta dai quasi 100 dell’Allegra Brigata giunti stasera al PalaBarbuto. Statistiche generali che spiegano relativamente il successo degli ospiti, il tema su cui la formazione di Cavina dovrà riflettere nasce dall’alba del confronto, con un enigma irrisolvibile. Prima di tutto il gioco veloce, sempre veloce dell’avversario in attacco, dall’inizio alla fine, raramente la difesa è schierata, il pick n’roll sempre mortifero, la mossa di Pinton in starting five è solo un bluff per lanciare al meglio Andre Collins. Certo, qualche tripla forzata che ci sta (1/8 dall’arco), ma sono ben 9 gli assist smazzati dal folletto giallo-rosso, e sono questi i numeri che contano: il suo stare sempre al centro del campo, a difesa schierata come nelle transizioni, lo rende baricentro di un gioco sempre fluido, mobile, mai statico, sempre brillante, e i cui pilastri sono senza se e senza ma Tommy Fantoni e Alex Young: non a caso, due giocatori tra i più opachi dell’ultimo periodo in casa Sigma. Quanto al primo, alla partita della vita, 31 punti con 11 rimbalzi (di cui 7 offensivi), 12/16 dal campo, con Demian Filloy ha praticato una costante azione di disturbo nel taglia-fuori offensivo, e rovinando su entrambi i lati del campo i piani di un duo Allegretti – Brkic, solo a tratti convincente, soprattutto in difesa. Il secondo invece è mimetico, non si sa mai bene se giocherà da 3 o da 4, ed è imprevedibile: ha il coraggio di scendere in campo con quasi cinque minuti da giocare e a 4 falli, approfitta di rotazioni che partono in modo eccellente nell’ultimo quarto ma poi s’ impatanano, e con i liberi della staffa mette all’angolo una performance che sembrava indirizzare risultato e vittoria verso Napoli, una volta raggiunto il +1 dopo un passivo che ha toccato anche le 15 lunghezze: il tutto nonostante gli errori industriali dalla lunetta (30/42 finale, tanti soprattutto nel secondo tempo). L’Expert però perde anche nelle rotazioni: Valentini sacrificato in una marcatura con luci e ombre su Collins, Montano utilizzato con il contagocce, stessa sorte per Ceron , che forse sarebbe stato ossigeno puro in un match dove le situazioni offensive hanno spesso peccato di idee e di circolazioni, anche Sylvere Bryan fa un passo indietro. Troppo morbido sotto il dominicense, e i soliti ritardi difensivi lo portano a 4 falli in appena 10’ sul parquet. Discorso più sfumato per Kyle Weaver: aveva un cliente durissimo stasera, e lo si è visto in diversi frangenti (anche quelli decisivi), eppure KD in 31’ ne ha sfornati 20 con 9 rimbalzi e 3 assist: pesa forse qualche forzatura dall’arco (0/5), il suo neo serale è stato il non aver preso le briglia del match sfruttando il bonus della Sigma, arrivato con ben 7’ da giocare: Brescia poteva insegnare.

Sull’immediato post-partita poco da dire, e poco da voler dire: ci sta l’agonismo, ci sta la frustrazione, ci sta la gioia, ma mai gli eccessi, mai superare i limiti della civiltà e della misura. Lo spettacolo visto a bordo campo, il parapiglia manesco e vergognoso, sono un qualcosa che non ha deluso ma vergognato i 1200 di questa sera: calorosi come mai prima d’ora in questo campionato, mai forse negli ultimi due anni, è questo il parquet partenopeo. Il dovere per il futuro è semplice: rispettare ma anche non infierire sui risultati.

14° turno così  in archivio, Napoli si prepara ad imboccare il 2014 cestistico con un doppio impegno di cuore e ricordi, lontano da Fuorigrotta: prima la Jesi dell’indimenticato “Sindaco” Mason Rocca, poi la Forlì, per la prima di ritorno, in quel PalaFiera (oggi PalaCredito) che fu teatro del trionfo in Coppa Italia del 2006. L’Azzurro lavorerà anche sul filo dell’amarcord per rastrellare punti fondamentali nella corsa ai play-off, allontanando così i pantani della zona paludata dell’Adecco Gold.

Quanto alla Sigma, il trend è opposto, proprio come l’approccio con cui doveva affrontare questo match: Veroli e Casale Monferrato, tutte in quel PalAlberti che dovrà cominciare ad essere fortino, si saprà da questi match se coach Ducarello è davvero un interim, o qualcosa di più.

LA CRONACA

Occasione unica per sigillare un poker svolta stagione con l’arrivo del nuovo anno, il “fil rouge” per l’Azzurro è stato la serenità che ha accompagnato a braccetto il gruppo nella settimana natalizia: recuperato anche Jacopo Valentini, coach Cavina può sfruttare al massimo le rotazioni della sua Expert, partendo da un quintetto composto da Black, Malaventura, Weaver, Allegretti e Brkic.

Tenore decisamente opposto in riva al Longano, dove le quattro sconfitte nelle ultime quattro giornate – oltre ai diversi infortuni a monte – sono stati un vero e proprio uragano: l’esonero di Giovanni Perdichizzi, una classifica che ora vede i giallo-rossi nel limbo delle incertezze – ovvero quello che meno piace a Patron Bonina – la transizione in un porto sicuro è ora affidata ad Ugo Ducarello, che dopo la promozione a capo allenatore, dovrà subito fare i conti con l’ennesimo forfait di Nicola Natali (recupero stimato entro un mese), scongiurata invece a sorpresa l’assenza quasi certa di Demian Filloy, alle prese con un’infiammazione al ginocchio rimediata a ridosso di Natale. L’ex Milano infatti non è solo in gruppo, ma anche in starting-five con Pinton, Maresca, Young e Fantoni.

Avvio ad alta produzione offensiva, si comincia con la sfida nel pitturato Brkic-Fantoni: l’ex Venezia e Casale deposita con un gran perno sinistro, Napoli però risponde con efficacia, in alto-basso, sull’assist di Weaver in ribaltamento per Allegretti, ed è tripla solo rete. Risponde Alex Young, l’ex Capo d’Orlando crivella la rete in jumper, Kyle tenta il contropelo, ma forzando al tiro; tiro certamente meno forzato quello di Brkic, che sfrutta il ritardo di Maresca sul cambio difensivo. 3-4 a 7’49” dalla prima pausa, Sigma già con due falli in carniere, Allegretti trova l’1/2 contro un Filloy piuttosto lento, il vantaggio però non arriva, complice una stoppata firmata Alex Young, nel contropiede di Black con assist servito per Brkic. Il registro è avvincente, anche se la fase è ancora di studio, in vista Fantoni che lotta come un leone sotto canestro e disturba spesso nel tagliafuori, ma non è da meno Filloy che con mano lesta raccoglie e appoggia per il 4-6. Nel frattempo arriva il 2° fallo di Pinton, e Ducarello non può non schierare Andre Collins: sul campo invece KD si butta dentro (finalmente!) e convince, ma guai a dimenticarsi del duello con Young, che creandosi lo spazio con il contatto, firma i due punti del nuovo +2 Sigma. 5’39”, si cerca più peso sotto canestro con Sylvere Bryan, la prima situazione vede un Fantoni rodato e bravissimo a presidiare l’area, quindi Weaver pasticcia nel possesso: ennesima mezza transizione che nasce, la terza consecutiva, il rientro stenta ancora, Collins stavolta dirige e bene, pescando in angolo Young per il +7, 6-13, ed è primo time-out.  Al rientro ingresso di Valentini per Napoli, con l’obiettivo di contenere Collins, il problema resta in attacco, con circolazione ferma, palleggio prolungato o palla ferma sul lato forte, soluzioni statiche con forzature che innescano le ripartenze avversarie: intanto anche capitan Maresca pare confermare l’ottimo stato di forma, con il fallo subito da Malaventura, e il canestro in sospensione che vale il +9. Ancora nuova linfa per la Expert, stavolta è il turno di Ceron su Young, ma il problema cronico è a rimbalzo offensivo, con Fantoni che cattura la sfera e porta TJ Black al 2° fallo, quindi Young che da saltatore in alto medaglia d’oro olimpica sbaraglia tutti e si fuma Bryan: 2/2, +11, bonus falli Azzurro. La reazione prova a ripartire da Allegretti, a freddo, da tre, ma Valentini non chiude le linee di passaggio come dovrebbe, e sul pick n’roll Collins vede giusto per Fantoni con il passaggio schiacciato millimetrico, e il lay-up è cosa fatta: Cavina prova allora a cambiare Bryan con Brkic, ma niente da fare, stessa musica, altri due punti nel fardello, e contropiedi a valanga, con Tommy Fantoni che resta mattatore assoluto e perno in fase di finalizzazione (1/2 ai liberi per l’ex Livorno, 8-21). Ultimo giro di lancette, riposo per l’MVP del primo parziale in favore del giovane Dispinzeri, il debutto però è macchiato dal primo fallo, 2/2 di Allegretti, e Napoli mette in campo la zona, fruttuosa nel primo possesso a difendere. Gioco di perse e contro-perse sull’asse Black – Collins a metà campo, altro segnale positivo il fallo subito da Weaver in incursione, situazione raramente opzionata nel quarto, ma senza personali dalla lunetta. Ingresso per Montano e Malaventura (al posto di Black e Allegretti), l’Ave Maria di Maresca s’infrange sul secondo ferro. 10-22, Sigma in controllo.

Rientro in campo con Young e Filloy per la Sigma, Napoli ripropone Black e Bryan con Brkic da 4 e il doppio play: primo attacco, Bryan a rimbalzo si fa sentire, Montano sembra ispirato, e con due contatti ecco i falli di Maresca e Toppo. Black, con il giovane Biancoblù affianco, può anche cimentarsi nell’uno contro uno, e l’arcobaleno è solo rete per il -10, nel frattempo Bryan duella bene con Toppo, e recupera bene sul cambio: il problema allora è risolto da Collins con l’unica tripla a segno in serata, ma Napoli non rinuncia alla rimonta. Bryan da sotto c’è, Weaver stoppa con l’ennesimo contropiede avversario, e Montano non ha paura, trovandosi piedi per terra in angolo con la tripla del -9, in risposta alla tripla sporca di Andre. 16-25, torna in campo Fantoni, dall’altra parte Valentini, Montano è ancora protagonista gettandosi in difesa su ogni pallone, e organizzando discretamente l’attacco, meno l’ultimo prima del time-out di Ducarello, in cui il tiro arriva a cronometro scaduto, ma la dormita a rimbalzo dei giallo-rossi favorisce l’appoggio volante di Weaver per il -7. Il gesto però viene replicato a stretto giro a fronte della scialba e distratta rimessa della Sigma: il vantaggio è ancora più esiguo per i barcellonesi, che si aggrappano a un Fantoni granitico nel painted, con 1/2, ma Napoli è cambiata: sull’offensivo Young raccoglie, ma viene stoppato da Brkic, e in transizione Weaver fa pentole e coperchi cercandosi il fallo con gita in lunetta da 1/2…e non finisce qui: altro tagliafuori, altro Brkic da cineteca per atletismo, raccoglie l’offensivo e schiaccia. Gli ospiti appaiono scollati, più appiattiti sul talento dei singoli, ma anche con rotazioni limitate, visto il 3° fallo di Maresca su Valentini, il che costringe Ducarello al rientro di Pinton. L’ex Sant’Antimo però perdona un pò troppo dalla lunetta, meno Alex Young che lasciato da Weaver sul taglio in linea di fondo, piazza la tripla del nuovo +7, rifinito poi a +9 in transizione con l’assist di Collins a tutto campo per Fantoni: 23-33, Cavina vuole pensarci su.  Rientro in campo per Black al posto di Montano, il primo sbocco dal time-out è Weaver, che si riprende in uno contro uno il bandolo delle responsabilità: ancora in lunetta da Young, altro 1/2 (6/13 di squadra al momento), l’ex Charleroi però torna Penelope nelle transizioni con errori marchiani alternati a pepite quali il lob del 26-33 (a 3’36”). Anche sotto Fantoni sembra meno incontenibile, complice un Allegretti che in difesa trova la misura, e Black si guadagna il primo penetra e scarica di qualità, con l’ex Varese sempre a ricevere, suo l’extra-pass in favore del Mala, che buca sotto-rete: 29-33, time-out Sigma. Tommy prova a smentirci, ancora una volta in tagliafuori, ma il lavoro nei pressi del vetro non viene ripagato dalle percentuali in lunetta (0/2 a questo giro): meglio fare l’altruista, e pescare in transizione Pinton, che piedi a posto riallunga, il 29-36 è l’antipasto di un altra transizione in cui, grazie anche alla zona spezza-ritmo, Barcellona riparte a tutto gas con Young, e piazza il nuovo +8. E’ ancora Allegretti a cavare le castagne dal fuoco, soprattutto nell’ attacco alla zona con falli subiti e liberi oppure disturbo per aiutare i compagni (1/2 suo , poi 2/2 di Brkic); è  in difesa si fa di tutto, eppure Collins tira prima la pinella dal mazzo con un jumper solo-rete, poi è ancora maestro nel pick n’roll con Fantoni per il 34-42. Malaventura dall’angolo piazza l’ultima marcatura, ancora da fermo pestando l’arco, si va negli spogliatoi sul 36-42 Barcellona.

Stats Point: NAP 13 falli commessi, buon 40% dall’arco (4/10), ma solo 10/18 dalla lunetta (56%), in testa Weaver con 2/6 (10 punti in 14′, 2 palle perse); TJ Black 4 palle perse, a conferma dell’andamento statico in attacco; David Brkic 3 stoppate, Allegretti 10 punti in 16′. BAR 14 falli commessi (ma solo 4/8 dai liberi, poco , 4/12 da 3 (33%), decisivo l’asse Collins-Fantoni (7 punti, 6 assist, 3 palle recuperate il primo; 14 + 7 con 6/01 da 2 ma 2/6 dai liberi per il secondo), Young straripante a supporto con 14 punti e 5 rimbalzi. Possono pesare nelle rotiazioni i 3 falli di Maresca (3 assist) e Pinton.

Ripresa con Collins, Maresca, Young, Filloy e Fantoni, Napoli risponde con Brkic, Allegretti, Weaver, Black e Valentini (in missione speciale su Collins): c’è subito la stoppata di Weaver su Young, e il recupero nonostante l’ennesimo (ed efficace) disturbo di Fantoni e Filloy sotto le plance; Weaver ancora protagonista, a stretto giro, a commettere il 2° fallo è Andre Collins, KD però perdona ancora con 1/2: un pò meno quando mettendo il dito nelle piaghe di una difesa a uomo non convincente, e deposita a tu per tu con Fantoni, è il -3. E’ il momento degli uomini e dei leader dall’altra parte, è il momento ovviamente di Collins, che si becca il fallo proprio dal n.33 Expert, lo segue a ruota Fantoni, che punisce i cambi non eccellenti, e confeziona lo 0-4 di mini-break; Napoli allora si salva dal nulla offensivo con la tripla sporca di Black, ma è ancora Fantoni, e di nuovo dal pick n’roll in mezza transizione, a far male, mentre Collins con perizia porta Black sul lato e lo costringe alla persa. La reazione di carattere, sempre parlando di leader, è affidata a Weaver, che dal mis-match vede il taglio di Brkic, doppio beneficio: 3° dell’ex paladino, 2+1 del cesenate, per il -4. Ritmo che torna vivace, come nei primi minuti, Napoli recupera con l’infrazione di passi di Filloy sul buon aiuto di Allegretti a Malaventura, ma è soltanto un fuoco di paglia, con l’emorragia di rimbalzi offensivi, e il tassametro dei falli che corre anche per Brkic con il 3° personale (44-48 a 5’03” dall’ultima pausa). Parlando di terzi falli, rientra anche Giuliano Maresca, ma stavolta con una mano più delicata: quella che torna a mancare in Teo Malaventura con la forzatura, a cui segue ahimè un’altra azione veloce  innescata (e conclusa) da Collis con l’arcobaleno del +8, rifinito poco dopo a +11 con un’altra direzione magistrale in transizione dell’ex bomber di Caserta: a mangiarsi la ciliegina è Filloy dall’arco, 44-55, 3’57”. Time-out Cavina, nessuna variazione in quintetto, nella speranza che il terzo quarto torni ad essere la macumba della Sigma. Dall’altra parte nessuna variazione in campo, e la brillantezza che non viene meno, con Collins ancora mattatore anche perchè mai portato sul lato, suo l’assist per Young e la tripla del +14. Black di rabbia si porta Collins a spasso, e tiene poi difesa, per una volta, il primo passo del play siculo, poi però si incarta buttandosi dentro, per fortuna c’è l’angelo Allegretti che si assicura il rimbalzo con 2/2, procurando anche il 4° di Alex Young, pedina fondamentale di questa Sigma già in bonus, ma che corre e strappa carambole a volontà. Ingresso allora per Carmelo Iurato (a compensare Tommy Fantoni), arrivano ancora gli errori dalla lunetta per Bryan (0/2 pesante, 16/27 complessivo), bilancia invece il Mala, 50-58. Seconda apparizione terminata per l’ex talento di Avellino, troppo acerbo per il carino di Fuorigrotta, arriva la zona, e si triplica Fantoni, ma in fade- away l’ala sicula è notevole, e lo è ancora di più nel solito pick n’roll con spiraglio millimetrico che arriva dal recupero di Toppo a rimbalzo: contatto giudicato da doppio tecnico con Ceron, 2/2 per Tommy (22 punti), 2/2 ad annullare per il capitano. Ultimi 40” con Bryan che pasticcia ancora a rimbalzo offensivo e il Mala che forza, salva il peggio il recupero di Allegretti: l’azione conclusiva della Expert però è ancora confusa, confusa al punto da meritare il -10 del terzo quarto pro Sigma (52-62).

Frazione decisiva, Pinton, Fantoni, Filloy, Toppo e Collins per gli ospiti, Napoli opta per Black, Ceron, Malaventura (tre piccoli per mettere pressione ai tiratori),  Alegretti e Weaver, finalmente TJ si esibisce in un primo lay-up incisivo, ma il rientro difensivo è pieno di pecche, e neanche il 32% dall’arco giustifica la tripla solo rete di Filloy in angolo. Si giustifica ancora meno la tripla all’ultimo secondo di Black, dopo un’azione in cui Fantoni aveva letteralmente murato Weaver, ma il basket è anche irrazionalità, intuito, ispirazione la stessa con cui Black da freccia anonima in attacco sfreccia per rubar palla a Collins, e appoggia al ferro per il -6: 59-65, 8’29” alla fine.  Time-out ospite per congelare il ritmo (intento confermato dalla zona fronte pari), il pubblico prova a re-innescarlo dopo i 90” di stop, e ci si riesce alla grande con l’ingenuità sotto canestro di Filloy. Palle che scottano, tensione che si taglia con il coltello, Barcellona per la prima volta sembra perdere le fila emotive del match: altra azione forzata, addirittura con Pinton, arriva dall’uno contro uno di Brkic il 1° fallo di Fantoni, poi il 3° di Filloy (3° di squadra) su Weaver,sempre in uno contro uno, poi ancora il 5° di Toppo su KD…il leader ringrazia con il 4/4 del 62-65, e la Sigma è già in bonus con quasi 7′ da giocare: sarà comunque un fattore. Il PalaBarbuto è davvero una bolgia, ma Pinton non se ne accorge, e prova lui a fare il Collins, con due falli subiti consecutivi; non a caso gli fa eco Fantoni, con un movimento in stile Chiacig a tu per tu con Brkic, bravo comunque a non accettare il cambio. Napoliin ogni caso ragiona di più, il contatto è all’ordine del giorno, anche Ceron ne approfitta per il 4° di Pinton, 2/2 dalla lunetta, non parliamo di Weaver che pesca il personale di Filloy (anche per lui quarto personale): 2/2 del n.25, -1 a 5’41”, è il momento di Alex Young nella mischia, probabilmente la scelta più azzeccata ai fini dei due punti, ma gli effetti saranno a scoppio ritardato. Leggera pressione su Collins che torna ora al pieno comando delle operazioni, stavolta anche Fantoni, l’equilibrio in persona, esagera sfondando su Brkic, che pare tornare specialista difensivo al momento giusto, ma anche più fluido in attacco, quando per il possesso decisivo approfitta della difesa inevitabilmente tenera di Filloy, e appoggia comodamente per il 68-67. Il sogno del vantaggio però dura poco, perchè Fantoni reagisce, ne mette due, poi porta Brkic in un amen al 4° fallo, e il cesenate poco dopo non può che seguire l’incunearsi di Young da 2+1. Time-out, 68-71, 3’45” al termine, anche Napoli arriva in bonus, la Expert trova un buon pick n’pop con Brkic: la tripla per quanto giusta è abbondante, ma con il tap-in voltante sistema Weaver; il problema però ritorna di nuovo nella transizione, ancora con Filloy da tre, l’ex Milano si ripete murando Ceron e lanciando il nuovo contropiede chiuso da Fantoni in schiacciata: +7, nuovo time-out Azzurro. Il momento è decisivo, tenere fino alla fine o perdere contatto, la storia della partita sembra circolare, con la palla che ritorna ferma in attacco, e Black che all’ultimo lancia il pallone della disperazione; stavolta però il passaggio millimetrico di Collins non riesce, Fantoni si perde Brkic, e il 2/2 tiene in vita una piccola fiammella, con 2′ da giocare. Il problema è che la fiammella pare spegnersi in un lampo: Brkic prova a replicare l’ottimo vis-a-vis con Fantoni, il contatto è dubbio, ma c’è il 5° tra mille proteste, funge da estintore Marco Ceron, Capitan Futuro s’inventa la tripla della mattonella. -3, ma un minuto sembra troppo poco. Infatti Young da leader si becca i liberi forse decisivi, e la risposta viene affidata a un Allegretti troppo solo, troppo incerto: persa inevitabile, a 43” il fallo di Ceron, è ancora Young (per minuti al 4° fallo) a siglare i liberi che scavano il solco al punto giusto, rinforzato dall’extra- trentello di Fantoni poco dopo. 75-84, Collins stavolta a sfilare sotto l’entusiasta Allegra Brigata, neanche il tecnico fischiato all’ex Casale serve a rimettere in discussione il tutto. 78-85 il finale di una gara a fisarmonica, ma che la Sigma porta a casa con il merito della giusta lucidità nel momento chiave, momento a cui purtroppo seguono i fatti peggiori, indegni del basket, di chi lo segue, di chi lo fa.

MVP DAILYBASKET: TOMMASO FANTONI. Partita della vita, 31 punti con 11 rimbalzi (di cui 7 offensivi), 12/16 dal campo, con Demian Filloy ha praticato una costante azione di disturbo nel taglia-fuori offensivo, e rovinando su entrambi i lati del campo i piani di un duo Allegretti – Brkic, solo a tratti convincente, soprattutto in difesa.

EXPERT NAPOLI – SIGMA BARCELLONA 78-85 (10-22; 36-42; 52-62)

NAPOLI: Malaventura 10, Allegretti 12, Valentini, Black 16, Montano 3, Bryan 1, Izzo ne, Weaver 20, Brkic 11, Ceron 5. All. Cavina.

BARCELLONA PDG: Young 24, Toppo, Maresca 4, Collins 13, Filloy 11, Pinton 3, Fantoni 31, Dispenzeri, Deleo ne, Iurato. All. Ducarello.