Dawan Robinson, protagonista con le sue incursioni della vittoria Trenk su Brindisi (foto pallacanestroreggiana.it)

Brindisi gioca bene per 30 minuti, ma la zona di coach Menetti firma la rimonta vincente

E’ la Trenkwalder ad aggiudicarsi lo scontro al vertice con l’Enel Brindisi, riuscendo grazie al 82-77 finale a ribaltare anche la differenza canestri (all’andata era finita 71-67 per i pugliesi). Reggio vince grazie a una prodigiosa rimonta tra 3° e 4° periodo, propiziata da dodici minuti di zona a cui l’Enel non trova contromisure, gettando via il vantaggio accumulato (anche di 13 lunghezze) e il bel gioco mostrato. La Trenk torna in vetta raggiungendo Scafati e Pistoia a quota 30, Brindisi segue a 28.

Quintetti base Trenkwalder RE: Robinson, Taylor, Frassineti, Filloy, Cervi; Enel Brindisi: Renfroe, Hunter, Formenti, Callahan, Borovnjak

Mosse a sorpresa nei quintetti iniziali, con Frassineti e Cervi a sostituire Slanina e Chiacig nel tradizionale starting five di coach Menetti, e Formenti a rimpiazzare l’infortunato Ndoja. Fin da subito le due squadre non sembrano disdegnare un ritmo alto, con Taylor e Renfroe a concludere rapidamente in transizione e Frassineti a colpire da lontano (8-2 a 7’40 dalla prima sirena). Cervi respinge il tentativo di Callahan, ma non può nulla sulla tripla di Formenti, però è ancora la Trenk a spingere in velocità con Robinson a premere sull’acceleratore e lo stesso Cervi a catturare rimbalzi importanti per dare il la all’azione. Wojciechovski entra per Borovnjak, letteralmente dominato da Cervi, ma è sempre Formenti a far male con le sue bombe in transizione. Callahan inventa un ottimo assist per Wojciechovski che trasforma l’11 a 10 a 4’54” dalla pausa, e quando un paio di pasticci di Filloy sembrano poter regalare il primo vantaggio agli ospiti un fallo antisportivo di Formenti regala due possessi a Reggio, che ne ricava però solo un misero punto, così Wojciechovski può appoggiare per il pareggio. Frassineti realizza da tre in acrobazia, ma Formenti non sembra poter sbagliare in questo primo quarto e risponde con la stessa moneta. Il ritmo e le percentuali restano elevate dopo il piazzato di Cervi, il jumper di Callahan e l’appoggio ravvicinato dello stesso Cervi. Formenti porta a casa un gioco da tre punti grazie al fallo di Robinson su un contropiede ormai fatto, poi Hunter si fa finalmente notare a 1′ dalla fine con la tripla del +5, scarto subito ridotto dal piazzato di Antonutti. Hunter segna ancora con una bella volata, prima di lasciare spazio a Giuri e vedere dalla panchina l’appoggio volante di Taylor che fissa il 24-26 di fine primo quarto.

Al rientro anche Chiacig e Ruini sono in campo per vedere il brutto avvio della Trenk che butta i primi possessi e lascia a Borovnjak due comodi punti. Torna subito anche Robinson, subito mandato al bar dalla finta di Borovnjak, ma la tripla vincente è di Ruini che trova l’aiuto del tabellone per firmare il 27-32 a 7’25. Antonutti si infila in area e deposita un facile lay-up prima che Ruini trovi in modo geniale il back door di Robinson e il contropiede ancora di Antonutti riavvicini i suoi, convincendo coach Bucchi al time-out (33-34, 4’59”). Entra l’ex di turno, Maestrello, ma è Chiacig a farsi notare stoppando Hunter e lanciando Robinson, il cui tiro da tre non va però a segno. Trova invece il bersaglio la tripla di Callahan, che poi completa addirittura un gioco da 4 punti e segna con un buon gancio dal post che vale il massimo vantaggio ospite sul +10 e induce Menetti al time-out (33-43, 2’50”). Al rientro Filloy e Frassineti sostituiscono un Antonutti grintoso ma maltrattato da Callahan e Slanina, e, superato il pressing brindisino che da qualche minuto preme sulla Trenk, Taylor e Robinson ridanno ossigeno a Reggio, rimessa del tutto in piedi dal solito jolly da tre di Frassineti che porta lo score sul 39-43 a 1’44”. Renfroe resta a secco dopo un paio di ostinati tentativi e i liberi di Robinson e Hunter chiudono il primo tempo sul 40-45.

Quintetti iniziali in campo all’inizio del terzo periodo e continua il pressing a tutto campo dell’Enel che mette in difficoltà dopo ogni rimessa la Trenk. Callahan riprende dove aveva lasciato colpendo da tre, ma ancora Filloy risponde da lontano. Sulla stessa azione Callahan resta a terra dopo un colpo alla schiena ed è costretto a lasciare spazio a Zerini, che subito punisce la disattenzione biancorossa realizzando la tripla del 45-53 a 7′ dalla fine. Borovnjak supera Cervi in velocità e il suo lay-up spinge coach Menetti al time-out sul nuovo -10 per Reggio (45-55, 6’25”). Il sorprendente Zerini si ripete da tre e allunga sul +13, prima che Taylor batta la sirena e appoggi in rovesciata. La Trenk non trova però fluidità in attacco a causa dell’intensità difensiva degli ospiti che giocano bene anche in attacco, con Renfroe e Borovnjak a confezionare un ottimo alley-oop. Taylor forza l’ennesimo tiro in isolamento e solo il testardo contropiede di Robinson tiene in vita i suoi con tre punti. Proprio Robinson prende la squadra sulle spalle, ma le scelte decisive sono di Menetti, che sostituisce un inconcludente Taylor con Ruini (solo 10 alla fine per Donell) e gioca la carta della zona con Cervi a presidiare l’area e lanciare la transizione reggiana. L’Enel resta di stucco, non riesce più a costruire buoni tiri e spreca diversi palloni, così l’appoggio di Robinson e la tripla di Slanina ispirano la rimonta della Trenk, capace di recuperare uno svantaggio in doppia cifra in un paio di minuti e portarsi sul 57-60 a 40”. L’incursione di Antonutti riavvicina ulteriormente i suoi e un’altra palla gettata da Brindisi permette a Robinson di segnare addirittura i liberi del vantaggio alla fine del parziale, 61-60 (impressionante il 14-0 Trenk nei 2′ finali).

Menetti conferma la zona e il quintetto senza Taylor anche nel quarto periodo e solo il canestro di Callahan interrompe un digiuno prolungatissimo. Antonutti continua a trovare varchi nella difesa avversaria e Robinson colpisce ancora da tre, Borovnjak risponde ma Cervi esplode tutta l’energia trasmessa dal pubblico reggiano con una schiacciata imperiosa e selvaggia che accende l’atmosfera. Brindisi trova qualche opportunità in più grazie a un paio di rimbalzi offensivi ma non le concretizza e Cervi allunga sul 70-65 a 5’36” prima di essere stoppato dallo svolazzante ma poco concreto Renfroe. Hunter prosegue nella sua lotta personale con il canestro, così coach Bucchi prova a dare l’ultima scossa ai suoi (71-66, 4’01”). Borovnjak deposita dolcemente il -3, ma la schiacciata (molto meno dolce) di Cervi e il recupero di Slanina regalano a Reggio ben 8 punti di vantaggio con cui entrare negli ultimi due minuti (76-68 a 2′). Un dubbio sfondamento di Robinson tiene in vita l’Enel che torna a contatto con la tripla di Maestrello per il 76-72. Ancora Robinson perde il controllo del pallone regalando a Renfroe la possibilità di rovesciare il -2 in un clima ormai arroventato ma Antonutti segna tre liberi su quattro e l’arcobaleno fallito da Renfroe sembra mettere la parola fine. La tripla di Hunter non trova il canestro, ma quella di Formenti sì, così gli errori ai liberi di Robinson tengono ancora sulle spine i tifosi biancorossi (79-77 a 20”), che possono finalmente esplodere sull’appoggio di Antonutti che chiude la partita e vale l’82-77 finale.

Pensieri della buona notte

La Trenk soffre il bel gioco dell‘Enel che resta avanti per trenta minuti grazie alla mira di Formenti (15 con 4/7 da tre) e i punti di un ottimo Callahan (17 e 6/8 dal campo, solo il colpo subito lo mette KO) e nonostante due americani spuntati come Renfroe e Hunter. La zona della Trenk, però, cambia tutto: spiazza Brindisi, permette a due fantastici Cervi e Antonutti di comandare in mezzo all’area (13+11 il primo, 16+8 il secondo) e scatena i contropiedi di Robinson che chiude con 20 punti e mantiene saldo il timone della partita fino al termine, portando a casa anche un’importantissima differenza canestri.

Most Valuable Player Dawan Robinson

Fatica un po’ nei primi minuti, il guerriero di Philadelphia, sprecando qualche palla di troppo e non riuscendo a trovare il filo della gara. Ma, immancabilmente, si fa trovare pronto quando più conta, aprendo la strada alla rimonta reggiana grazie alle sue penetrazioni in area a suon di cornate e testa dura. Litiga con i liberi (9/17) ma gli si perdona questo e altro. Toro.

Least Valuable Player Jimmy Lee Hunter

Mai nella gara, “Snap” sparacchia inutilmente da lontano (tremendo 3/15 dal campo) e non si rende mai utile alla sua squadra, fallendo anche nei momenti finali in cui un giocatore esperto come lui dovrebbe fare la differenza. Inaffidabile maestro.

Pagelle Trenkwalder RE: Robinson 7, Taylor 5, Antonutti 7, Frassineti 7, Filloy 6, Slanina 6.5, Cervi 7, Chiacig 6, Ruini 6.5 ; Enel Brindisi: Maestrello 6, Formenti 6.5, Hunter 5, Renfroe 5.5, Borovnjak 6.5, Callahan 7, Wojciechowski 6.5, Zerini 6.5, Giuri 6.