Troy Bell (foto S. Bonaceto 2012)

Troy Bell (foto S. Bonaceto 2012)

A cura di Nino Buemi con la collaborazione di Antonio Raimondo

per www.barcellonabasket.net

 

 

Dopo aver ottenuto ben sette vittorie negli ultimi otto incontri, la Sigma Barcellona è pronta ad affrontare il derby contro Capo d’Orlando, ovvero una delle partite più attese della stagione, soprattutto da parte dei tifosi.

Dopo quasi 30 anni dall’ultima sfida in campionato tra le due formazioni, le due principali compagini cestistiche della provincia si ritrovano una di fronte all’altra a portare in altro il nome della Sicilia.

 

L’avversario

 

Come noto, la società del Presidente Enzo Sindoni si è resa protagonista di tornei entusiasmanti nei massimi campionati nazionali dal 2004 al 2008, fin quando, per irregolarità amministrative, è stata esclusa dalla Serie A. È così cominciata una rapida risalita (sin dalla serie C dilettanti) per il ritorno nel basket professionistico, culminata col ripescaggio in LegaDue di quest’estate.

Il roster allestito dal Direttore Sportivo Giuseppe Sindoni è stato inizialmente affidato a coach Massimo Bernardi, che ha ricevuto l’incarico di amalgamare un gruppo giovanissimo e molto rinnovato rispetto alla precedente stagione di DNA, con l’obiettivo di disputare un campionato “tranquillo”. La fase iniziale del torneo si è però rivelata molto negativa per Benevelli e compagni, che hanno infatti rimediato sei sconfitte consecutive; ciò ha indotto la dirigenza a cambiare subito la guida tecnica, dando fiducia ad un personaggio di alto profilo mediatico come Gianmarco Pozzecco, autentico idolo dei tifosi orlandini, alla prima esperienza come head coach, coadiuvato dal più esperto Furio Steffè.

Il cambio di allenatore ha sinora sortito effetti positivi, restituendo entusiasmo all’ambiente e portando la squadra al conseguimento di tre vittorie in cinque partite. Fino a questo momento, l’unica nota stonata dell’ ”era Pozzecco” è rappresentata dalla rinuncia forzata ad Alex Young, giovane esterno americano dal notevole talento offensivo, trovato positivo alla cannabis in seguito ad un controllo antidoping e del quale, dunque, si è resa necessaria la sostituzione. Al suo posto è arrivato Anthony Mason Jr (figlio della famosa ex stella NBA di New York, Charlotte e Miami), che ha firmato un contratto fino al termine della stagione, la cui presenza nel derby è incerta a causa delle prassi burocratiche connesse al rilascio del visto. L’altro rookie “made in USA” ingaggiato dalla dirigenza siciliana è Talor Ryan Battle, classica combo-guard americana, molto rapida, abile nel creare dal palleggio sia per se stesso che per i compagni (smista quasi 5 assist di media), giocatore assolutamente rigenerato da coach Pozzecco (viaggia sui 19 punti di media nelle ultime cinque partite), dopo essere stato addirittura in odore di taglio durante la “gestione Bernardi”. Il settore dei “piccoli” è completato da due esperti playmaker come Donte Mathis, atleta un po’ avanti negli anni (classe ’77), poco dinamico ed appariscente, ma dalla buona visione di gioco e Marco Passera (che ha saltato la prima parte di stagione a causa di un infortunio) e da un gruppo di interessanti giovani italiani (Matteo Palermo, Marco Portannese, Andrea Vignali), nel quale spiccano, in particolare, le qualità dell’agrigentino Portannese, guardia dalle importanti doti offensive, discreto passatore, molto efficace anche a rimbalzo (ne conquista quasi 6 di media). La coppia “lunghi” titolare è formata da Mitchell Poletti, atleta dai buoni mezzi fisici e tecnici, il cui difetto principale è la discontinuità di rendimento e da un pivot di grande spessore come Otis George, molto forte fisicamente ed eccellente rimbalzista. I due cambi sono il capitano Andrea Benevelli, ala grande dotata di buona tecnica individuale, reduce da eccellenti campionati in DNA, frenato dagli infortuni in questo primo scorcio di torneo, ed il giovane pivot Francesco Pellegrino, discreto gregario dal fisico imponente, a cui è riservato un minutaggio ridotto.

 

 

Il Match

Barcellona è chiamata a confermare i notevoli miglioramenti difensivi palesati nelle ultime tre gare. La squadra di Perdichizzi è oggettivamente superiore all’avversario, ma non può permettersi il lusso di sottovalutare una compagine che, conscia di non avere nulla da perdere, giocherà sicuramente con grande intensità e grinta. A ciò va aggiunto che Anthony Mason Jr. (che potrebbe debuttare) è un atleta del quale gli addetti ai lavori parlano benissimo e di cui non è possibile preventivare il tipo d’impatto. Risulterà, infine, molto equilibrato il duello tra i due pivot titolari (Cittadini e George), reduci da ottime prestazioni in campionato. 

 

I Roster

                    

Sigma Barcellona

 

Upea Capo d’Orlando

Giocatore

Ruolo

Anno

 

Giocatore

Ruolo

Anno

5

Alessandro Cittadini

5

1979

 

4

Marco Passera

1

1982

10

Troy Bell

1-2

1980

 

6

Andrea Vignali

3

1993

11

Taurian Green

1

1986

 

7

Otis George

4-5

1982

12

Ryan Bucci

2

1981

 

8

Mitchell Poletti

4-5

1988

13

Craig Callahan

4

1981

 

9

Andrea Benevelli

4-5

1985

15

Manuele Mocavero

5

1980

 

11

Marco Portannese

2

1989

18

Giacomo Eliantonio

4-5

1988

 

12

Matteo Palermo

1

1991

21

Marco Giuri

1-2

1988

 

14

Talor Ryan Battle

1-2

1988

22

Riccardo Coviello

3

1988

 

15

Donte Mathis

1

1977

24

Melvin Sanders

0

1981

 

19

Francesco Pellegrino

5

1991

 

Allenatore: Giovanni Perdichizzi                   Allenatore: Gianmarco Pozzecco

Assistente: Nino Coppolino                                    Assistente: Furio Steffè

 

Campo di Gioco: PalAlberti di Barcellona 

Talor Battle (foto G. Pappalardo)

Talor Battle (foto G. Pappalardo)

 

 

Le informazioni son o tratte dalla Guida al Campionato di BarcellonaBasket, disponibile gratuitamente sul portale www.barcellonabasket.net

 

Arbitri: Andrea Masi (Firenze)

            Claudio Di Toro (Perugia)

            Paolo Cherbaucich (Trieste)

 

Gli ex dell’incontro

Gli Ex dell’incontro siedono nella panchina di Barcellona e sono il Coach Giovanni Perdichizzi ed il suo assistente Nino Coppolino, che a Capo d’Orlando hanno ottenuto successi e soddisfazioni, portando la formazione paladina in Serie A e guidandola alla storica salvezza nel massimo campionato, prima di tornarvi la scorsa stagione, in DNA, con minori successi.

 

I Precedenti

 

Oltre le due sfide di Coppa Italia della pre-season di quest’anno, entrambe vinte dai giallorossi, la gara di venerdì può considerarsi come un vero evento in quanto è la prima volta che Barcellona e Capo d’Orlando si affrontano tra i Professionisti.

Tante volte, in passato, le due formazioni si sono trovate una di fronte all’altra nelle serie minori, tante volte i destini delle due formazioni si sono incrociati, ma mai in campionati di rilievo.

I ricordi di molti portano alla mente le sfide nei campi all’aperto dei campionati dilettantistici, anni ’70, Fiamma contro Capo d’Orlando. Due scuole di basket della provincia, due modi di fare e pensare la pallacanestro, due città che hanno fatto grande una provincia.

E poi ancora le sfide in serie C (stagione 1981-82) con la formazione di Cucinotta da un lato e la Cestistica Barcellona dall’altro.

Due sole gare in campionato, una vittoria per parte. All’andata vinse Barcellona all’Aia Scarpaci (76-67), mentre al ritorno ebbe la meglio l’Orlandina al PalaValenti (87-69).

Si passa poi alla stagione 1983-84, prima di rivedere un derby della provincia. Quell’anno, Capo d’Orlando vinse sia all’andata (92-93) che al ritorno (84-68), ed alla fine dell’anno ottenne la promozione in Serie C1.

Dovranno passare quasi 30 anni, prima di rivedere contro le due formazioni in gare ufficiali. Coppa Italia di LegaDue 2012-13, ottavi di finale. Barcellona si impone sia all’andata (92-96) che al ritorno (84-76).

 

 

Le Statistiche

Dopo la splendida prova di Bologna, Barcellona rafforza il suo primato in classifica quale miglior attacco della LegaDue 2012/13, grazie agli 82,7 punti a gara; Capo d’Orlando, nonostante la posizione in classifica generale, ha più volte dimostrato di avere confidenza con il canestro risultando il 7° attacco del campionato (76,5 punti a gara).

A livello difensivo, per entrambe le formazioni, non possiamo certo parlare di top di categoria; infatti, Barcellona ha solo l’undicesima difesa (76,4 canestri subiti), mentre Capo d’Orlando ha la penultima difesa (80,6 canestri subiti).

Un dato molto interessante è quello sulla media delle Valutazioni. Infatti, sia Barcellona che Capo d’Orlando sono sul podio, rispettivamente prima (98,2 a gara) e terza (84,2 a gara).

Barcellona occupa la prima piazza nei Tiri da 2 (56,5%) ed è terza – in netta risalita – nei Tiri da 3 (36,1%), mentre Capo d’Orlando si colloca, rispettivamente, in 3°posizione assoluta (55,4%) ed in ultima (24,2%).

Sotto canestro la formazione barcellonese è 4° assoluta (35,0 di media a gara), mentre i Paladini sono 9° (33,6 di media a gara).

Curiosamente, entrambe le formazioni sono le migliori per assist forniti; Barcellona è prima (14,4 a gara), Capo d’Orlando seconda (12,8 a gara).