Dodici le partite giocate nella notte, sulle tredici in programma, dato che Bulls-Pacers è stata rinviata per neve. Ad Atlanta ci vogliono due overtime per decidere il vincitore, mentre a Phoenix i Knicks passano solo a fil di sirena. Perdono i Lakers a Denver e i Nets a Milwaukee, mentre vincono senza grossi problemi Heat e Spurs contro Bobcats e Toronto. Altra battuta d’arresto per i Grizzlies, che ora sentono il fiato sul collo dei Warriors, vincenti contro i Jazz.

Chicago Bulls @ Indiana Pacers rinviata
Cleveland Cavaliers @ Washington Wizards 87-84
Miami Heat @ Charlotte Bobcats 105-92
Charlotte Hornets @ Orlando Magic 97-94
Detroit Pistons @ Atlanta Hawks 119-126 2OT
Brooklyn Nets @ Milwaukee Bucks 93-108
Philadelphia 76ers @ Memphis Grizzlies 99-89
Houston Rockets @ Minnesota Timberwolves 87-84
Toronto Raptors @ San Antonio Spurs 80-100
Los Angeles Lakers @ Denver Nuggets 114-126
Golden State Warriors @ Utah Jazz 94-83
New York Knicks @ Phoenix Suns 99-97
Sacramento Kings @ Portland Trail Blazers 91-109

JR Smith, decisivo nel finale

JR Smith, decisivo nel finale

MVP. Con Carmelo Anthony assente per problemi fisici, ci pensa JR Smith a trascinare i suoi alla vittoria. La guardia dei Knicks non solo gioca una partita superba, segnando 27 punti con 6 rimbalzi, 5 assist e 5 recuperi, ma risulta anche decisivo segnando gli ultimi due canestri della gara, in un finale molto tirato (vedi “Buzzer Beater”).

LVP. Giornata negativa per tutti i Timberwolves, ma sicuramente la coppia di lunghi Love-Pekovic avrebbe potuto, e dovuto, dare di più. Il primo ha chiuso con soli 7 punti (3/7 da due, 0/7 da tre), anche se con 12 rimbalzi catturati, mentre il serbo ha segnato la miseria di 2 punti con 1/7 dal campo, più 7 rimbalzi. Gran parte della sconfitta di misura con i Rockets passa dalla loro “assenza” sotto canestro.

On Fire. Kyrie Irving (CLE, 26 pts, 6 reb, 8 ast), Dwyane Wade (MIA, 29 pts, 9 reb, 5 ast), LeBron James (MIA, 27 pts, 12 reb, 8 ast), Kemba Walker (CHA, 27 pts, 6 reb, 6 ast), Robin Lopez (NOH, 29 pts, 9/10 FG), Greivis Vaquez (NOH, 27 pts, 6 reb, 8 ast), Jameer Nelson (ORL, 28 pts, 10 ast), Josh Smith (ATL, 31 pts, 10 reb, 6 ast), Brook Lopez (BRO, 21 pts, 10 reb), Brandon Jennings (MIL, 25 pts, 6 ast), Dorell Wright (28 pts, 6 reb, 5/8 3FG), Zach Randolph (MEM, 23 pts, 9 reb), James Harden (HOU, 30 pts, 6 reb), Corey Brewer (DEN, 27 pts, 6/7 3FG), Kenneth Faried (DEN, 21 pts, 15 reb, 9/13 FG), Stephen Curry (GSW, 23 pts, 8 reb, 7 ast), Jason Kidd (NYK, 23 pts, 6 reb, 8 ast), LaMarcus Aldridge (POR, 28 pts, 12 reb).

Losing Effort. Non è bastato il quarantello di Kobe Bryant per continuare la striscia vincente dei Lakers. Kobe ha giocato per ben 44 minuti, mettendo a segno 40 punti con 13/24 dal campo (5/9 da tre), aggiungendo 4 rimbalzi e 6 assist. Da segnalare anche la maiuscola prestazione di Jared Dudley, 36 punti in 42 minuti, con 11/17 dal campo (5/8 da tre), più 5 rimbalzi e 3 assist.

Will Bynum ha provato a trascinare i suoi alla vittoria

Will Bynum ha provato a trascinare i suoi alla vittoria

The Unexpected. Certo è stato aiutato anche dai due overtime, ma 31 punti di Will Bynum in 36 minuti, partendo dalla panchina, in pochi se li aspettavano.

Ups. Buona vittoria dei Bucks contro un avversario “diretto”, in ambito playoffs, come i Nets, così come i Rockets, che si confermano in un buon momento (5º vittoria consecutiva) e vincono, seppur a fatica, contro degli spenti Timberwolves. Buon momento anche per i Warriors e per i Blazers, che provano ad inserirsi nella già ampia lotta per i playoffs a Ovest.

Downs. Continuano le difficoltà per i Nets, ormai scesi al 50% di vittorie, che valgono l’ottavo posto a Est, mentre si ferma a quota 5 la striscia positiva dei Lakers, che dopo aver dato qualche segnale di ripresa, e dopo la bella vittoria di Natale contro i Knicks, cadono a Denver sotto i colpi da tre di Corey Brewer. Continua poi la crisi senza fine dei Bobcats, alla 16º sconfitta consecutiva.

Comeback. Ad Atlanta i Pistons, dopo essere stati sotto anche di 22 in apertura di quarto periodo, e sotto di 20 (74-94) a 6.50 dal termine, mettono in atto un’incredibile rimonta, culminata con il canestro di Daye a 4 secondi dalla sirena, che vale il +1 (101-100). Poco dopo Horford ha la possibilità di ribaltare nuovamente la gara dalla lunetta, ma il suo 1/2 è comunque sufficiente per forzare il supplementare.

Buzzer Beater. A Phoenix è JR Smith l’eroe di giornata: con i Suns avanti di 2 a 34 secondi dalla fine, prima infila il canestro del pareggio con 10 secondi sul cronometro; poi, dopo una persa di Telfair, segna sulla sirena il canestro della vittoria.

Stat of the Night. Se i Pistons hanno lottato per la vittoria per 58 minuti lo devono soprattutto ai cinque giocatori usciti dalla panchina, che hanno segnato ben 85 punti contro i 34 del quintetto base, aggiungendo 39 rimbalzi (contro 23) e 17 assist (contro 4). Considerando che nello starting five ci sono Knight e Monroe, due delle pietre angolari del futuro dei Pistons, si può capire come la strada verso questo futuro sia piuttosto in salita.

Ecco la Top 10 della notte:

httpv://www.youtube.com/watch?v=bqnH70W-zzo