Una conclusione di Casper Ware (foto Giorgio Scarfì 2013)

Una conclusione di Casper Ware (foto Giorgio Scarfì 2013)

Novipiù Casale Monferrato – Aget Nature Imola 65-58 (17-13, 30-25, 50-47)

La Novipiù Casale rischia di complicarsi molto la vita da sola in prospettiva playoff, contro un’Imola coriacea e combattiva, ma con i nervi negli ultimi minuti riesce ad assicurarsi il successo che mette al sicuro come minimo il 3° posto. Non è una partita spettacolare quella del 25 aprile in Piemonte, ma con la combattività delle due difese l’equilibrio regna sovrano e rende appassionante lo sviluppo del match. Le palle perse sono un fardello pesante per la squadra di Griccioli, che però domina a rimbalzo e costruisce soprattutto con l’energia di Butkevicius e Martinoni la base della vittoria.

Casale deve riscattare la sconfitta di Verona e prova subito a partire lanciata. Green viene coinvolto in post basso, poi Ware spara dall’arco e in un lampo è 5-0. Imola trova i primi punti con un bel giro sul perno di Chillo, quando però sono già passati quasi 3’40”, e da sotto trova gli unici sbocchi offensivi nella prima metà del quarto d’apertura. Viceversa proprio sotto i tabelloni lascia pericolosi varchi nella metà campo difensiva, ne beneficia un ottimo Butkevicius in versione aspira-rimbalzi che segna 3 canestri di cui 2 pulendo gli errori dei compagni (13-4). L’Aget non riesce ad aprire la scatola da fuori e rincorre, Fucà prova un accenno di zona 2-3 da cui nasce un preciso jumper di Maestrello e un contropiede chiuso da Valenti (17-11) per il timeout di Griccioli. Ware però non incide, Green sembra ancora incerto, le palle perse penalizzano la squadra di casa che, pur provando vari cambi non riesce ad andare oltre il 37% su azione e chiude il 1° quarto avanti di soli 4 punti. Merito di un’Imola coriacea e ostica in difesa.

La Novipiù fatica a sviluppare la miglior circolazione di palla e arrivano in successione due palle perse e un fallo in attacco di Butkevicius, che però continua a dominare a rimbalzo. Green sbaglia una schiacciata, contestatagli dalla difesa, poi però Martinoni stoppa e Malaventura mette una tripla in transizione. Casale però non riesce a trovare continuità e anche un bell’arresto e tiro di Martinoni viene seguito da due volate in contropiede ben confezionate da Turel e Gay (26-21) che costringono Griccioli a fermare la partita con 2’31” da giocare. Le variazioni difensive di Fucà, che propone ancora la zona 2-3 e il pressing, hanno il loro effetto: il coach imolese vuole tenere alta l’intensità nella propria metà campo e si arrabbia parecchio quando viene lasciato un buon tiro a Pierich poco prima della pausa (30-25).
L’attesa scossa per la Novipiù non arriva, anzi Imola pareggia grazie al 5-0 costruito da Maestrello dall’arco e da Valenti da sotto. Il lavoro vicino a canestro continua a premiare l’Aget che trova buoni sbocchi con Chillo e ancora Valenti, mentre Casale fatica a costruire ogni conclusione e deve sudare parecchio per ogni canestro. La mira di Ware è storta (doppia cifra solo per gli errori consecutivi), Griccioli punta allora su Monaldi, che è in campo con Antonelli, Pierich e Malaventura quando arriva il primo allungo firmato da tre triple in fila di Ferrero (2) e Pierich (48-38).  L’Aget avrebbe sulla carta meno da chiedere a questa partita, però non ha alcuna intenzione di mollare: arrivano i tiri pesanti di Masoni, che poi spreca due liberi, e Gay. E il verdetto è rimandato all’ultimo periodo (50-47).

Dopo 2’ di gioco gli ospiti mettono la testa avanti perché l’ottimo Chillo è micidiale a convertire gli scarichi sulla linea di fondo (53-54). Malaventura e una rara iniziativa vincente di Green ridanno fiato per un attimo a Casale (57-54) che soffre Foiera subentrato al sanguinante Chillo, ma riprende coraggio ancora con Green e l’energia sprigionata da una stoppata di Martinoni. La miglior notizia di una serata difficile per coach Griccioli è proprio la fiammata finale della guardia di Philadelphia, molto più intraprendente nei minuti finali, che segna due entrate in fila e vede due errori compensati dai tap-in di Martinoni sopra la testa di Chillo nell’8-0 che vale il 65-58 a 1’10” dalla fine. Imola continua a provarci, ma la copertura in area di Casale mette in cassaforte una vittoria tanto importante quanto sofferta.

MVP – Martinoni: 13 punti, 13 rimbalzi e 25 di valutazione. Costruisce con Butkevicius (8+17) l’asse del dominio a rimbalzo, in attacco è uno dei più continui, capace di colpire anche nei momenti difficoltà e creandosi i tiri in proprio per salvare una circolazione a tratti stagnante.
Il peggiore – DJ Gay, solo 5 punti e 2/9 al tiro per il piccolo play di Imola. Aggredito dalla difesa che non gli concede davvero niente, preferendo piuttosto rischiare su altri, non riesce mai a battere l’uomo dal palleggio né a trovare la mira per sbloccare l’attacco. Prestazione negativa anche per Casper Ware: dopo la prima tripla, sbaglia tutti i successivi 12 tiri, ma, aspetto ben peggiore, fatica a leggere le variazioni difensive di Fucà ed esita troppo in regia.