E’ il patron Giulio Romagnoli, assieme a Zare Markovski, a fare le presentazioni di Robert Hite, nuovo acquisto Conad in attesa che anche il settore lunghi venga puntellato.

Romagnoli – Questo anno comincia con qualche cambiamento, e la Befana ci ha portato Hite, acquisto da cui aspettiamo una sferzata di energia e positività. Non siamo in un buon momento, ma cerchiamo di invertire la rotta e correggere le strategie della squadra per ottenere gli obiettivi prefissati. Va bene che la squadra è stata fatta in fretta e che abbiamo avuto infortuni, ma non cerchiamo alibi e, piuttosto, usiamo queste cose per crescere. Hite ha numeri che dovrebbero portare ad un apporto positivo, ed è frutto di una lunga ricerca fatta per rinforzarci. Leggo che la società sarebbe inerte e inattiva, ma in realtà siamo attivi, come tutti, solo che non facciamo proclami ma lavoriamo in silenzio. Non è facile cercare giocatori, e qualsiasi intervento deve essere risolutivo e non palliativo. E’ un ottimo acquisto, ma ora facciamo parlare il campo per rispondere, con orgoglio, ad un momento difficile. Vogliamo girare un campionato che fin qui ci ha dato poche soddisfazioni, e continuiamo a guardarci intorno sperando di fare ulteriori passi per rinforzare un gruppo che ha caparbietà e volontà, ma che deve fare autocritica specie in difesa, e che deve fare di più. L’imperativo è dare una risposta alla società per il progetto che deve andare avanti e che per essere appetibile ha bisogno anche dei risultati del campo, che sono la cosa più visibile. E poi dare segnali ai tifosi che anche nella malasorte ci seguono: serve un altro sforzo per riaccendere il fuoco, e dagli incendi possono rinascere fiori e foreste. Accettiamo le critiche e vogliamo a tutti i costi un riscatto, rinnovando la fiducia allo staff e rimboccandoci le maniche

 

Markovski – Prima di lasciarci in Francia lui era il giocatore che avrei voluto per costruire qualsiasi squadra in cui sarei andato, e ho tenuto contatti quotidiani con il suo agente. Poi, prima che io arrivassi a Bologna lui aveva firmato per i campioni di Francia di Cholet, che gli hanno dato una opportunità. Fosse stato libero sarei ripartito da lui, ora arriva con 5 mesi di ritardo e in una situazione diversa, ma ho stima per un giocatore che non sarà il migliore del mondo ma che in Europa è sottostimato. Sono convinto che avrà tanto da darci, e una mente libera che ora ci sarà utile. Non abbiamo un gioco interno, siamo penalizzati dalle assenze, e stiamo cercando di risolvere la cosa. E’ un buon tiratore, un giocatore di squadra e pur non altissimo potrà dare una mano a rimbalzo. Il suo è lo spirito di uno che non molla mai e che potrà darci leadership

 

Hite – Sono un giocatore con leadership, che sa far giocare i compagni e che può fare punti quando serve: conosco il coach e farà quello che mi verrà chiesto per vincere. Ho visto l’ultima gara, noto prolemi in area con i lunghi ma sono contento di essere qui, in un ambiente di buon livello e di grande storia. Conosco Kelley, con cui ho avuto esperienze al college, e conosco Markovski che è un grande coach: ho avuto con lui un ottimo rapporto e in Francia mi è piaciuto giocare con lui, che è stato per me un riferimento importante. Penso che alla squadra serva vincere per girare la stagione, e intanto pensiamo alla prossima, importante gara. La Legadue a Reggio Emilia è stata una bella esperienza, abbiamo perso dai playoff con chi poi ha vinto il campionato, è un buon livello con buoni giocatori.

 Enrico Faggiano-www.bolognabasket.it