Fabio Ruini, risolutivo a Sant'Antimo, darà il suo importante contributo anche domani sera contro Ostuni (foto pallacanestroreggiana.it)

Coach Menetti: “A Sant’Antimo grande prova di unità, domani vinciamo dimenticandoci la classifica”

La vita ci mette sovente di fronte a scelte complicate, lasciandoci davanti ad un bivio le cui due strade sono spesso alternative: una lastricata di illusioni, capace di regalarci soddisfazioni facili ed immediate ma in realtà portatrice di una felicità effimera e sfuggente che non possiamo mai raggiungere; l’altra più tortuosa e piena di curve ed ostacoli, ma che alla fine del cammino ci conduce ad un traguardo certo, solido e duraturo, in grado di resistere all’azione del tempo e del destino.

Questa metafora potrebbe calzare a pennello al campionato della Trenkwalder che, dopo un periodo difficile e scoraggiante, ha rialzato la testa domenica scorsa vincendo a Sant’Antimo e si appresta ad affrontare un nuovo ostacolo sul suo percorso: la Domotecnica Ostuni del Professor Franco Marcelletti, ospite a Reggio per la 26a giornata in programma domani sera alle 20.30 al PalaBigi. Alla vigilia coach Menetti appare sollevato, rasserenato dall’ultima grande prova dei suoi e concentrato in vista del prossimo match.

“A Sant’Antimo abbiamo fatto una prestazione davvero solida, una grande dimostrazione di unità e compattezza perché ognuno ha dato il suo contributo. Questi siamo noi, lo siamo stati fin dall’inizio e dobbiamo continuare così fino alla fine”.

Tornati con il sorriso dalla trasferta campana i biancorossi hanno subito ricominciato “a lavorare con la stessa intensità delle ultime settimane”, continua Menetti, ma anche con l’ormai solito problema di Cervi, i cui “fastidi alle ginocchia continuano ma anche la sua disponibilità a stringere i denti e dare il massimo” non viene meno. Anche perché all’orizzonte si profila una sfida tutt’altro che semplice per la Trenk contro una Domotecnica Ostuni che sì non vince fuori casa dalla trasferta del 22 dicembre a S. Antimo, ma è stata anche capace di mettere in difficoltà squadre di altissimo livello come Brescia o Scafati sul loro parquet amico. In classifica l’Assi Basket si trova al momento nel limbo che separa la zona calda per la retrocessione e la fascia di chi sogna i play-off, distanti solamente due punti dalle mani dei giallo-blu. Bene fa allora coach Menetti a non sottovalutare l’avversario e a mettere da parte il divario fra le due squadre in termini di punti.

“Ci aspettiamo una partita durissima, sappiamo che Ostuni verrà a Reggio per vincere e fare un gran colpo in trasferta e per questo dobbiamo dimenticarci la classifica: a cinque giornate dalla fine si parte tutti alla pari, in ogni gara, entrambe con grandi motivazioni e voglia di vincere aldilà degli obiettivi. Le chiavi tecniche ce le darà la partita stessa, ma sarà importante giocare con intensità e concentrazione per non regalare troppo a una squadra dalla forte identità e intensità, appunto.

E’ ormai inutile sottolineare la mia immensa stima, professionale e umana, per Franco, lo sanno tutti. Ostuni sta facendo un campionato sorprendente grazie a tre stranieri come Johnson, Klobucar e Jurevicius dal grande talento ma capaci anche di giocare per il gruppo, un pacchetto lunghi dinamico e sempre in grado di mettere in difficoltà gli avversari e altri elementi importanti, fra cui mi piace ricordare Giovanni Carenza, ragazzo di Reggio che è stato a lungo da noi dopo l’esperienza al college (Saint Anselm College, università del New Hampshire iscritta alla Division II NCAA, NdR) e che sta dimostrando di avere la testa sulle spalle e di essere un buonissimo giocatore, e Marco Rossetti, reggiano d’adozione che anno dopo anno, squadra dopo squadra, si conferma grande professionista e giocatore importante, sono contento del suo ottimo campionato, se lo merita.”

L’appello di Menetti a dimenticare la classifica e a non prendere alla leggera un avversario che all’andata nella Città Bianca fece soffrire fino all’ultimo la Trenk (cadendo per 83-88 sotto i colpi di uno scatenato Taylor da 27 punti e nonostante cinque uomini in doppia cifra), riflette una consapevolezza che sembra nascere dall’esperienza e che si sente non solo nello spogliatoio ma anche tra i sostenitori biancorossi, più volte decisivi nelle vittorie casalinghe della PR con il loro immancabile sostegno.

“Il finale dello scorso anno ci ha dato la fiducia necessaria per costruire al meglio il gruppo di questa stagione, ma soprattutto ci ha fatto capire che nelle ultime giornate conta solo la voglia di vincere e non i punti in classifica, tanto che riuscimmo a sconfiggere squadre poi promosse come Casale e Venezia. Rispettiamo tutti ma vogliamo continuare a fare bene in casa, anche con il supporto straordinario del nostro pubblico. Quest’anno è nata immediatamente quell’empatia fra squadra e tifosi che avevamo faticato a creare gli scorsi anni e il calore del pubblico è stato fondamentale in tutte le nostre vittorie: in ognuna ho sentito che nei momenti di difficoltà siamo stati letteralmente sospinti dai nostri supporters e la gara con Brindisi ne è l’esempio, era tanto che non sentivo il pala di via Guasco ribollire così…”

A proposito del pala, nei giorni scorsi il patron Landi ha anticipato la volontà di rilanciare il progetto del nuovo palazzo dello sport e di aver già incontrato il comune per parlare della possibilità di riqualificare ed ampliare il PalaBigi, dopo anni e anni di ipotesi, discussioni e rinvii. Coach Menetti, tra il serio e il faceto, commenta disilluso la questione, rivalutando il tanto bistrattato scatolone di via Guasco.

“Da reggiano e tenendo conto dell’aspettativa di vita media, spero proprio di vedere il nuovo palazzetto… Credo che sia meglio non illuderci e magari ri-innamorarci del nostro vecchio PalaBigi, sperando che sia importante in questo finale di campionato e che non se la sia presa per tutte le critiche che subisce da anni…”

Il PalaBigi è un vecchio brontolone ma ne ha viste e sentite tante nella sua lunga vita e ha le spalle larghe, saprà essere magnanimo con la Trenk anche domani sera?